Il culto di San Nicola
A San Giuliano del Sannio, sabato 6 maggio, si parlerà anche del rito paraliturgico della “Pesatura dei bambini”
di Associazione Culturale Insieme
18 Aprile 2023
Al via la prima fase del Progetto
“SAN GIULIANO IN MOSTRA”
Il Progetto ha come obiettivo quello di favorire la promozione culturale del Comune di San Giuliano Del Sannio e del Molise, attraverso iniziative di stampo artistico-storico-culturale che favoriscono la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Nello specifico l’obiettivo generale è quello di disseminare, promuovere e valorizzare i tre percorsi creati nel 2022: il percorso “Palazzo Marchesale”; percorso “Il Fosso”; percorso “Il Colle”.
Il progetto si sviluppa in due fasi.
La prima fase, in programma nel mese di Maggio, prevede una serie di eventi cosi come riportati nella locandina allegata.
La seconda fase del progetto è in programma nel mese di Agosto. Tutti gli eventi della seconda fase, saranno resi noti con successiva comunicazione.
“Sabato 6 maggio sarò a San Giuliano del Sannio per partecipare a un convegno sul culto di San Nicola. Parlerò d’una tradizione antichissima, documentata in Europa fin dal VI secolo e conosciuta come “Pesatura dei bambini”, un rito paraliturgico che in Italia, per quanto è dato conoscere, sopravvive ormai solo in Molise (a Cercepiccola, Guardiaregia e San Giuliano del Sannio).
La pesatura paraliturgica dei bambini (le fonti dal VI al XIX secolo)
Il rito paraliturgico della pesatura d’un malato (quasi sempre un bambino) e dell’offerta in grano (ma anche denaro, olio, cera o altro) equivalente al peso di costui, allo scopo di chiedere a un santo di guarirlo, ha origini antichissime e storia lunga, che cercherò di riassumere sulla base di alcune fondamentali fonti che vanno dal VI al XIX secolo.
Ritengo utile delineare un profilo storico di questa tradizione considerando esclusivamente il cristianesimo occidentale, tralasciando quindi di evidenziare i possibili rapporti fra le caratteristiche della pesatura (tuttora presente, ancorché in forma solo simbolica, in tre località molisane) e gli analoghi elementi riscontrabili nelle religioni precristiane e in quelle orientali.
● Un’antichissima notizia è inclusa nel “De virtutibus sancti Martini episcopi” (fine VI sec.) di Gregorio di Tours, laddove si narra che al tempo dei Suebi di Gallaecia, il figlioletto del re fu colto da grave malattia e nessuna cura risultava efficace.
Il sovrano seppe che molti prodigi si verificavano sulla tomba di San Martino di Tours, e quindi vi mandò alcuni incaricati con monete e oggetti d’oro di peso equivalente a quello del bambino, affinché donassero i preziosi al santo e ne invocassero l’intervento per ottenere la guarigione del malato. E quelli così fecero.
Al loro ritorno, però, il fanciullo non ebbe alcun miglioramento. Il re, allora, insistette. Inviò alla tomba di San Martino altri ricchissimi doni, e stavolta il bimbo infermo, in pochi giorni, guarì del tutto.
● Anche presso il sepolcro di San Erminoldo (morto nel 1121), nell’abbazia tedesca di Prufening, si effettuava una pesatura rituale per la cura dei bambini malati.
● Il bollandista Pierre Carpentier, nel supplemento al Glossarium di Du Cange, menzionò un documento del 1451 riguardante il “contropeso” che veniva offerto per la guarigione dei malati.
● Nei Sacerdotali cinquecenteschi veniva inserita la “Benedictio ad ponderandum…”, una formula latina che elencava la natura delle offerte “a peso”, consistenti in grano, olio, cera, vino e altro ancora.
● Una ulteriore testimonianza, specificatamente riferita all’epilessia, è quella riportata in un volume belga sulla vita, le reliquie e il culto di Sant’Egidio, in cui si accenna a una “Jeune fille epileptique…”
● Alla stessa usanza fece riferimento anche padre Victor De Buck nel suo commento alla vita di San Fiorentino.” (Mauro Gioielli)
di Associazione Culturale Insieme