Intoccabile
L’intoccabilità del sistema imperante del dio denaro e l’Autonomia differenziata
di Pasquale Di Lena
19 Giugno 2023
Ultimamente mi capita di porre sempre la domanda se posso parlare di un sistema che continua a produrre solo disastri.
C’è da dire che i soli ad opporsi ad esso sono il grande Papa Francesco; la ragazzina – oggi giovane – Greta Thunberg e, con lei, milioni di giovani di ogni parte del mondo, e, ultimamente, gli attivisti di “ultima generazione”, concentrati sui fossili e il clima. Manca la politica, cioè l’arte di mettere insieme le masse e di indicare loro la strada che porta alla liberazione dal sistema.
Una strada per niente facile visto che il sistema ha nelle sue mani tutto, non solo il denaro.
Sto pensando a un tema di grande attualità, qual è l’Autonomia differenziata, una proposta solo firmata da Calderoli, visto che risponde pienamente alla mentalità di un sistema che sulle divisioni e distruzioni di territori fonda il suo impero. Ci aveva provato Renzi a distruggere con un solo colpo la nostra Carta costituzionale, poi, una volta sconfitto questo tentativo, hanno pensato bene di farlo a tempo, un pezzo alla volta.
L’approvazione dell’Autonomia differenziata porta alla disgregazione della Repubblica italiana, spaccata in due; a privilegi territoriali e differenziazioni ingiuste, aggravando ancor più la situazione delle disuguaglianze che caratterizzano la vita del Paese. Una perdita netta dei diritti, a partire da quello alla salute, istruzione, lavoro, mobilità, ambiente. Una vera e propria resa dello Stato a un sistema di potere che si è appropriato della politica svuotando le istituzioni del ruolo di mediazione per affidarlo al dio denaro. Che dire poi del Pnrr e della sua certezza di essere, una volta utilizzato, un debito per le nuove generazioni e un disastro per i territori e la vita che essi rappresentano ed esprimono. Una massa enorme di denaro per una nuova immensa colata di cemento ed asfalto. L’unica speranza che rimane perché ciò non accada sta nella mancanza di strategie e di progettualità; incapacità diffusa a tutt’i livelli di mappare i bisogni per sperare nel mantenimento di un’interrelazione con la società e, così, non provare il senso dell’isolamento.
E, per chiudere, una riflessione su l’energia pulita derivante dal vento e dal sole, sempre che il neoliberismo, vista l’onnipotenza e la spietatezza del suo dio denaro, ce la concederà. Vento e sole, due fonti di vita dalle origini del mondo grazie all’impollinazione e alla fotosintesi clorofilliana, che ci donano cibo e modellano i luoghi con i loro paesaggi e la biodiversità. I luoghi, ognuno con il proprio spirito (Genius loci), che la globalizzazione continua a emarginare perché, dopo essere stati abbandonati, vengano anche dimenticati, Tener presente il proprio “Genius loci”, non metterlo in un angolo e dimenticarlo, serve per contrastare e battere un sistema che sta privatizzando, con la forza di un’energia alternativa a quella dei fossili, quella ottenuta dal vento e dal sole e tutto per dare continuità al suo tipo di sviluppo basato sullo spreco non solo delle risorse, ma, anche e soprattutto, dei valori.
Approfittando del vuoto politico continua a depredare e a distruggere finanziarizzando i disastri che produce. In pratica il suo ragionamento è: faccio affari perforando la terra per estrarre energia dai fossili, anche se è – ormai riconosciuto da tempo – un potente veleno del clima e di noi che ne subiamo le conseguenze e. poi, mi approprio del vento e del sole con la messa in opera di giganteschi pali eolici e un’infinità di pannelli solari per fare altro denaro, oltretutto con un investimento di qualche migliaia di euro. Tutto a spese del paesaggio, del cibo e dell’ambiente – non importa se di mare o di terra – per finanziarizzare la bellezza, l’aria, l’acqua e per dare spazio al cibo artificiale. In pratica assicurare al sistema la sua continuità fino all’implosione che porterà alla fine dell’umanità, ma non della vita, sapendo che la natura continuerà, non senza un sospiro di sollievo, a girare con la terra e, come sempre, per salutare (in assenza delle nubi) la mattina il sole e la sera le stelle e la luna.
Ed è per questo che continuerò a chiedere, tutte le volte che mi viene data la possibilità di intervenire, il permesso di parlare del sistema dominante quale causa degli effetti disastrosi che segnano sempre più le nostre giornate. La causa che, tornando al discorso dell’energia pulita così come prodotta dal vento e dal sole, consegnerà alle nuove generazioni l’eredità di smaltire il materiale prodotto dall’energia sporca, i fossili.
di Pasquale Di Lena