Per un percorso di rigenerazione dei paesi
A Morrone del Sannio si discute su “Mestieri tradizionali e patrimonio territoriale nelle aree interne”
di APS La Terra
13 Luglio 2023
Una finestra sulle aree interne. Punta molto l’amministrazione Pedrazzi sull’evento di giovedì pomeriggio, che vede al centro dell’incontro col professor Rossano Pazzagli e il maestro Antonio Colasurdo i mestieri tradizionali quale patrimonio territoriale nelle aree interne. Prima tappa di un percorso di rilettura partecipata del territorio e di rigenerazione della comunità locale. Dalle ore 17 si animerà il dibattito sulle prospettive del territorio e dei paesi.
Morrone del Sannio è uno dei comuni italiani con meno di 5mila abitanti, rurale e a forte rischio di spopolamento. Il paese, con 837 metri di altitudine, è pure un comune montano secondo la legge 991 del 1952, una delle 3.500 comunità sparse su Alpi e Appennini.
L’Italia è un “Paese di paesi”, espressione che il prof. Rossano Pazzagli, docente di Storia del Territorio e dell’Ambiente all’Università del Molise, ha scelto quale titolo per uno dei suoi volumi. Nel libro, Edizioni ETS, l’autore scrive che “Il ritorno al territorio e al protagonismo locale possono essere strumenti privilegiati per riorientare i processi di sviluppo locale, come risposta alla crisi, sia come rivendicazione di un progetto locale che rimetta in gioco le risorse, le vocazioni, le potenzialità di contesti rurali che il modello di sviluppo contemporaneo ha relegato a condizioni di marginalità”.
Cosa è, dunque, necessario cambiare affinché l’isolamento non distrugga un territorio così prezioso, si arresti lo popolamento e aumenti il tasso di occupazione e, quindi, di natalità?
Questa è la sfida da cogliere e l’obiettivo da perseguire. L’incontro con il prof. Pazzagli, intervistato da Lina Ambrosio, vuole essere l’inizio di un percorso di rilettura partecipata del territorio e di rivitalizzazione della comunità locale. Concetto molto caro al parroco di Santa Maria Maggiore, mons. Gabriele Tamilia, che sarà presente all’evento.
L’Italia è anche un Paese di piccole imprese, che hanno prodotto risultati eccezionali in tutti i settori economici. Gli italiani sono creativi, inventano quello che non c’è, decidono stili e mode. La grande città, la metropoli, consente il confronto e lo sviluppo, ma la creatività parte dai piccoli borghi, dove il dialogo è trasversale, senza filtri, e spontaneo. Anche a Morrone elevatissima è la percentuale di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, agricoltori. L’impresa è anche cultura, e viceversa: artisti e musicisti possono anche loro essere protagonisti del rilancio dei paesi. Di questo parlerà il maestro Antonio Colasurdo, docente presso il Conservatorio Perosi di Campobasso e autore di Capemmònd’ Capebàll’, poderosa raccolta di testi e musiche della cultura e del folclore morronese, il quale nel suo intervento “Le mie pietre” farà rivivere le atmosfere dei canti tradizionali, colonna sonora del lavoro dei nostri nonni, sulle note della chitarra di Paolo La Selva.
La mostra di immagini “Ricchi di ingegno”, allestita presso il Municipio, a corredo dell’evento, darà la misura della vera identità di un paese, “piccolo nei numeri, ma ricco di risorse umane e di significato”, sottolinea il sindaco Stefania Pedrazzi che, in collaborazione con il vicesindaco Abele Mastandrea e l’Amministrazione Comunale tutta, ha promosso l’evento.
di APS La Terra