• 12 Settembre 2023

La “Ruota degli esposti” 

In questo luogo le ragazze madri dal 1300 lasciavano i bimbi che per varie ragioni non potevano mantenere

di Michele Petraroia

12 Settembre 2023

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La RUOTA degli ESPOSTI presso lo Stabile dell’Annunziata a Napoli.
In questo luogo le ragazze madri dal 1300 lasciavano i bimbi che per varie ragioni non potevano mantenere. Accanto alla ruota in legno all’interno su un giaciglio anche di notte vigilava sempre una suora e in tempi più recenti anche un infermiere in modo tale che come ci si accorgeva che dall’esterno avevano poggiato un bimbo con accanto un cimelio, un ricordo, un dono o semplicemente un nome, si faceva girare la Ruota e si prestavano le prime cure al neonato. Nei piani superiori in condizioni non ottimali ci sono gli archivi riferiti ad ogni bambino ma ancora oggi vige la regola che prima dei 70 anni non si dà alcuna notizia a chi vuole sapere qualcosa.
Nella vicina chiesa dell’Annunziata c’è la Madonna delle Scarpette dove benefattori portavano delle calzature per le bimbe ed i bimbi. Secondo la leggenda di Napoli la Madonna nottetempo usciva per andare in soccorso di bambini in difficoltà o malati. All’ingresso dello stabile antichissimo sono riportati in più lapidi i nomi dei benefattori principali che dal 1300 hanno finanziato l’opera umana dei tanti volontari che si sono prodigati per 7 secoli in aiuto di bimbi lasciati e che magari venivano dati in adozione oppure crescevano nella struttura e vi rimanevano a lavorare per tutta la vita.
All’interno sono riportati i fatti salienti su questa meravigliosa pagina di amore e umanità scritta anche grazie a benefattori di tanti piccoli comuni del Mezzogiorno e del Molise come si può scorgere allargando le foto scattate. Le operatrici presenti appassionate, garbate e attente mi hanno mostrato il luogo dove venivano lavati, vestiti e battezzati, e una scala chiamata la scala della speranza la cui porta rimaneva sempre aperta in segno di ottimismo.
La mattina del 7 settembre scorso, dopo essere partito alle 8.00 col pullman da Campobasso per Napoli e giunto alla stazione ferroviaria, ho visto il ritardo pazzesco del treno per Reggio Calabria che mi ha indotto a mutare il biglietto per un treno in partenza più tardi, non potevo immaginare che camminando poco fuori dalla stazione potevo mai scoprire una tale ricchezza di civiltà, umanità e storia secolare che fa di Napoli una città unica al Mondo.
Napoli non sarà mai Londra, New York, Tokyo o Berlino. Napoli ha una luce che illumina i cuori perché antepone l’amore ai soldi. Sono contento per aver scoperto questo giacimento di emozioni e auspico una maggiore attenzione del Comune di Napoli e del Ministero dei Beni Culturali per un simile ed inestimabile Patrimonio che non ha eguali in nessun altro luogo del pianeta.
Grazie Napoli e grazie alle operatrici che custodiscono questo sito! 

di Michele Petraroia

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