Geografia della consapevolezza
Un processo di conoscenza condivisa per una strategia di reti territoriali nella Valle del Tammaro
di Marta Lombardi (da civiltaappennino.it)
14 Settembre 2023
«Progettare le sorti di un luogo, di un paese, non basta. Bisogna riattivare un territorio, più paesi. Creare un sistema di opportunità per un luogo solo non è sufficiente, non sarebbe sostenibile economicamente, e bisognerebbe ripensare, riorganizzare più paesi insieme, dal momento che gli insediamenti non sono distribuiti a caso, tipo lancio di dadi.» Anna Rizzo, I paesi invisibili, Manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia, Il Saggiatore, Milano 2022
Nel 2022 il comune di Morcone ha ottenuto le risorse previste dalla misura PNRR Attrattività dei borghi, per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei piccoli paesi soggetti a spopolamento: il progetto selezionato, TAM, La Cultura è un fiume, si aggiunge a quelli scelti per i paesi di Circello, Pontelandolfo, e Santa Croce del Sannio. Partendo da questa condizione, la ricerca sviluppata per il Master di II livello Arìnt, (Architettura e progetto per le aree interne e i piccoli paesi) indaga le condizioni per la creazione di una strategia reticolare che mette in valore le risorse e le dotazioni territoriali dell’area dell’alto Tammaro: un contesto paesaggistico di prossimità geografica, alimentato da un fitto sistema di relazioni tra i vari comuni. Un reticolo naturale a cui corrisponde un reticolo sociale consolidato, che subirà impatti su ampia scala dopo la messa a regime del progetto infrastrutturale invaso di Campolattaro, opera strategica PNRR per l’implementazione del sistema idrico campano. L’ingente quantità di risorse economiche, e l’elevato numero di progetti, concentrati in un’area limitata, creano le condizioni per riflettere sullo scollamento tra la capacità di recezione e gestione dei fondi sui territori e la reale portata rigenerativa di tali iniziative. Secondo un sondaggio di Demopolis, solo il 6% dei cittadini saprebbe indicare oggi un progetto finanziato con i fondi del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza dell’area in cui vive: 9 persone su 10 non sanno quali siano i progetti previsti dal PNRR sul proprio territorio. É al Sud, dove le risorse delle pubbliche amministrazioni e le energie culturali a disposizione sono ridotte al minimo, che la necessità di raccontare i progetti in atto e la volontà d’inserirli in una visione coerente, condivisa con le comunità, passano in secondo piano. Un limite evidente del PNRR: un piano per l’Italia che consegnerà un paese con più infrastrutture, ma non più coeso, non più avanzato sui diritti e sulla crescita. Molte risorse, poche, o nessune visioni. In questo senso, lavorare nella direzione di costruzione di una rete di sviluppo territoriale, a partire dalla necessità di indagare e raccontare i luoghi e le energie che li pervadono, potrebbe contribuire a rafforzare le capacità di rigenerazione dei piccoli paesi. “Una risorsa esiste come tale solo nel momento in cui essa viene riconosciuta, trasformata in informazione, all’interno di un progetto di sviluppo che si manifesta in maniera più o meno esplicita”. (Fanfano,2001) Muovendo da questa idea, la ricerca evidenzia la necessità di raccontare le dinamiche di trasformazione in campo, documentandole per renderle accessibili alle comunità della Valle del Tammaro. Delineando le progettualità già attive sul territorio capaci d’innescare reti di interessi comuni, viene composto un quadro conoscitivo atto ad individuare legami potenzialmente attivabili per un progetto di rete territoriale e sociale che confluisca in una più ampia visione strategica di ri-attivazione. Solo attraverso un processo di divulgazione e conoscenza, pertanto di un acquisita consapevolezza, è possibile individuare risorse consolidate ed energie innovative, nonché coinvolgere i protagonisti in grado di animare un percorso di azioni utili alla creazione di un progetto condiviso di rete di valorizzazione locale. La spazializzazione delle azioni, la raccolta di dati e la loro diffusione, la mappatura degli attori, la sperimentazione di pratiche di ascolto e d’incontro sono propedeutici allo sviluppo di un’ipotesi programmatica di “microsistema territoriale” che abbraccia i paesi di Morcone, Campolattaro, Circello, Santa Croce del Sannio, Sassinoro e Pontelandolfo, sulla base di un’aspirazione verso la Città del Tammaro, idea nota ma non ancora definita. Una fase di analisi, che evidenzia contraddizioni e condivisioni d’intenti, conflittualità latenti e dinamiche territoriali, configurando Morcone come un caso pilota: un laboratorio sperimentale per l’avvio di un processo di pianificazione coordinata e di coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Immagine 1– Il comprensorio della Valle del Tammaro, a ridosso dell’invaso artificiale Diga di Campolattaro, in provincia di Benevento, e una veduta del centro storico di Morcone. (Fotgrafia di Francesca Viganò)
Immagine 2 – Un manifesto per la creazione di una strategia di rete di sviluppo territoriale.
Immagine 3 – L’analisi e la mappatura delle strategie d’area e dei progetti PNRR nei comuni dell’Alto Tammaro, elaborazione grafica
Immagine 4 – L’analisi e la mappatura delle strategie d’area e dei progetti PNRR nei comuni dell’Alto Tammaro, elaborazione grafica
di Marta Lombardi (da civiltaappennino.it)