La cicuta, le capre e l’acqua
Lettera aperta di Valerio Berardo, pastore di Duronia, con il quale l’APS La Terra organizza “La Transumanza con le capre di Valerio – Andata e Ritorno”
di Valerio Berardo (Pastore di Duronia)
4 Ottobre 2023
Una delle cose sulle quali devo vigilare di più durante il pascolo è sul rischio che le capre mangino la cicuta.
Quest’erba le droga letteralmente tanto da renderle tossicodipendenti, con la conseguenza che il loro latte non può essere poi utilizzato.
Questo è periodo di cicuta.
L’altra sera mi chiama mia madre da Duronia, dicendomi che il Comune mi ha inviato una bolletta dell’acqua.
Mi faccio mandare le foto della bolletta e non riuscivo a credere ai miei occhi.
Mi son messo paura, pensavo di aver assunto troppa ricotta o formaggio con la cicuta, mi sono sentito stordito e perso.
Preoccupato per la produzione e per le mie capre ho subito chiamato Peppino (casaro di Vastogirardi).
“Pepp’nucce, vide ch’ r’ l’àtt té la Cicuta. Statt’attiént nn’ r’ vénn’” (Peppino, vedi che il latte ha la cicuta. Stai attento non lo vendere)
E lui: ”Valè, ma sci sciùte scème?” (Valerio, ma sei uscito scemo?)
E io: ”None! Siént’ammè, da Duronia è m’nuta la Bolletta d’ll’acqua p’ la stalla, i suònn tre ieann ca so fàtt la r’chiesta, ma a uòje re Comune n’à fàtt neiènd, e mo z’ n’é ’sciùt ch’ eja pagá 50€ p’ 10 mc d’ r’ 2021. Siend’ammè, è la cicuta ch z’ suò magn’jeate le capre c’ me fiann’ l’uocchie shtuort.” (No, no! Ascolta, da Duronia mi è arrivata una bolletta dell’acqua consumata alla stalla, sono passati tre anni da quando ho fatto richiesta d’allaccio, ma fino ad oggi il Comune non ha fatto niente ed adesso se ne esce che devo pagare 50 €. per 10 mc. consumati nel 2021. Ascoltami, è la cicuta che hanno mangiato le capre che mi fanno gli occhi storti).
E Peppino “Valé, sient’ammè, la cicuta n’zela suònn magn’jeate l’crape, ma zela suònn magn’jeate a Cetavècchia” (Valerio, senti a me, la cicuta non l’hanno mangiata le capre, ma l’hanno mangiata a Civitavecchia)
E se avesse ragione Peppino?
In effetti io tre anni fa, quando mi resi conto dell’importanza di stabilirmi definitivamente a Duronia mettendo una stalla in regola per incrementare la quantità e la qualità delle mie capre, andai al comune a Duronia per chiedere l’allaccio dell’acqua alla stalla.
Allora, pensai che lo scavo e l’allaccio sarebbero stati veloci, vista la vicinanza della linea idrica comunale (meno di 20 mt. dalla stalla sulla strada comunale). A tutto questo se poi ci aggiungiamo anche la considerazione che dovrebbe fare l’amministrazione di un piccolo comune, che sta scomparendo, quando trova in uno dei suoi figli la volontà di rimanere sul territorio ed investire anche sulla qualità presentando addirittura la richiesta di allaccio dell’acqua per la sua stalla, la quale senza non potrebbe esistere, mi son detto: ”Ma ti pare che non mi fanno subito l’allaccio?”.
E invece!?
Dopo tre anni, dopo quattro interventi per la riparazione delle linee idriche proprio davanti la stalla, dopo numerosi solleciti a cui si rispondeva in modo elusivo adducendo scusanti come la non disponibilità di mezzi o l’attesa di fantomatici piani di riqualificazione delle linee idriche per le borgate, ancora niente, anzi, addirittura mi sono sentito dire che se lo voglio, l’allaccio per il contatore me lo devo fare da solo.
“Da solo” vuol dire che devo prendere un escavatore, fare la traccia in mezzo alla strada comunale, mettere la tubazione, innestarmi sulla linea idrica comunale, fare la montante, mettere il cassonetto a parete, prendere un contatore, montare il tutto e il gioco è fatto. Tutto “da solo”.
Ah! Dimenticavo però di far notare che il bollettino l’ho pagato a tempo debito per la richiesta.
Comunque ancora ad oggi questo contatore non l’ho visto.
Ma quando mi sono visto recapitare la Bolletta dell’acqua dal comune, relativa all’utenza della stalla, sulla quale si riporta un consumo di 10 mc. per il 2021, mi è preso un colpo.
Ma forse mi sono drogato di cicuta? Forse mi hanno messo il contatore e non l’ho mai visto? Forse ho sempre pensato male?
Potrei usare dei francesismi in onore delle nostre origini Normanne, facendo felice il conte Rodolfo de Moulins, ma non mi pare il caso.
Così in estate mi tocca transumare anche per trovare posti con ricchezza di acqua e non solo di erba, senza che la mia presenza sia un fastidio per nessuno. Perché purtroppo, la realtà è che la mia presenza a Duronia dà fastidio a qualcuno.
Però, nelle avversità sono stato fortunato. La mia è una bellissima esperienza. Qui a Monteforte trovo pascoli bellissimi, gente accogliente, amministrazioni comunali, come quella di Capracotta, che mi aiutano e che ogni anno si adoperano per permettermi di crescere e migliorare il mio lavoro. Ho trovato tanti amici, che mi aiutano e mi sostengono, alcuni mi dicono anche che devo insistere per essere un esempio per gli altri come me che vorrebbero ma ancora non possono.
Tutto questo però lontano da Duronia, il mio paese, dove ho scelto di rimanere investendo sul mio futuro, nella speranza di poter in qualche modo incidere positivamente anche sul futuro della comunità che tanto ha dato ai miei avi.
Fortunatamente, a Duronia, ancora non mi sento solo e resisto anche grazie a coloro che mi stanno vicino, ai miei amici di Duronia e non, come ad esempio Lupone e Motore (di Frosolone), che hanno la pazienza di starmi accanto anche nei momenti di follia come questo.
Fortunatamente la cicuta non c’entra niente, la cosa importante è che le mie capre stiano bene e che, quando torneranno a Duronia, andranno dritte dritte davanti al comune a salutare l’Amministrazione e ringraziarla per la tanta acqua che potranno bere nella stalla ed esattamente come in “Heidi” si fa sulle Alpi le caprette faranno ciao.