Il Molise non esiste per chi non sa vederlo
È una regione meravigliosa, tutta da scoprire
di Alessandro Caruso – fb
22 Dicembre 2023
Quando mi sono ritrovato a parlare della mia terra con chi non è molisano, le cose che mi sono sentito dire, sfottò a parte, sono state domande sulla presenza di questo o di quell’elemento naturale e mille osservazioni sul fatto che quello che c’è in Molise c’è altrove ed è più bello, più grande, più particolare, più speciale, più caratteristico.
A questo punto mi sembra doveroso fare uno schema riassuntivo su questa regione, adatto sia a chi il Molise a malapena l’ha sentito nominare alle scuole medie all’ora di geografia sia a chi proprio non si capacita del fatto che ogni luogo ha le sue peculiarità, le sue sfumature di colori, odori, suoni, sapori, cultura, tradizioni, storia, cucina prodotti locali artigianali, elementi e che il bello sta proprio nel saper cogliere le differenze e apprezzarle. Quindi ripartiamo dalle basi.
Tu, che in Molise non ci sei mai stato e non sai granché su questo piccolo fazzoletto di terra, sappi che qui c’è tutto. O quasi. Vabbè, grandi città non ce ne sono, ma mare, montagna, collina, laghi e fiumi sì. Quelli ci sono. In poco meno di 4500 km2 di superficie trovi tutta questa roba. Mica male, no? Inoltre, c’è la tranquillità di un posto mite, riservato, silenzioso. C’è la buona tavola e ci sono i paesi sperduti, arroccati, pieni di tradizioni secolari. Tutto a poca distanza, tutto da scoprire.
Sei al mare ma ti sei stufato del suo azzurro e senti il bisogno di immergerti nel verde delle colline? Pochi chilometri e sarai accontentato. Dal verde vuoi passare al bianco della neve di alta montagna? Nessun problema. Pensa che dal mare di Termoli alla neve di Capracotta impieghi poco più di un’ora. Un’ora e sei nel freddo del secondo paese più alto degli Appennini con i suoi 1.421 metri sul livello del mare.
Se poi vogliamo dare anche un po’ di numeri legati ai 136 comuni che fanno parte di questa regione, possiamo dire che i km di costa sono solo 35 ma ci sono 3 bandiere blu – Petacciato Marina, Termoli e Campomarino – 3 i paesi a minoranza linguistica croata, 4 a minoranza linguistica arbëreshë, 1 vitigno autoctono, una fonderia con oltre 1000 anni di storia, un numero rilevante di tradizioni popolari e tantissime curiosità che non ti aspetti.
In tutto questo ci sono ancora parecchi molisani che pensano che questo territorio sia chiuso, noioso e senza prospettive. Una cosa è certa, non è facile abituarsi ai suoi ritmi lenti se ciò che cerchi è la frenesia, ma se vuoi staccare un momento da tutto, allontanarti dallo stress e fermarti per ascoltarti, non c’è posto migliore del Molise come compagno dei tuoi silenzi.
di Alessandro Caruso – fb