• 28 Marzo 2022

Razzismo nel calcio

La squadra del Riccia abbandona il campo per protesta

di Umberto Berardo

28 marzo 2022

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Il grave episodio di razzismo è stato denunciato dalla società Lokomotiv Riccia durante la gara contro il Sant’Angelo Limosano, valida per la ventunesima giornata del campionato di calcio regionale di Prima categoria. 

E’ accaduto sul campo ‘Pulla’ di Limosano, piccolo paese poco distante da Campobasso, l’ultimo episodio di razzismo nel calcio. Durante la partita Sant’Angelo Limosano-Asd Lokomotiv Riccia, valida per la ventunesima giornata del campionato di calcio di Prima categoria (girone B) e disputata ieri pomeriggio (26 marzo), frasi razziste sono state pronunciate nei confronti di Lamine Sow, centrocampista ventitreenne di origini senegalesi che milita nella squadra ospite.
“Scimmia”: questo l’epiteto udito dai giocatori del Riccia e rivolta al loro compagno di squadra. Non ravvisando un intervento del direttore di gara, il signor Nicolò Granitto di Termoli, nei confronti del giocatore della squadra avversaria che stava pronunciando le frasi razziste, i calciatori del Lokomotiv Riccia hanno ad un certo punto abbandonato il campo. In quel momento la gara era sull’1-0.
Poco dopo la società ha diramato un comunicato ufficiale per spiegare cosa è successo allo stadio ‘Pulla’: “Durante l’incontro di calcio contro il S. Angelo Limosano è accaduto un episodio gravissimo. Un nostro tesserato è stato più volte pesantemente offeso con frasi razziste da un giocatore della squadra avversaria. La decisione di abbandonare la gara è stata unanime. Episodi del genere non devono mai accadere, non bisogna giustificare e tantomeno minimizzare”. Infine, “la società e tutti i calciatori condannano, senza scusante alcuna, ogni forma di razzismo. Abbracciamo calorosamente il nostro tesserato sperando che episodi del genere non si verifichino più”.
Mercoledì prossimo il giudice sportivo si pronuncerà sull’accaduto sulla base del referto dell’arbitro: il Lokomotiv Riccia rischia di perdere la partita a tavolino. “Non ci interessa – sottolinea il presidente del sodalizio Giuseppe Pontelandolfo – la nostra è stata una presa di posizione forte contro questi episodi di razzismo che nel 2022 non dovrebbero più succedere. I ragazzi non se la sentivano più di giocare, Lamine piangeva in panchina. Non fa niente se perderemo la partita a tavolino: il nostro è un progetto che va al di là del calcio, è un progetto sociale, volto sia a far giocare al calcio i ragazzi del paese sia a promuovere iniziative di solidarietà. Di recente abbiamo promosso una raccolta di beni per l’Ucraina”.

Anche l’amministrazione comunale prende posizione: 
“Il Sindaco e l’amministrazione comunale, a nome di tutta la comunità riccese, esprimono vicinanza e solidarietà all’ ASD Lokomotiv Riccia per il gravissimo episodio di razzismo accaduto, nella giornata odierna, durante una partita di calcio con la squadra di Sant’Angelo Limosano. Durante la partita un tesserato della Lokomotiv Riccia è stato vittima di insulti e frasi razziste ingiustificabili ed inaccettabili da parte di qualche giocatore avversario.
Non possiamo che stigmatizzare ciò che è successo. Nè il razzismo né ogni forma di discriminazione possono trovare spazio in una manifestazione sportiva.
Bene ha fatto l’ASD Lokomotiv Riccia ad interrompere la partita come segno di condanna contro ogni forma di razzismo.
Lo sport è sinonimo di solidarietà, condivisione, spirito di squadra, non certo di cattiveria e intolleranza. 
I gesti odiosi di pochi non possono inficiare quel patrimonio inestimabile di valori e crescita personale che fa parte dello sport, di chi lo pratica, di chi lo segue e di chi lo ama davvero. Sono gli stessi valori che contraddistinguono il nostro paese che fa dell’accoglienza e della solidarietà il suo baluardo e che con forza prende le distanze da atteggiamenti e comportamenti di questo genere.”

dì APS La Terra

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