“Maccla Strinata”
Presenza di circa 140 siti archeologici nelle aree montane del Molise settentrionale
di Letteratura Capracottese
12 maggio 2022
Le aree montane del Molise settentrionale a confine con l’Abruzzo, hanno rilevato la presenza di circa 140 siti, compresi in un lungo arco temporale che va dalla Preistoria al Medioevo. In epoca sannitica, tra il IV e il III secolo a.C, vi era un’occupazione articolata e sistematica del territorio, basata su insediamenti rurali diffusi capillarmente anche a quote elevate, luoghi di culto e centri fortificati. Oltre ad una valenza strategico-militare, le fortificazioni avevano forse un valore di rappresentazione visiva del potere ribadita attraverso queste manifestazioni di architettura monumentale: esse dominavano il paesaggio circostante, erano distinguibili anche da lunghe distanze.
Sulla vetta di Monte San Nicola sono presenti i resti di un esteso abitato di cui si riconoscono numerose strutture e un circuito murario dotato di una torre a pianta circolare, abbandonato in seguito alla peste del 1656. Nel 1991, infine, avvenne lo “stupro” archeologico per permettere il passaggio del metanodotto nazionale.
Tuttavia sono ancora visibili i resti di una grande torre con muratura in pietrame a secco, a pianta circolare realizzata sulle strutture di una precedente torre quadrata con lati di 7×7 metri.
(Foto del sito di Monte S. Nicola)
di Letteratura Capracottese