Il dr. Giuseppe Zio
Tra medicina e letteratura
di Redazione termolionline.it
23 giugno 2022
Da alcuni giorni ha iniziato la sua attività di medico di base, dopo 15 anni di medicina fiscale, il dottor Giuseppe Zio, in Viale d’Italia 57 a Termoli. Il dottor Zio è conosciuto soprattutto come medico scrittore per le sue curatele e i suoi romanzi storici, di cui l’’ultimo, dal titolo “Tra il Cielo e il mare, vira e avventure di Michelangelo saraceno”, ha vinto l’edizione del 2021 del Premio letterario nazionale “Il Borgo Italiano”. Alla domanda di come riesce a conciliare le due attività, apparentemente distanti, risponde sempre, sorridendo, che molti medici prima di lui hanno avuto come moglie legittima la medicina e come amante la letteratura. Basti pensare alla lunga lista di medici scrittori come a L.F. Celine, come a A. Céchov, a Mario Tobino, a Oliver Sacks, a Arthur Conan Doyle o a Carlo Levi, o ad Andrea Vitali.
E la stessa letteratura, come è provato da più parti, sin dall’antichità, è stata anche un momento terapeutico importante, poiché il corpo non può prescindere dallo spirito e lo spirito non sta bene se l’organismo va in sofferenza. Il paziente va curato nella sua complessità e nella sua unicità, poiché le malattie esistono solo nei libri, mentre nella vita si incontrano gli ammalati e coloro che hanno bisogno di cure, per cui ad ognuno di essi va dedicata tutta la competenza e l’esperienza accumulata negli anni. E nel caso del dottor Zio, l’esperienza va dal Pronto soccorso alla Guardia medica, passando per la medicina fiscale e di consulenza Giuridica come Consulente Tecnico di Ufficio. «Con ogni paziente – ci dice ancora – un terapeuta inizia un percorso, un viaggio che può durare poco o molto.
E in questo viaggio le armi del benessere possono essere mediche ma anche psicologiche e, quindi, letterarie, per cui ad alcuni di essi proporrò all’interno di una terapia mirata anche una terapia di sostegno con proposte di lettura di libri e di poesie, che aiutino il paziente perché si sa già dall’antica Grecia che bisogna sostenere lo spirito dell’ammalato con pensieri belli e profondi!» Auguriamo al dottor Zio una carriera, come medico di base, proficua e piena di soddisfazioni.
di Redazione termolionline.it