”UAUA’”
Un omaggio a Eugenio Cirese e al suo Molise. Il 28 gennaio a Roma alla Casa della Pace
di APS La Terra
20 Gennaio 2023
Nasce in Molise, tra musicisti, studiosi e operatori autoctoni la voglia di rendere omaggio a uno dei suoi personaggi più illustri, il poeta Eugenio Cirese. Un disco pubblicato con Squilibri editore e uno spettacolo che mette in luce la sua sensibilità di poeta amato da Montale e Pasolini e la sua sterminata ricerca sui canti tradizionali molisani, lavoro che lo coinvolgerà tutta la vita.
Le poesie musicate e i canti arrangiati da Giuseppe Moffa danno vita a un lavoro di riproposta inedito e senza tempo e raccontano una terra, il Molise, che sembra non abbia mai il privilegio di essere ricordata. Da un minuzioso lavoro di ricerca è nato un repertorio che oltre a toccare ogni piccolo paese della nostra regione, tocca tutte le corde dell’animo popolare attraverso brani di ogni circostanza della vita (dalle ninne nanne ai canti di lavoro e d’amore fino al lamento funebre) e coinvolge qualsiasi dialetto molisano compreso quello delle comunità Arbreche.
I musicisti:
Giuseppe Moffa: voce, chitarra, zampogna
Erika Petti: voce
Manuel Petti: fisarmonica, tastiere
Marco Molino: marimba e percussioni
Lorenzo Mastrogiuseppe: basso
Domenico Ciaramella: batteria
“UAUA’” è un progetto ideato e realizzato da Giuseppe Moffa, JustMo, e Antonio Fanelli
Giuseppe Moffa e’ un poliedrico musicista molisano, compositore, cantautore, chitarrista e zampognaro. Dalla musica contemporanea al blues al jazz, ogni corrente musicale trova una forma nel suo repertorio. Nel giugno del 2010 pubblica il suo primo disco, ”Non investo in beni immobili”, quattordici brani che rappresentano una nuova espressione di musica popolare italiana in cui la tradizione si arricchisce di sonorità ”altre” seppur restando legata alla ricerca etnomusicologica. Ha fondato e dirige la Zampognorchestra, quartetto particolarissimo di zampogne con il quale nel 2013 scrive “Bag to the Future” disco d’esordio del gruppo. Nel maggio del 2015 esce “Terribilmente Demodè. Il cd contiene, oltre ai brani tradizionali molisani, canzoni originali scritte in italiano e in dialetto e due brani strumentali per zampogna.
“Terribilmente Demodè” vince il premio “Di canti e di Storie” istituito dalla Squilibri Editore e si classifica tra i primi cinque candidati alla Targa Tenco come miglior disco in dialetto 2015, il più grande riconoscimento che c’è in Italia per la musica d’autore. Inoltre collabora come strumentista in diversi progetti e scrive per il cinema e il teatro.
JustMO’ è un’impresa culturale e creativa nata in Molise. La nostra idea di impresa culturale nasce dalla volontà di unire le diverse professionalità e mettere in campo idee, progetti e opportunità che abbiano al centro del loro interesse e della loro forza la crescita culturale delle comunità e dei territori. Portiamo nel nome le nostre radici: il Molise. Dalla sua storia e dalla sua cultura millenaria abbiamo imparato che è l’uomo e il suo patrimonio di conoscenze e saperi che determinano la forma e la sostanza dei territori e della loro cultura. Vogliamo contribuire a definire la sostanza del nostro futuro e di quello delle nostre comunità accompagnandole nella fusione delle nuove conoscenze con antichi saperi nella scoperta di nuovi linguaggi e nell’apertura verso altre culture. (www.justmo.org)
Antonio Fanelli, ricercatore in Antropologia Culturale alla “Sapienza” Università di Roma. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto Ernesto de Martino e ha dedicato molti lavori alla figura di Alberto Mario Cirese, tra cui una monografia sulla rivista “La Lapa” (nel 2008) e la curatela dei carteggi inediti con Ernesto de Martino (per la rivista “Lares”, nel 2018). Tra i suoi lavori: A casa del popolo. Antropologia e storia dell’associazionismo ricreativo (Donzelli, 2014) e Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap (Donzelli, 2017).
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