Buon viaggio “Z Bias”
Buon viaggio al socio n°1 e Presidente Onorario della Pro Loco di Jelsi
di Chiara D’Amico
18 Aprile 2023
Io non lo so come si fa a raccogliere le fila di una lunga vita, forse perché nella mia mente zi Biase era un po’ come la regina Elisabetta, una presenza fissa e certa e praticamente immortale. Me lo ricordo da sempre e non riesco a trovare un solo momento senza lui. E poi quando ho avuto la fortuna di stare con lui ho avuto il dono di una persona gentilmente burbera e dal cuore enorme. Mi ricordo quando abbiamo condiviso il comitato di Sant’Anna del bicentenario, la gara tra lui e Giovanni Vena per chi avesse venduto più biglietti della lotteria, la richiesta di blocchetti da 25 (assolutamente no quelli da 50!) a tutte le ore del giorno, i consigli e le battute. Mi ricordo la sera che ricostituimmo la Pro Loco, dopo avergli comunicato che sarebbe stato Presidente Onorario, ebbi l’onore di consegnargli la tessera n.1 e quando qualcuno lo prese in giro perché gli avevo dato 2 baci sulle guance, si arrabbiò dicendo che doveva portare rispetto, che era una persona corretta e lui uno scostumato (naturalmente usando termini meno gentili); i pranzi e le cene in Contrada.
Zio Biase presente a tutti i funerali, seduto in prima fila, sulla sedia davanti alla prima colonna di destra (dove ora siedo io per aiutare i bambini a cantare e che da oggi avrà un sapore dolceamaro), il primo a fare le condoglianze e guai se qualcuno le faceva prima di lui! Lui che fu la prima persona a farmi le condoglianze alla morte di papà con negli occhi il mio stesso dolore perché aveva perso un amico d’infanzia e di vita.
Zio Biase che al convento quando sedevo dietro di lui, nel posto che era stato del mio papà, mi dava le caramelle di nascosto davanti a tutti, come se mi stesse passando un tesoro. Ah le caramelle! Quante me ne hai date! E la cioccolata a Pasqua e a Natale, che a quasi 50 anni mi facevano sentire una bimba coccolata! Una te l’ho nascosta nel taschino ieri pomeriggio così magari pensi a me lassù mentre “sfrecci” di nuovo in macchina con zio Antonio Marotta, zio Michele Paolucci, con il mio papà e tutti gli amici che ti aspettavano per festeggiarti.
E ora ti mando un bacio immaginandoti alla porta del Paradiso ad accogliere chi arriverà dopo di te con il tuo sorriso burbero: “Uaglió c’u si miss u temp! E che putem aspettà e te?” Cià Z Bià
di Chiara D’Amico