• 8 Settembre 2023

ENEL e Castel San Vincenzo

Pioggia di No al progetto che vuole ‘svuotare’ il lago di Castel San Vincenzo per produrre energia. C’è anche la Regione Molise

di primonumero.it

8 Settembre 2023

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Non solo le associazioni e i cittadini, ma anche la Regione Molise e la Provincia di Isernia dicono no al discusso progetto “Pizzone II” già depositato dal Enel Green Power al ministero dell’Ambiente.

L’impianto di produzione elettrica che andrebbe a pompare le acque del lago di Castel San Vincenzo verso quello della Montagna Spaccata, coinvolge, oltre al Molise, anche l’Abruzzo. E attraversa i territori della provincia aquilana (Alfedena) e isernina (Castel San Vincenzo, Pizzone e Montenero Val Cocchiara).

Cinque anni di cantieri, una galleria lunga dieci chilometri, sbancamenti, tonnellate di inerti prodotti da scaricare all’interno di un parco nazionale protetto per questa nuova centrale in caverna da circa 300 Mw che andrebbe a potenziare quella all’aperto già esistente a Pizzone. E poi ancora taglio dei boschi, stravolgimento paesaggistico, pericoli per le falde e inevitabile compromissione della sopravvivenza delle specie presenti sulle Mainarde, tra cui l’Orso bruno.

Mercoledì 6 settembre, come anticipato in questo articolo, Soa (Stazione Ornitologica Abruzzese) e il Forum H2O hanno presentato le osservazioni alla procedura sollevando 16 criticità, dall’alterazione del ciclo delle acque all’uso degli esplosivi, dall’impatto sull’orso bruno a quello sulle acque sotterranee. La richiesta a Enel, appoggiata anche dal direttore dell’ente Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) Luciano Sammarone è quella di rinunciare al progetto da 500 milioni di euro e di cui si era saputo davvero poco fino a qualche giorno prima della scadenza dei termini per potersi opporre. Anche a parere dell’ente l’iniziativa è improcedibile in quanto le norme sui parchi vietano espressamente l’alterazione del ciclo delle acque.

Oltre al parere negativo del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ricevuto ieri dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) in cui si spiegano in dettaglio le ragioni dell’improcedibilità dell’opera proposta da Enel, anche il governatore del Molise Francesco Roberti ha fatto sapere che “la Regione Molise ha espresso parere sfavorevole al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ritenendo di grande interesse turistico l’area interessata dai lavori di generazione e pompaggio delle acque prelevabili dal lago di San Vincenzo al Volturno. Per questo motivo, unitamente all’assessore all’Ambiente, Andrea Di Lucente, ho interessato della questione il Servizio di tutela e valutazione ambientale della Regione Molise, affinché esprimesse il proprio parere al Ministero all’Ambiente.
Il Servizio interessato si è pronunciato in modo sfavorevole per i seguenti motivi. Ha rilevato, in particolare, che, in tal caso, debba prevalere, in via preventiva e precauzionale, il principio di non arrecare danno all’ambiente in quanto l’attività lederebbe in misura significativa la buona condizione e la resilienza degli ecosistemi, nonché lo stato di conservazione degli habitat e delle specie.
Il Servizio ha sottolineato, inoltre, l’alta valenza culturale, storica, artistica e turistica del complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno
e l’importanza del patrimonio paesaggistico ed ambientale della riserva della biosfera Collemeluccio e Montedimezzo, patrimonio dell’Unesco.  L’area in esame, sede anche del Parco delle Mainarde e di quello Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha delle peculiarità importanti, tali da non poter permettere di deturpare un unicum ormai apprezzato da migliaia di turisti”.

Ha detto no anche Alfredo Ricci per la Provincia di Isernia inviando le proprie osservazioni.
“Come è emerso dall’esame del progetto, l’intervento rischia di compromettere gravemente e irrimediabilmente tutto quello che in questi decenni e ancora di più negli ultimi anni è sorto intorno al lago di Castel San Vincenzo.
Per come progettato, l’impianto potrebbe determinare un significativo abbassamento del livello del lago, che verrebbe violato sia nel suo aspetto esteriore sia nelle sue concrete possibilità di fruizione antropica ed economica- spiega il presidente della Provincia di Isernia. A ciò si aggiunga che anche le opere previste, a partire da quelle provvisionali e legate all’esecuzione dei lavori per arrivare a quelle definitive, rischiano di deturpare le bellezze dei luoghi e quella natura incontaminata che è il fiore all’occhiello della nostra offerta turistica. Il lago, che nasce, negli anni 50 del secolo scorso, come invaso artificiale a servizio della centrale idroelettrica della zona, nel corso del tempo, anche grazie a una serie di accorgimenti costruttivi usati all’epoca proprio per rispettare il contesto paesaggistico di pregio in cui si veniva a inserire, è divenuto uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio provinciale.
Non è soltanto una questione di bellezza, rimarca Ricci: “Attorno al lago e alla risorsa acqua, l’intero comprensorio, che ha in Castel San Vincenzo il fulcro geografico, ha da tempo sviluppato un tessuto economico virtuoso, che ogni anno determina un flusso continuativo di turisti. Sono molteplici le attività economiche sorte intorno al lago e che vivono del lago, garantendo una prospettiva a un territorio che, altrimenti, avremmo inserito nell’elenco delle troppe aree interne della nostra regione a rischio di sopravvivenza. Invece, il lago perfettamente incastonato nelle maestosità delle Mainarde, la sua capacità attrattiva verso numeri sempre maggiori di turisti, hanno consentito a quei territori di vivere e rilanciarsi, con prospettive entusiasmanti per il futuro. Anche le amministrazioni comunali del luogo, negli anni, in maniera lungimirante, hanno basato le proprie attività e gli investimenti pubblici sul lago, riuscendo a creare un sistema di strutture e infrastrutture che alimentano e supportano quel sistema economico.
Rispetto a questa situazione e alle sue prospettive – continua il presidente Ricci – l’intervento proposto da Enel Produzione SpA rischia di compromettere anni di investimenti, pubblici e privati, e, con essi, di togliere prospettive a un intero territorio. In questi giorni, ci siamo confrontati con diversi attori presenti sul territorio, a partire dall’amministrazione comunale di Castel San Vincenzo, e insieme abbiamo condiviso le preoccupazioni rispetto a un intervento assolutamente da scongiurare.
Leggo della disponibilità da parte di Enel a confrontarsi e interloquire con il territorio. Sicuramente è un gesto apprezzabile ma soprattutto necessario, e se chiamati non ci sottrarremo al confronto costruttivo. Per ora, però, posso dire che come Provincia di Isernia siamo pronti a giocare fino in fondo la nostra parte, oggi con queste osservazioni al procedimento di valutazione di impatto ambientale e domani con qualunque azione che dovesse rendersi opportuna o necessaria per salvaguardare il lago di Castel San Vincenzo e l’intero comprensorio, che crediamo siano compromessi in maniera inammissibile dall’intervento proposto da Enel”.

(Foto: Copyright Flavio Brunetti-fb)

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