• 14 Novembre 2023

Il Molise di Enzo Ferro

Franco Valente ricorda il patron de “La Molisana” recentemente scomparso

di Franco Valente – fb

14 novembre 2023

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Da quando conosco Enzo Ferro (e sono passati vari decenni) è nato un certo sodalizio culturale per due motivi: un comune interesse per la storia del Sannio e una particolare attenzione per le vicende dell’abbazia di S. Vincenzo al Volturno.
Un sodalizio fatto anche di confronti accesi.
Enzo Ferro, come nella sua attività imprenditoriale, anche nelle questioni che erano squisitamente culturali, era sempre disposto al confronto dialettico, ma fermo nelle sue convinzioni.
Si direbbe oggi tutto di un pezzo.
Non solo.
Del Molise ha amato la storia ma anche e soprattutto la sua identità. Della quale si è sentito sempre strutturalmente contaminato: Sannio e Molise sono state le sue stelle e le motivazioni del suo esistere. Con un valore aggiunto che gli derivava da una profonda convinzione religiosa che gli permetteva di affrontare tranquillamente le inevitabili traversie della vita.
Spirito libero, indomabile, nell’azienda da lui creata si era ritagliata una sorta di fortezza apocalittica nella quale figli, nipoti e collaboratori, condividevano con lui l’aspirazione degli uomini giusti a lasciare sulla terra traccia del loro passaggio per guadagnarsi il premio eterno.
Per questo, quando mi recai nella sua torre a chiedere l’ennesimo contributo in pacchi di pasta per una delle tante manifestazioni alle quali contribuiva con entusiasmo, gli raccontai che mi ero impelagato nell’impresa di ripubblicare il mio vecchio volume su S. Vincenzo al Volturno.
Quando parlo di queste mie iniziative non sempre gli imprenditori si mostrano particolarmente interessati. Anche perché immediatamente fiutano che sto per chiedere un sostegno economico in questa regione che della cultura non fa esattamente una bandiera.
Enzo mi guardò con quella espressione che era la fotografia della sua istintiva voglia di sapere e volle che gli spiegassi, punto per punto, quali erano le novità di questa nuova impresa editoriale. 

Fatto sta che qualche giorno dopo, a mia insaputa. allertò i suoi familiari perché lo accompagnassero a visitare di nuovo la Cripta di Epifanio. Sono intimamente convinto che egli volesse di nuovo accedere a questo luogo magico senza la mia presenza ingombrante perché potesse valutare con lo spirito critico del suo carattere indomito le tante verità che gli avevo illustrato.

Dopo ci siamo visti varie volte perché volevo che fosse informato di quello che stavo scrivendo. Perciò, quando gli portai la bozza del volume, gli chiesi di scrivermi una sua presentazione.
Cosa che fece onorandomi con quell’entusiasmo che ha caratterizzato tutta la sua vita.
Di Enzo Ferro rimangono le conquiste terrene che lo consacrano come l’imprenditore più illuminato di questo secolo in questo Molise, che ha dato il nome della regione alla sua azienda e che è andato via da questa Terra godendo di quel rispetto a cui aspirano tutti i genitori che, amati dai figli, sono consapevoli di aver agito nel giusto.

di Franco Valente – fb

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