Manifestazione a difesa della sanità
Chieste le dimissioni del governo Frattura
di A. C. La Terra
19 maggio 2016
Migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione su difesa della Sanità, il corteo partito da piazza San Francesco ha raggiunto il centro cittadino, dove si sono succeduti dei vari rappresentanti dei Comitati. “Questo signore, naturalmente riferito al governatore Frattura, mette in pericolo la vita delle persone”, ha detto il rappresentante del comitato di Venafro . “Basta ai soprusi, Frattura non ha mantenuto nessuna delle promesse che ha fatto in campagna elettorale, deve dimettersi. Ha chiuso completamente la sanità pubblica e non è vero che privati danno cure superiori al pubblico”, il rappresentante del comitato di Larino. “Si sta smantellando pezzo dopo pezzo la sanità pubblica e si regalano al clero o alle altre strutture, private entrambe. Da anni stiamo protestando per un attacco violentissimo di smantellamento da parte dei vari governi regionali che si sono susseguiti”, così il rappresentante del Comitato Cardarelli. Sono state annunciate nuove proteste dopo la manifestazione tenuta ad Isernia e quella di Campobasso. “Stanno privatizzando la sanità – ha concluso Italo Testa, presidente del Forum per la sanità pubblica – e questa privatizzazione la stanno facendo sotto i nostri occhi. I molisani non sono più disposti a tollerare questi comportamenti politici”.
Il commento di Umberto Berardo del Forum per la Difesa della Sanita’ Pubblica:
Da molisano desidero esprimere profonda riconoscenza a quanti oggi sono scesi in piazza a Campobasso per difendere quanto resta della sanità pubblica e per rivendicare il diritto dei cittadini ad avere tutti i servizi per la difesa della salute a livello ospedaliero ed attraverso la medicina territoriale e domiciliare. La forza rivendicativa di qualche migliaio di persone ci auguriamo convinca chi di dovere che le decisioni politiche devono essere prese insieme alla popolazione e non contro il suo volere pena il rischio che l’opinione pubblica allarghi la protesta fino a chiedere la conclusione del mandato elettorale; dunque è ora di riflettere e confrontarsi seriamente con quanti si adoperano in ricerche di soluzioni razionali ed umane al problema.
di A. C. La Terra