Cronaca di un 2 giugno biodiverso in Molise
Ottimo successo per presenze e contenuti della iniziativa “Cereali biodiversi in Molise” svoltasi nell’ambito del programma “Coltiviamo la diversità- Un mese di cereali 2016” che la Rete Semi Rurali conduce in molte regioni d’Italia
di Aiab Molise
09 giugno 2016
Nella nostra regione l’organizzazione è stata curata da noi di Aiab Molise con la speciale collaborazione di 3 delle sue aziende: “Il Giardino dei ciliegi” di Maurizio Marino, Modesto Petacciato e Vincenzo Battezzato.
Al centro della giornata il prof. Salvatore Ceccarelli con le sue “popolazioni evolutive” di cereali, in altre parole i famosi “miscugli” che consentono all’agricoltore di dotarsi, nel giro di pochi anni, di una semente adatta al clima ed al terreno della sua azienda, alla propria tecnica di coltivazione e capace anche di rispondere ai sempre più imprevedibili cambiamenti climatici cui siamo sottoposti.
Da Maurizio e Daniele Marino a Montemitro abbiamo così iniziato ad apprezzare ed a valutare le diverse parcelle di orzi nudi, sia in miscuglio che isolate: il giovane agricoltore sta orientando la sua azienda ad esaltare la biodiversità e ad essere un punto di riferimento importante nel suo territorio anche come luogo di aggregazione sociale e di risposta ai bisogni delle fasce deboli della società. Tra pochi giorni arriverà in azienda una mini-mieti-trebbiatrice che consentirà quindi di separare agevolmente i raccolti, aumentare anche la varietà dei prodotti di trasformazione, con diversi tipi di pane, altri prodotti da forno e zuppe di cereali.
Ci siamo poi spostati dalla valle del Trigno al versante del Fortore, giungendo a San Giuliano di Puglia presso l’azienda di Modesto e Nunziatina. Dopo una breve presentazione dei contenuti dell’iniziativa da parte dei referenti delle associazioni, Vincenzo Vizioli (presidente nazionale di Aiab) e Claudio Pozzi (del direttivo della Rete semi Rurali), c’è stato anche il gradito saluto dell’Assessore regionale Vittorino Facciolla. Ma poi è iniziata la visita ai campi con la dettagliata illustrazione dei vantaggi e dell’opportunità dei metodi di miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo da parte di Salvatore Ceccarelli, con la consueta e ormai nota ricchezza di argomentazioni scientifiche che si lega al racconto delle sue esperienze in tutti i paesi del mondo ed in particolare nelle aree del centro e nord Africa e del medio Oriente. I rigogliosi campi di miscugli di grano duro e di orzo condotti da Modesto hanno fatto da cornice alle discussioni ed alle domande dei presenti. Un fantastico pranzo ricco di piatti tipici e prodotti locali tra cui anche pasta e “scrippelle” fatte con le farine di miscuglio ha concluso in un clima di grande convivialità la visita presso l’azienda di San Giuliano.
L’intensa e ricca giornata ci ha poi portato a Campobasso, sui terreni di Vincenzo, dove gli ancor numerosi presenti hanno collaborato ad una sperimentazione (progetto “Diversifood”) che prevede pratiche di valutazione delle parcelle di diversi tipi di miscugli e varietà tradizionali (in questo caso di grano tenero) finalizzate a valutare il comportamento di miscugli, che si sono evoluti in altri areali, una volta introdotti in un nuovo contesto. I primi risultati (che saranno poi completati con le pesate ed elaborati dal prof. Ceccarelli e dallo staff di Rete Semi Rurali) confermano la bontà dell’assunto di base del metodo evolutivo, vale a dire la straordinaria capacità dei miscugli di adattarsi alle specifiche realtà aziendali e territoriali e, in ultima analisi, di fornire agli agricoltori biologici un ottimo materiale che li renda indipendenti dal sistema sementiero, ormai sempre più soggetto alle regole imposte dalle multinazionali.
di Aiab Molise