Nelle Università si studia il dialetto molisano
La Scuola Normale di Pisa e l’Università di Zurigo il dialetto lo studiano attraverso l’elettroencefalografia, una metodologia che rileva l’attività elettrica del cervello
da lanazione.it
18 luglio 2016
Il laboratorio di linguistica della Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università di Zurigo (Cattedra di linguistica italiana) da qualche mese hanno avviato uno studio neurolinguistico sul dialetto di Agnone, comune montano della provincia di Isernia, in Molise, conosciuto in tutto il mondo come «paese delle campane» perché sede di una millenaria fonderia pontificia. Lo studio è condotto attraverso l’elettroencefalografia, una metodologia che rileva l’attività elettrica del cervello, impiegata primariamente a scopi diagnostici, e mira a studiare uno specifico aspetto della struttura dell’agnonese: il genere grammaticale. L’agnonese, come la maggior parte dei dialetti parlati a sud della linea Roma-Ancona e sino alla Puglia e alla Basilicata, presenta un sistema di genere più ricco che non l’italiano e le altre lingue neolatine: infatti, oltre all’opposizione – condivisa con l’italiano –- tra il femminile e il maschile, possiede un terzo genere grammaticale, il neutro, segnalato da forme distinte dell’articolo e del dimostrativo. Il progetto, finanziato da un ente di ricerca zurighese, ha comportato l’acquisizione dei tracciati elettroencefalografici dei partecipanti durante una seduta, della durata di circa due ore per ciascun soggetto, svolta presso il laboratorio di linguistica pisano. Ai presenti sono state sottoposte frasi in agnonese preparate per l’esperimento da un gruppo composto da ricercatori zurighesi esperti di dialettologia italiana (Michele Loporcaro, Federica Breimaier e Diego Pescarini) e dai neurolinguisti della Scuola Normale Superiore di Pisa (Paolo Canal e Valentina Bambini), registrate nel marzo scorso ad Agnone dagli studiosi zurighesi con Domenico Meo, autore del «Vocabolario del dialetto di Agnone».
da lanazione.it