“Molise terra di cammini”
Esperienze e progetti presentati sabato mattina alla Gil di Campobasso
di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)
17 ottobre 2016
A sette giorni dall’inaugurazione del Cammino dell’Acqua si è tenuto al palazzo Gil di Campobasso un convegno che ha voluto mettere insieme le diverse idee di cammino presenti sul territorio molisano. L’evento, organizzato dal consigliere regionale con delega al turismo, Domenico Di Nunzio, oltre a diversi relatori ha avuto come ospiti d’eccezione Maria Clara Restivo e Giulia Rabozzi che, un anno fa, decisero di scoprire la regione che non c’è facendo “Due passi in Molise”.
Il consigliere Di Nunzio, introducendo i lavori, ha spiegato come questo evento è maturato anche grazie alla volontà del CAI, di Legambiente e dellìAIGAE, diverse realtà che puntano allo sviluppo del nostro territorio e ha sottolineato che anche la regione Molise, con la delibera 149 del 2016, ha deciso di impegnarsi in materia amministrativa puntando sulle vie dei cammini, dei tratturi, dei sentieri, che possono far rinascere una terra caratterizzata da bellezze naturali, storiche e culturali.
Diverse sono state le idee illustrate e diverse le tipologie di cammino che i relatori hanno presentato attraverso esperienze e progetti.
“Cammina, Molise!”, come ha spiegato il coordinatore generale del format, Giovanni Germano, che da 22 anni porta gente a camminare nella nostra regione, è l’esempio di come il semplice gesto del camminare può portare nuova linfa all’interno del territorio. “Queste nostre terre – ha continuato Germano – hanno bisogno di essere rivalorizzate, perché c’è il rischio che queste aree chiudano. È necessario investire su un turismo fatto di piccole cose che si possono fare più in fretta e meglio.”
“Cammina, Molise!” ormai ogni anno ripropone alla regione una proposta che è proprio “Molise terra di Cammini”, cioè un progetto che faccia diventare il nostro territorio terra di cammino, ma per fare questo ha sottolineato Giovanni Germano, è necessaria una ristrutturazione dell’ambiente, come per esempio una legge sulla sentieristica; è importante che ci sia una normativa che tuteli i piccoli borghi che secondo il coordinatore di “Cammina, Molise!” ancora possono essere salvati e inoltre bisogna tutelare i tratturi, che per il territorio molisano sono un’importante risorsa.
Quello che propone “Cammina, Molise!” è un cammino peculiare che si differenzia dagli altri, è fattibile da tutti, bambini, anziani ed è un cammino conviviale fatto anche di canti, balli, enogastronomia, ospitalità, accoglienza e di cattedre itineranti attraverso le quali si illustra il Molise ai marciatori.
Mauro Di Muzio del CAI Molise ha illustrato la proposta di rete sentieristica regionale mettendo in evidenza gli strumenti per camminare e le diverse reti come per esempio i sentieri che però, per essere fruibili, devono essere tenuti puliti e deve esserci una manutenzione continua. “Il Molise ha una rete tratturale lunga circa 464 km – ha spiegato Di Muzio – è caratteristica perché va dalla costa alle più alte cime appenniniche della nostra regione ed oggi è diventata la protagonista di diversi tipi di cammini, fatti da persone che decidono di attraversarla per conoscere la nostra regione.”
Di un cammino fatto in mountain bike e di “Paesaggi e passaggi” dalla montagna alla costa ha parlato Erik Ferrante di ASD Bike Union, che ha descritto un viaggio in Molise tra terra e mare dando valore a diversi percorsi ed elementi caratteristici della regione.
Giuseppina De Castro di Legambiente Molise ha spiegato come il Molise è una regione che si può visitare anche attraversandola su di un camper. Infatti Legambiente ha sviluppato “Plain Air in Molise” che punta a far visitare il territorio valorizzandone tre ambienti che lo caratterizzano: montagna, mare e collina. E sono sette i percorsi, tutti collegati tra loro, che possono essere attraversati anche in sette giorni diversi.
Ai cammini e alla valorizzazione del territorio è stato unito l’aspetto enogastronomico. Anche se, come ha spiegato Maurizio Santilli, chef e docente di enogastronomia, ancora non esiste un turismo
enogastronomico. Il Molise dal punto di vista del gusto ha una ricchezza immensa anche se manca la cultura della conoscenza di ciò che si ha. Infatti ha continuato Santilli, in Molise manca un prodotto tipico, che ci caratterizza fuori dai confini regionali, non c’è un prodotto principe che ci rappresenti, ma ci sono migliaia di prodotti eccellenti che la valorizzano. Ora però attraverso i Borghi della Salute, insieme ai produttori e alle amministrazioni, si sta tentando di creare la certificazione dei prodotti ed è importante che il Molise porti avanti le tradizioni antiche anche in ambito enogastronomico.
Guglielmo Ruggiero dell’Associazione Italiana Guide Ambientaliste Escursionistiche (AIGAE) ha sottolineato come è importante che ci siano professionisti che con competenza e passione guidino coloro che decidono di camminare, visitare e percorrere il Molise. La guida non deve però limitarsi solo a dare delle informazioni storiche o culturali su un territorio, ma deve saperlo narrare, favorendo l’incontro del visitatore con il territorio stesso, ma anche con la flora e la fauna, in modo da evocare un mondo che vada oltre l’aspetto storico e scientifico. La caratteristica principale di queste guide deve essere, quindi, quella di raccontare un territorio con passione.
“In Molise – ha spiegato Guglielmo Ruggiero – ci sono 15 guide ambientali ed escursionistiche, 15 professionisti che narrano il territorio molisano e la proposta dell’AIGE alla regione è di fare un marchio della guida ambientalista ed escursionistica.”
Nel suo intervento invece, Concetta Fornaro di “Liberi di essere” ha parlato di un cammino diverso da quello legato al territorio e a quello turistico, ha illustrato infatti il cammino di chi soffre e di chi va alla ricerca dell’accoglienza. Ha spiegato come, con la sua associazione, che era nata per l’educazione alla salute e all’ambiente, ha intrapreso un progetto che si occupa dei migranti con i quali hanno iniziato un percorso solidale ed economico che ha lo scopo di valorizzare il nostro territorio. Il progetto, dunque, vuole riportare le strutture ricettive ad accogliere turisti, attivare cantieri formativi che portino al restauro di centri storici e rivitalizzare antichi mestieri e antiche arti.
A conclusione dell’incontro Giulia e Maria Clara hanno raccontato la loro esperienza in un modo un po’ inusuale. Lo hanno fatto mostrando ciò che è stato importante durante il loro viaggio, i loro zaini, le mappe del Molise e i loro diari da dove hanno estrapolato stralci della loro esperienza. Hanno raccontato il loro viaggio fatto attraversando i tratturi, con immagini, oggetti, impressioni, volti e voci di chi hanno conosciuto strada facendo. Hanno descritto ogni paese visitato con metafore e immagini fatte di parole. Hanno raccontato come durante il cammino “due teste sono diventate una, facendo le stesse cose e provando le stesse esigenze nello stesso momento… due passi che si muovono insieme su una terra nuova”.
Dal loro racconto è venuto fuori che l’accoglienza e l’ospitalità, che a volte è arrivata inaspettata, è tipica di questa terra e la gente che hanno incontrato è entrata subito nei loro cuori.
di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)