• 18 Ottobre 2016

Crisi strutturali in Regione

Al Molise serve un consiglio regionale propulsivo, dinamico ed operativo! 

di Michele Petraroia

17 gennaio 2017

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La straordinaria manifestazione a tutela dell’ambiente di Venafro, il persistere dei disagi nei collegamenti ferroviari Campobasso-¬Roma, le carenze del sistema dei soccorsi durante l’emergenza neve denunciati pubblicamente da operatori economici rimasti fermi 3 giorni negli allevamenti avicoli di Castellino del Biferno, le difficoltà dei Centri per l’Impiego, l’estromissione di 2 mila lavoratori dai benefici della mobilità in deroga, ed i ritardi dei pagamenti regionali alle imprese, alle associazioni culturali, alle pro¬loco, ai cittadini e ai comuni, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una macchina istituzionale in affanno, che ha smarrito ogni spinta riformatrice e galleggia su commissariamenti permanenti, accentramenti di funzioni e un Consiglio Regionale che si limita ad adottare, quasi sempre con procedure d’urgenza, solo atti assolutamente indispensabili. In una fase problematica per il nostro territorio non bisogna commettere l’errore di ibernare l’attività consiliare con un’interpretazione del proprio ruolo in chiave maggioritaria auto¬esautorandosi da compiti di vigilanza ispettiva contabile, controllo procedurale, programmazione, pianificazione e legislazione. Al contrario serve un ruolo propulsivo del Consiglio Regionale per sopperire ai ritardi burocratici che bloccano i bandi del POR FSE¬FESR 2014¬2020 tenendo 150 milioni di euro nei cassetti e non agevolando la ripresa produttiva e la crescita dell’occupazione a partire dall’edilizia. I 378 milioni dei Fondi per lo Sviluppo e Coesione assegnati al Molise per il 2014¬2020 e inseriti nel Patto per lo Sviluppo firmato il 26 luglio 2016 tra Matteo Renzi e il Presidente della Regione quando si trasformeranno in cantieri aperti e operai che lavorano? L’Accordo di Programma sull’Area di Crisi Industriale Complessa quando sarà firmato col Governo? Quanti fondi saranno messi a disposizione delle 550 aziende che hanno risposto alla manifestazione d’interesse e sono state considerate ammissibili da INVITALIA? 

In questo Accordo di Programma di cui non si intravede nemmeno una bozza, quante risorse aggiuntive saranno messe a disposizione delle politiche attive del lavoro del Molise e per la realizzazione di opere infrastrutturali collegate come l’elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso – Venafro? I Ministeri stanno predisponendo le quote di riparto, regione per regione, dei PON, i programmi operativi nazionali finanziati con una quota dei fondi strutturali europei 2014¬2020. E’ utile o no accertarsi su ciò che spetta al Molise e di verifcare i tempi e le modalità di investimenti di queste risorse sul nostro territorio? Insieme a questi temi che attengono la programmazione che è una prerogativa del Consiglio Regionale, si pongono questioni di spessore come la realizzazione o meno, in che modo e con quali modifiche del tracciato, del secondo binario sulla dorsale adriatica, e come la messa in sicurezza del vasto movimento franoso di Petacciato che minaccia l’abitato, l’autostrada, la statale 16 e la linea ferroviaria. Un ruolo dinamico, propulsivo, fattivo e determinato del Consiglio Regionale rappresenta una necessità per il Molise se si intende contribuire alacremente alla soluzione dei problemi che assillano le nostre comunità.

di Michele Petraroia