• 18 Ottobre 2016

La via della biodiversità

Il Regio tratturo Pescasseroli-Candela, il secondo più lungo, dopo il Tratturo Magno

di leviedeitratturi.com

10 febbraio 2017

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Con i suoi 221 km di lunghezza, tra i cinque Regi Tratturi era il secondo più lungo, dopo il Tratturo Magno. Il suo tracciato parte da Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie terminando a Candela, attraversando vallate ed altopiani in direzione Sud-Est e ricalcando in gran parte lo spartiacque appenninico. Originariamente largo 60 passi napoletani (= 111,11 metri) come tutti gli altri Tratturi e Bracci della rete armentizia, fu ristretto a 30 passi (= 55,55 metri) dalla cosiddetta “reintegra” effettuata negli anni 1810-1812 su ordine del Re di Napoli Giuseppe Napoleone, che comportò in realtà la “disintegra” di metà del suolo tratturale.

Il percorso attraversa regioni molto diverse per morfologia, geologia, clima, vegetazione, flora, fauna ed uso del territorio. Si parte da quote superiori ai 1000 metri, tra le alte montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, segnate dalla bianca roccia calcarea, dal glacialismo quaternario e dal successivo carsismo, tra maestose faggete, discendendo gradualmente la Valle del Sangro, in pieno versante adriatico. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nei boschi confinanti sono presenti tutte le specie chiave dei grandi mammiferi, vere e proprie bandiere della biodiversità dell’intero Appennino: dai lupi (Canis lupus italicus) che stanno tornando a ripopolare le zone più selvagge, al cervo (Cervus elaphus), incontrastato re della foresta, fino all’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), ad altissimo rischio d’estinzione, con solo una quarantina di esemplari in totale e al camoscio d’Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata), la cui unica popolazione relitta qui presente ha consentito di salvarlo dalla sicura estinzione.

Oltre al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Tratturo attraversa o lambisce anche alcuni Siti di Importanza Comunitaria (SIC), aree che fanno parte della Rete Natura 2000, godendo di protezione particolare a livello europeo, in quanto scelte per il loro contributo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trovano.

di leviedeitratturi.com