La Festa del Libro, una opportunità mancata!
Era la la primavera del 1999. Ad Agnone sembrava veramente la primavera della rinascita, fertile di fermenti creativi, culturali che lasciavano presagire altre rinascite. Motore di questo sentore al rinnovamento fu la cultura
di Maria Carosella
22 febbraio 2017
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Era la fine degli anni 90’, precisamente la primavera del 1999. Ad Agnone sembrava veramente la primavera della rinascita o perlomeno di una imminente bella stagione, fertile di fermenti creativi, culturali che lasciavano presagire altre rinascite, come quella economica, dell’impresa locale,dell’ artigianato,di un vero e rinnovato turismo. Motore di questo sentore al rinnovamento, la cultura, il sapere, i libri.
In quell’anno di ben 18 anni fa, dal 22 Maggio al 30 , fu organizzato un evento che ebbe risonanza nazionale: L’ VIII^ Edizione della Festa del Libro.
Sfogliando i giornali locali, regionali, nazionali dell’epoca, ci si rende conto della dimensione e della portata quali-quantitativa dell’iniziativa: Una 9 giorni di eventi socio-culturali, presentazione di libri, mostre, cinema, teatro, musica con personaggi dell’editoria, scrittori giovani e meno giovani, uomini di cultura, poeti, musicisti, personaggi dello spettacolo, giornalisti, artisti, politici ,che travalicavano come fama, bravura non solo i confini regionali e nazionali ma anche alcuni di fama internazionale. Tra i nomi famosi lo scrittore regista Alberto Bevilacqua, Corrado Augias, il poeta Franco Loi, lo scrittore ellenico Pavlos Matetis, Michele Prisco, Nievo, Chiara Gamberale, Carmen Lasorella.
Al Palazzetto dello Sport, con la cura scenografica di Tonina di Pasquo, fu allestita l’esposizione dei libri, ma in ogni angolo di Agnone si svolsero incontri, tavole rotonde, dibattiti, approfondimenti, concerti, rappresentazioni teatrali.
Fu una “Festa” di alto profilo culturale, ma non riservata “ai pochi” ma molto partecipata da tutta la popolazione, una vera “festa di comunicazione sociale”,con la partecipazione delle scuole, gli alunni , gli insegnanti.
Migliaia i visitatori, i curiosi, provenienti da tutta Italia
Gli organizzatori della manifestazione furono:
Il Comitato Scientifico organizzatore con il presidente il critico letterario Plinio Perilli, Domenico Lanciano(Università delle Generazioni), Gioconda Marinell( scrittrice), Michela Misischia( Centro studi Alto Molise),Enzo Nocera(editore)Alessando Occhipinti( Sindacato Nazionale Scrittori) Giorgio Palmieri, Antonio Santoriello il direttore delle biblioteche Riunite Antonio Arduino, lo staff della sezione cultura del comune di Agnone, l’allora assessore alla cultura Il prof.Paolo Francesco Tanzj.
A festa finita l’entusiasmo, la felicità , la speranza per un rilancio di Agnone per gli anni a venire erano alle stelle: Agnone nuova Atene del Sannio, Agnone centro culturale del centro- sud dell’Italia, Agnone centro propulsore di una nuova economia legata alla fiorente attività culturale. Già si era con il pensiero e le proposte ad una grande IX Edizione della Festa del Libro che coinvolgesse tutta la popolazione, la cultura, le attività ricettive, l’impresa locale, le attività artigianali, le Associazioni.
In effetti amaramente, la festa era proprio finita. Lunghi anni di silenzio, sono seguiti a quella manifestazione.I giovani emigrano verso luoghi dove le opportunità lavorative sono migliori.Lo spopolamento inesorabile. Tentare di invertire la rotta si può? Molte sono le teorie che si vanno affermando su una grande fuga inversa che dalle metropoli riporta le persone, stanche, insofferenti dei ritmi, e non solo,metropolitani, verso i centri più piccoli, dove realmente la qualità della vita potrebbe essere migliore, ma è un sogno probabilmente.
Ma ricostruire occassioni di incontro, di dibattito, di crescita personale e collettiva,sicuramente è possibile, aiuterebbero se non altro ad uscire dal dilagante isolamento individualistico che azzera e imbarbarisce i rapporti umani anche nei centri urbani di piccole dimensioni.
di Maria Carosella (da altomolise.net)