• 16 Febbraio 2018

La Plata: capitale dell’immigrazione italiana

Con la IV Edizione in Argentina di “cammina, Molise!”, che quest’anno si svolge nella città di La Plata, si vuole rilanciare i rapporti con l’Italia e con il Molise 

di  Marta Potenza (da buenosaires.italiani.it)

16 febbraio 2018

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In Argentina, oltre alla Città Autonoma di Buenos Aires capitale del paese, c’è anche la Provincia di Buenos Aires, uno degli stati federati. Capitale di quest’ultima è la città de La Plata, a circa 60 km dalla Capital Federal. Una città che ha attirato la nostra attenzione per via della sua pressoché recente proclamazione a Capitale Argentina dell’immigrante italiano. La nomina è avvenuta a seguito di un’iniziativa promossa dalla Federazione Argentina delle Associazioni Italiane della circoscrizione de La Plata.

Mauricio Tarsitano, uno dei giovani consiglieri della FAILAP, ha risposto alle richieste di ItBuenosaires fornendo informazioni in merito a questo importante riconoscimento. Figlio di una calabrese e di un ligure, amante dell’Italia e fervente promotore della cultura dei suoi genitori, nella federazione rappresenta la regione Liguria, essendo Presidente del Circolo Ligure de La Plata e ci racconta i momenti salienti di questo percorso…

La FAILAP: l’organismo promotore dell’iniziativa

Anche La Plata, come tanti altri paesini e città dell’Argentina, fu un luogo in cui si insediarono i connazionali sin dai primi arrivi nel paese. Per questo motivo ben presto nacquero anche qui molte associazioni italiane con l’obiettivo di aiutare i nuovi arrivati a sentirsi in famiglia e praticare attività sociali. Nel 1926 fu creata la prima federazione di associazioni platensi che nel 1975 si convertì in FAILAP. La FAILAP cura e promuove eventi storici, mostre, spettacoli ed ha lavorato duro per rinnovare i rapporti con le istituzioni italiane della circoscrizione.

La federazione, specialmente negli ultimi anni, ha contributo tantissimo al rilancio delle attività per la comunità della circoscrizione consolare platense. In particolare da alcuni anni ha curato un importante lavoro che ha portato alla promulgazione della Legge 14.833 nel 2016. Si tratta della norma che proclama La Plata quale capitale argentina dell’immigrazione italiana riconoscendo il valore che questa ha avuto per la città. Inoltre la Legge diviene lo strumento operativo che giustifica il recupero del patrimonio artistico e architettonico italiano della città.

Il percorso di riconoscimento

Dopo aver condotto una serie di ricerche negli archivi riguardanti l’immigrazione, nel 2014 la FAILAP ha redatto un documento che gettava le basi per la proposta di legge. Tale testo riporta dati ufficiali di vari censimenti dai quali si evinceva la preponderanza dell’immigrazione italiana a La Plata sin dagli inizi del 1800. Successivamente enumera una serie di opere e costruzioni realizzate da architetti e operai di stirpe italica. Infine menziona la massiccia presenza di enti e associazioni italiani che contribuì alla creazione di scuole, di servizi di assistenza sociale e morale, di ospedali e sindacati, arricchendo la città.

Da tutte queste evidenze era scaturita, da parte della FAILAP, una richiesta di riconoscimento che rendesse omaggio ai tanti connazionali che avevano contribuito allo sviluppo de La Plata. Un riconoscimento in onore a coloro che avevano sviluppato il senso artistico e culturale della capitale dello stato di Buenos Aires. Viste tutte queste premesse, nel 2016, il Governo dello Stato di Buenos Aires non ha potuto far altro che accettare la richiesta ed emanare la Legge 14.833. Una cerimonia pubblica, tenutasi lo scorso settembre 2017, presso il Senato della Provincia di Buenos Aires è stata l’atto conclusivo di questo importantissimo percorso che rende omaggio ai nostri avi. Giunti qui in cerca di condizioni migliori diedero il loro contributo alla nazione che li accolse e che oggi riteniamo sorella.

Autore: Marta_Potenza

Di origini lucane, laurea in Cooperazione e Sviluppo e Master in RRII e Studi Europei. Ha trascorso gli ultimi 12 anni in giro tra Sud America, Europa e Medio Oriente. Poliglotta, iperattiva, fanatica della multiculturalità, per incontrarla a Buenos Aires bisogna inseguirla fra il suo lavoro all’UNIBO, i laboratori di cultura italiana all’UniFlores e all’Associazione Toscana, le attività di coordinamento di ItaliaChe di cui è co-fondatrice, la redazione di Radio Italia Tricolore e le tante altre cose, tra amici italiani, argentini e non solo!

di  Marta Potenza (da buenosaires.italiani.it)

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