La “Resilienza” nelle aree interne
Fermare il declino del Molise contro l’indifferenza delle istituzioni
di Davide Vitiello (da tltonline.it)
24 ottobre 2018
In occasione della Giornata mondiale della lotta contro la povertà la Caritas Italiana ha presentato il Rapporto annuale su povertà e politiche di contrasto.
Dal rapporto emerge che la quota di povertà relativa ovvero, il parametro che esprime le difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi nella nostra regione sia aumentata. Il rapporto evidenzia anche un altro fattore negativo ossia le difficoltà che i giovani stanno riscontrando in questo lungo periodo di crisi economica. La conferma arriva dai numeri: solo nella Caritas diocesana di Trivento sono 300 le persone con età compresa tra i 19 e i 34 anni di età, assistite per bisogni primari.
A ciò vanno collegati altri dati allarmanti: quelli che riguardano il crescente quanto inesorabile spopolamento dei 40 comuni facenti parte della stessa diocesi. Si è passati dagli 81 mila abitanti del 1961 ai 37 mila del 2016. Una popolazione sostanzialmente dimezzata e composta prevalentemente da anziani.
La Caritas di Trivento, attraverso la scuola di formazione all’impegno sociale e politico Paolo Borsellino, ha più volte lanciato il grido d’allarme sul rischio desertificazione del territorio, chiedendo alla classe politica e alle istituzioni provvedimenti in grado di arrestare il depauperamento di servizi essenziali e di attivare investimenti per il ripristino e la messa in sicurezza delle strade e del territorio. Finora quel grido lanciato in forma spontanea anche attraverso una mobilitazione dei parroci e degli amministratori locali è stato pressochè ignorato, così come sono stati ignorati i progetti nati dal basso attraverso il lavoro di associazioni e privati che pure si stanno spendendo con coraggio per valorizzare e promuovere il territorio e le sue peculiarità a livello paesaggistico, ambientale, zootecnico, enogastronomico. Una forma di resilienza, dettata dalla responsabilità, dalla forza di volontà e dalla creatività, che è l’unica alternativa possibile al declino.
di Davide Vitiello (da tltonline.it)