Tagli all’editoria, interviene Mattarella
“Sostegno pubblico indispensabile per i giornali italiani all’estero”
da repubblica.it
24 ottobre 2018
GRAZIE, PRESIDENTE!
Il Presidente della Repubblica fa sentire alta la sua voce a sostegno degli italiani nel mondo e della stampa italiana all’estero. Pochi giorni fa denunciavo i pericolosi tagli annunciati da questo governo a scapito di organi di informazione indispensabili a garantire il pieno esercizio del diritto-dovere degli italiani all’estero di partecipare alla vita pubblica italiana, oltre che a mantenere un fecondo e proficuo legame tra il Paese e le sue collettività all’estero. Spero che l’appello alto e nobile del Presidente Mattarella non passi inosservato e che l’informazione per gli italiani nel mondo torni ad essere uno dei pilastri sui quali si fonda il rapporto tra l’Italia e le Altre Italie nel mondo !
(Fabio Porta – fb)
“Il sostegno pubblico è indispensabile per la stampa e l’editoria in lingua italiana all’estero”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella pianta un nuovo paletto a tutela della libertà di stampa. Al Quirinale, dove ospita i partecipanti agli Stati generali della lingua italiana nel mondo, il presidente della Repubblica si sofferma sull’importanza della lingua italiana come “primo strumento nel cammino di integrazione” e, al contempo, rileva come le comunità di origine italiana all’estero siano “i primi naturali moltiplicatori di italianità, antenne capaci di trasmettere sia il forte carattere della tradizione sia il Paese di oggi, con la sua cultura, il suo modo di vivere, produrre e lavorare, la sua capacità di innovazione”.
In quest’ottica, rileva il capo dello Stato, i giornali italiani all’estero vanno assolutamente sostenuti con finanziamenti pubblici. Quegli stessi finanziamenti che il governo gialloverde vuole cancellare già in manovra.
Il 21 ottobre, intervenendo dal palco della convention Italia 5 Stelle al Circo Massimo, il sottosegretario con delega all’Editoria Vito Crimi ha infatti confermato “l’abolizione del finanziamento pubblico ai giornali che sarà in legge di bilancio”. Il sottosegretario M5S ha quindi specificato che nel 2019 ci sarà il dimezzamento e nel 2020 l’azzeramento del Fondo per il pluralismo che non va ormai da anni ai “giornaloni” come Repubblica ma sostiene i giornali editi da cooperative ed enti senza fine di lucro, i quotidiani delle minoranze linguistiche, i periodici per non vedenti, le testate delle associazioni di consumatori nonché i quotidiani e periodici italiani diffusi all’estero. Su questi ultimi Crimi, che invece ha “graziato” la stampa per ipovedenti e le pubblicazioni dei consumatori, è stato categorico: “I giornali all’estero prendono 2 milioni, aumentati a 3 dal governo Gentiloni, a dicembre: scenderanno a un milione nel 2019 e poi dal 2020 a zero”.
Il presidente della Repubblica, due giorni dopo, definisce all’opposto “indispensabili” gli aiuti pubblici a chi edita giornali all’estero. E incassa l’apprezzamento della Federazione nazionale della stampa e dell’Ordine nazionale dei giornalisti: “Per l’ennesima volta diciamo grazie al presidente Mattarella che ha sentito il bisogno di sottolineare l’importanza di sostenere, anche economicamente, le testate che raccontano l’Italia alle nostre comunità nel mondo. Questa esigenza deriva dallo stesso articolo 21 della Costituzione e dall’obbligo di dare voce alle diversità politiche, sociali, civili, religiose così come previsto dalle leggi sull’editoria”.
Mattarella era già intervenuto in difesa della libertà di stampa a metà settembre dopo ripetuti attacchi di M5S: “L’incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo” aveva affermato in un messaggio all’amministratore delegato della Società editrice Sud Spa.
da repubblica.it