• 30 Ottobre 2018

Sul Matese si gioca parte rilevante del futuro del Molise

Frenare lo scempio dell’eolico selvaggio in aree destinate con legge nazionale a Parco Naturale

di Comitato civico “Rispetto e Tutela del territorio”

30 ottobre 2018

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Ciò che accade ai confini del Molise non è irrilevante per la nostra regione. Basta vedere ciò che ha significato nell’ultimo ventennio l’esplosione della mafia garganica e foggiana per Termoli e l’area del Fortore, o ciò che da anni accade nella provincia di Caserta a ridosso di Venafro, per comprendere che ciò che accadrà in provincia di Benevento non è ininfluente per il Molise. 

Se alla segretaria generale della CGIL di Benevento, Rosita Galdiero, le è stato assegnato il riconoscimento “PIO La TORRE” significherà qualcosa. Pur essendo la provincia meno abitata della Campania, quella sannita, essendo a confine con la nostra regione, è quella che più può influenzare il futuro del Matese e del territorio del Medio Molise. 

La difesa del Parco Nazionale del Matese, la richiesta di rispettare la Direttiva Europea sui rifiuti, la salvaguardia del sito archeologico di Saepinum-Altilia, la mobilitazione per gli agricoltori, gli artigiani, i commercianti, gli allevatori, i ristoratori e per i cittadini della Valle del Tammaro, è prima di tutto una richiesta tesa a far rispettare le leggi, ad attenersi alle Direttive Comunitarie e ad evitare che il territorio venga fatto oggetto di azioni in contrasto con le proprie vocazioni. 

La sfida è questa! È quella di frenare lo scempio dell’eolico selvaggio in aree destinate con legge nazionale a Parco Naturale o non autorizzare impianti di rifiuti a ridosso del Matese, del fiume Tammaro o della Diga di Campolattaro. 

Se il Molise non percepisce che è un obbligo etico mobilitarsi insieme agli amministratori, alle associazioni e alle comunità della provincia di Benevento che lottano per far valere le proprie ragioni, rischia in futuro di pagare un prezzo elevato sul modello di sviluppo e sulle attività produttive, oltre che in termini ambientali. 

Assistere con passività e indifferenza, girare lo sguardo da un’altra parte e far finta di non aver capito che il Parco Nazionale del Matese è una discriminante forte per la prospettiva del Sannio e del Molise, è un tragico errore che non bisogna commettere.

La Vice Presidente

Anna Spina 

Direttore Tecnico

Elisabetta Ely Brunetti

P/Il Comitato Direttivo

Roberta Iacovantuono 

di Comitato civico “Rispetto e Tutela del territorio”

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