Mare d’inverno
L’erosione della costa molisana continua inarrestabile
di Marcello Pastorini – fb
27 dicembre 2018
Abbiamo effettuato una passeggiata in riva al mare, in una tiepida giornata invernale, tra il blu del mare e le dune costiere. Le dune non presentano i meravigliosi fiori primaverili-estivi e neanche alcune delle piante annuali che verranno dopo, ma sono lo stesso affascinanti. Chi le sa leggere sa che raccontano, ci dicono che l’erosione della costa continua inarrestabile. Le piante sono disposte sulle dune come pagine di un libro, normalmente, nella successione regolare, all’inizio di questo testo ecologico, troviamo il cakileto-agropireto segue l’ammofileto. Trovare piante del cakileto-agropireto insieme a quelle dell’ammofileto significa che oggi stiamo scrivendo le prime pagine del nuovo libro sulle ultime pagine di un testo di cui ormai ci resta poco, è stato mangiato dal mare.
Sulla battigia scorgiamo i resti di una preda ma anche del suo predatore, la conchiglia di un murice insieme a quella di un bivalve che sul guscio presenta il caratteristico foro che inchioda nelle sue responsabilità il suo assassino.
Tra le vittime del murice anche un mollusco di nome “cuore”: immaginiamo un rebus dal titolo ” cuore ferito” oppure ” cuore bucato”
Sulla battigia notiamo della schiuma, frutto del moto ondoso che mette in azione tensioattivi naturali, probabilmente di origine vegetale, derivanti dal materiale organico, di piante o alghe, depositato sul fondale marino e normalmente intrappolato nella sabbia e/o nelle argille: un fenomeno assolutamente naturale.
Per la gioia di un cane che è della nostra compagnia, attraversiamo piccoli corsi d’acqua dolce, nei pressi dei quali emergono affioramenti di argille pleistoceniche. Altro segnale dell’erosione che mangia la spiaggia
Quelle argille vengono ricercate d’Estate per le loro sperate azioni terapeutiche
Il cielo è pulito, scarsa la foschia.
Il magro bottino dei numerosi pescatori annuncia una giornata di riposo assoluto, per tutti, anche per le spigole e noi, che prendiamo tutto alla lettera, convinti ubbidiamo
di Marcello Pastorini – fb