Il ricordo di Vito Marcantonio e Arturo Giovannitti
Nel novero degli eventi promossi in Basilicata per “Matera – Capitale Europea della Cultura”
di Vincenzo Di Sabato (da ilbenecomune.it)
12 aprile 2019
Nel novero degli eventi promossi in Basilicata per “MATERA – CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA” per il 2019 – oggi alle 18.00 presso la Sala Consiliare Comunale di PICERNO (PZ), località di origine della famiglia del parlamentare ed avvocato italo-americano VITO MARCANTONIO, si terrà la manifestazione “PICERNO – CAPITALE DEI DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI”.
Partendo dal libro di Carmine Curcio “Vito Marcantonio il Deputato di East Harlem difensore dei diritti umani” ci si soffermerà sulle sofferenze di milioni di italiani, in gran parte meridionali, che arrivarono a New York e negli Stati Uniti d’America nella prima metà del Novecento. Questa massa di braccianti, contadini o artigiani poverissimi, per lo più analfabeti, in quel periodo era nell’ultimo posto delle classi sociali, sfruttata, oppressa e discriminata da una società dominata dagli anglosassoni e dagli irlandesi. Se si pensa che gli italiani che giungevano a New York parlavano 55 dialetti locali, che rendevano poco comprensibili anche i rapporti tra veneti, siciliani, abruzzesi o sardi, si ha la percezione di quali fossero le difficoltà di integrazione di famiglie mal tollerate perché vivevano anche in dieci persone in due stanze o in un sottoscala, si lavavano poco e per di più erano cattolici e non protestanti. In quel coacervo di arrivi, partenze, suicidi, scioperi, bande criminali, crisi, contrabbando e sfruttamento, l’elezione di Fiorello La Guardia a primo Sindaco italoamericano di New York rappresentò una svolta, un appiglio e una ragione di orgoglio per tutta la comunità. Tra le personalità più vicine a Fiorello La Guardia ci furono due emigranti meridionali, il primo Arturo Giovannitti, poeta e sindacalista molisano che guidò le lotte operaie, venne condannato a morte, assolto grazie ad una sua memorabile autodifesa in inglese, proseguì il proprio impegno in difesa di Sacco e Vanzetti, dedicandosi al giornalismo, al teatro e alle associazioni progressiste politiche e sindacali.
Il secondo Vito Marcantonio, avvocato, eletto per sette legislature dal 1934 al 1950 al Congresso degli Stati Uniti d’America e protagonista indiscusso delle lotte per l’integrazione dei migranti, i diritti dei lavoratori e per l’emancipazione delle classi meno abbienti. Per estrometterlo dal Parlamento i suoi avversari furono costretti ad allargare il collegio elettorale e a fare una coalizione di tutti i partiti contro di lui, ma solo un infarto a 52 anni riuscì a fermarlo il 9 agosto del 1954, mentre era intento a preparare una nuova candidatura. <Unico parlamentare della storia, come ebbe a scrivere un giornalista conservatore, che era fiero di fischiettare “Bandiera Rossa” mentre saliva le scale del Parlamento a Washington>. Arturo Giovannitti e Vito Marcantonio, due gure originarie del Molise e della Lucania, dedicarono la loro vita ai poveri, ai lavoratori e ai migranti. Un dovere ricordarli. Un orgoglio potersi soffermare sui loro esempi in un evento promosso per MATERA 2019.
di Vincenzo Di Sabato (da ilbenecomune.it)