Pedalando tra le culture, la II edizione
Alla scoperta del territoro in bicicletta: a Bojano il 13 giugno 2019
di A.C. La Terra
12 giugno 2019
Torna Pedalando tra le Culture. La seconda edizione della fortunata manifestazione votata alla scoperta del territorio in bicicletta, con un evento che mette insieme i volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto Turchese, giovani migranti, ragazzi, ragazze, adulti, e chiunque abbia voglia di immergersi in una giornata nella natura incontaminata e selvaggia del Matese. Pedalare mette allegria, farlo in compagnia è gioia pura, in un paesaggio meraviglioso come quello molisano è godimento assicurato.
Organizzato da gruppo Awa presieduto da Raffaele D’ELIA, Sprar Karibu e Integramondo di Campobasso, Centro Studi Agorà, Un Mondo d’Italiani di Mina Cappussi, Molise Noblesse, Matese Mountain Bike, Servizio Civile Nazionale, Comune di Santa Maria del Molise, Casa Molise, e-MOVO Mirr Or Art, con una serie di partner locali e internazionali: Ippocrates, AITEF Onlus (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie); ASMEF, Matese Arcobaleno; ADIFORM; Via Micaelica Molisana; Attraverso il Molise; Il Pentagramma; Comune di Bojano; Comune di Fornelli; Comune di Campodipietra; Comune di Cerro al Volturno; Comune di Limosano; Corredor Productivo (ARGENTINA); Molise Club Melburne (AUSTRALIA); Società Bagnolese Vancouver (CANADA); Museo Diocesano Bisceglie, Trani, Barletta; Associazione Onlus ‘’Il Tratturo’’ Campodipietra; ASMEF; AICCRE Puglia; Pro Loco Cerrese 1982; Borghi d’Eccellenza.
L’evento si terrà giovedì 13 giugno 2019, con raduno alle 8,30 in Piazza Giovanni Paolo II, a Bojano, davanti alla sede UMDI del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, e partenza alle 9.00 alla presenza del sindaco e di una rappresentanza comunale. Si tratta di una Randonnée lungo le Vie dell’Acqua sul Tratturo Pescasseroli-Candela, nei luoghi storici della Transumanza, simbolo del Movimento dei Popoli, con un percorso dalla difficoltà medio-bassa e quindi accessibile a tutti, che prevede di costeggiare il torrente Rio dietro la linea ferroviaria, stazione San Massimo, bivio Cantalupo, laghetto di Santa Maria del Molise per il pranzo al sacco e l’intermezzo musicale di Piermarino SPINA, Fabrizio SPINA, Amedeo MONACO, Grazia DE GREGORIO, Kaori RUGGIERO. Sarà il Sindaco, Costantino KNIAHYNICKI, con una rappresentanza comunale, ad accogliere il gruppo e a consegnare una pergamena di benvenuto. Il ritorno si snoderà ancora attraverso il Tratturo fino a Bojano. Nei punti di sosta, una guida culturale illustrerà i caratteri salienti delle località attraversate, da un punto di vista storico, socio-culturale e antropologico, mentre una guida ambientale, Samuele DOGANIERO, laureando Unimol in Agraria, illustrerà le caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche, secondo una formula ormai consolidata che piace alla gente.
Le “soste culturali” sono curate dall’arch. Giulio DE CAMILLIS e dall’associazione MATESE MOUNTAIN BIKE di Bojano, che opera nel settore dell’ambiente, mobilità su due ruote, tracciatura e segnalazione di sentieri, riscoperta e mappatura antichi percorsi, cammini interregionali, gare ciclistiche, passeggiate in bicicletta, nonché da Centro Studi Agorà UMDI. L’impianto organizzativo sul fronte dell’integrazione è invece del dr. D’ELIA, che sta portando avanti un’opera meritoria, di educazione all’inclusione rivolta all’opinione pubblica regionale.
“L’idea di “Pedalando tra le Culture” – spiega Mina CAPPUSSI, TRA I FONDATORI DEL Movimento per la Grande Bellezza – nasce con l’intento di favorire la conoscenza del territorio, secondo quel Molise Noblesse che punta a divulgare la Bellezza, l’orgoglio dell’appartenenza. Mette insieme giovani e meno giovani del posto, soci dell’associazione, ospiti stranieri, calati in una situazione di forte condivisione, per favorire lo scambio culturale, l’amicizia, soprattutto la conoscenza di un territorio incredibile, dal punto di vista naturalistico, della fascia matesina e del Molise in generale, una vera e propria Giornata Ecologica per conoscere la flora e la fauna dei territori attraversati dal tratturo, con il coinvolgimento dei ragazzi migranti degli Sprar Karibu e Integramondo e delle strutture presenti sul territorio, nella consapevolezza che il confronto, l’esercizio fisico di gruppo, ma anche i momenti di riflessione in solitaria mentre si affronta il tracciato, costituiscono il terreno privilegiato per quella integrazione concreta che è l’obiettivo prioritario di qualsiasi azione di accoglienza”.
In cosa consiste? Basta munirsi di una bicicletta (meglio una mountain bike) e “pedalare” semplicemente lungo il corso del fiume, tra rovi rosa canina, trigni (Prunus spinosa), more, piante palustri, attraversando incantevoli aree, il regno verde e selvaggio dell’acero, del corniolo, dell’orniello, decarpino nero, del cerro, del maggiociondolo, nella speranza, non troppo remota, di veder sbucare una volpe, un gatto selvatico, un tasso, uno scoiattolo.
“La conoscenza del territorio – prosegue la Cappussi – stimola l’amore per la terra che ci ospita, ed è questo il senso di un evento che è molto più di una “passeggiata”, rivolto a chi nel Molise ci è arrivato da lontano, affinché impari a tutelarlo, ma anche ai tanti molisani che non hanno consapevolezza del valore del territorio degli antichi Sanniti, e agli emigrati perché rafforzino l’orgoglio della propria terra lontana, alle nuove generazioni di oriundi perché siano interessati a visitare la regione dei loro antenati, nel segno del Movimento per la Grande Bellezza. Il valore aggiunto è il tracciato lungo l’antico tratturo Pescasseroli-Candela, scelto come simbolo per eccellenza del Movimento dei Popoli.”
PERCHE’ I TRATTURI SONO COSI’ IMPORTANTI
Scenari naturali mozzafiato, tradizioni antichissime, tesori d’arte e una storia millenaria sottolineata dai tratturi, il Molise è una regione da valorizzare a fini turistici. Le vie d’erba battuta, già segnate in epoca preistorica, accoglievano il passaggio delle genti, che già dall’epoca pre-romana si spostavano e conducevano stagionalmente le greggi. Praticata già dai Sanniti nel VI secolo a.C., la transumanza visse un periodo di particolare splendore sotto i Romani che rinfoltirono il reticolo di tratturi per collegare meglio i centri urbani dell’impero. Lo stesso Ver Sacrum, la Primavera Sacra che ha originato il valoroso popolo sannita, si snodò lungo il Tratturo per arrivare alla capitale, Bovaianom. I tratturi dell’Italia Centro – Meridionale nacquero infatti con le civiltà preistoriche e furono particolarmente sviluppati nel periodo sannita, con importanti centri e fortificazioni sorte lungo il loro percorso. Nella tradizione del popolo dei Sabelli erano le direttrici della transumanza il cui utilizzo era gratuito. L’arrivo dei Romani e l’imposizione del dazio sui capi in transito, avrebbe concorso a determinare la ribellione di queste genti abituate alla libera circolazione. Ad Altilia una iscrizione datata tra il 169 ed il 172 d.C., apposta sul concio del lato sinistro di porta Bojano, tramanda la sentenza che condannava i magistrati di Bojano e di Sepino per aver avallato i soprusi ai danni di pastori e greggi transumanti, soggetti alle angherie degli ufficiali di dogana. Nell’anno 111 a.C. la lex agraria regolamentava l’utilizzo delle strade pubbliche (publicae calles), che, tuttavia, non disciplinava e non imponeva alcun dazio sull’attraversamento di percorsi che conducevano a prati liberi. In seguito, nei Codici teodosiano e giustinianeo trovò ufficialità il privilegio della tractoria, ossia della fruizione delle vie pubbliche da parte dei pastori. VARRONE, nel I secolo a.C., nel suo De Re Rustica, riferisce che i pastori sabelli erano tenuti a pagare un tributo a Roma per le greggi che conducevano nei territori della Puglia. Anche Publio Virgilio MARONE e Plinio IL GIOVANE descrissero i pastori che conducevano greggi di pecore in pascoli molto distanti fra loro.
SAN MICHELE E IL LEGAME TRA MOLISE E PUGLIA
Si conta che circa 70 comuni del Molise, fra cui Boiano e Isernia, siano sorti lungo questi percorsi interessati da limiti stradali e dogane. Molti tratturi sorgono oggi accanto ad antiche strade romane lastricate in pietra. Furono gli Aragonesi che, nel XV secolo, diedero nuovo slancio al commercio costruendo il “Tratturo Moderno”, con i suoi Tratturelli e bracci. Questi percorsi erano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, ossia per trasferire stagionalmente mandrie e greggi da un pascolo all’altro, tradizionalmente tra il 29 settembre (festa di San Michele) e l’8 maggio (apparizione dell’arcangelo Michele presso la grotta di Monte Sant’Angelo sul Gargano). Non a caso l’evento Pedalando tra le Culture è patrocinato da Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera.
I TRATTURI CHE ATTRAVERSANO IL MOLISE
I tratturi coprono l’intero territorio del Molise, offrendo itinerari unici. Attualmente i Tratturi più importanti sono: il Tratturo Celano – Foggia, che passa attraverso il Parco Nazionale della Majella e le zone archeologiche di Vastogirardi e Pietrabbondante; il Tratturo Castel di Sangro – Lucera, con il bellissimo Castello, che ha visto una grandiosa manifestazione lo scorso 28 aprile, “Sulle Note del Tratturo dei Re”, pure organizzata nell’ambito del Molise Noblesse con l’associazione Il Tratturo di Elio CARDILLO, e il possente Tratturo Pescasseroli – Candela con i suoi oltre 200 km, lungo i quali si trova il Santuario di Castelpetroso, Cantalupo nel Sannio, dominato dal suggestivo massiccio del Matese, l’antica capitale dei Sanniti, Bojano, Guardiaregia con i suoi boschi, Sepino, con la famosa area archeologica di epoca romana.
Allora, tutti pronti? Si parte
Pedalando tra le Culture è una iniziativa AWA Karibù e Integramondo
Giovedì 13 giugno 2019, ore 9.00
- Difficoltà medio-bassa.
- Consigliato abbigliamento sportivo, scarpe comode
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
Gradita l’iscrizione per motivi organizzativi.
Per Info e Iscrizioni: Giulio De Camillis, 338 5240 819 – Mina 338 8918 290
di A.C. La Terra