Oggi è S. Antonio
Il Santo portoghese che faceva i miracoli in Italia
di Franco Valente – fb
13 giugno 2019
Oggi è S. Antonio (Lisbona 1195 – Padova 1231), il Santo portoghese che faceva i miracoli in Italia.
SE NESSUNO TI ASCOLTA PUOI TENTARE DI PARLARE AI PESCI. COME FECE S.ANTONIO
S. Antonio da Padova e S. Nicola da Tolentino nella cattedrale di Venafro.
L’altare vede associati i santi Antonio da Padova e Nicola da Tolentino ai piedi della Madonna con Cristo Bambino circondata da putti alati ed incoronata da due angeli. Ambedue i santi sono raffigurati secondo la tradizione iconografica. A sinistra S. Antonio, con il saio francescano, regge con la sinistra il grande libro della Regola e con la destra il giglio, simbolo della purezza. A destra S. Nicola da Tolentino, con l’abito nero degli Eremitani di S. Agostino, regge ugualmente il giglio con la destra ed il libro della Regola con la sinistra. Sul petto appare un astro radiante che ricorda quando, in sogno, vide una stella sorgere da S. Angelo in Pontano, sua città di origine, e fermarsi sull’oratorio degli Agostiniani a Tolentino, dove sarebbe stato sepolto dopo la morte.
Sulla spalletta di destra della cappella un ovale ricorda un miracolo dell’asceta agostiniano. Il santo per tutta la vita evitò di mangiare carne, uova, latticini e frutta. Mentre era infermo gli furono servite due palombe arrostite. Nella raffigurazione si vede il santo disteso su un letto, circondato da altri monaci mentre le due colombe resuscitate volano verso l’alto.
A lato di S. Antonio è posta una rappresentazione del miracolo della predica ai pesci. Si racconta che gli abitanti di Rimini si siano rifiutati di ascoltare una predica di S. Antonio, anche perché tra essi vi erano molti eretici. Accadde allora che i pesci cacciarono la testa dall’acqua per ascoltarlo ed i Riminesi, colpiti dall’avvenimento, si convertirono.
Il libro dei fioretti di S.Antonio
CAPITOLO XL.
Del miracolo che Iddio fece quando sant’Antonio, essendo a Rimini, predicò a’ pesci del mare.
Volendo Cristo benedetto dimostrare la grande santità del suo fedelissimo servo sant’Antonio, come divotamente era da udire la sua predicazione e la sua dottrina santa per gli animali non ragionevoli, una volta fra l’altre, cioè per gli pesci, riprese la sciocchezza degli infedeli eretici, a modo come anticamente nel vecchio Testamento, per la bocca dell’asina, aveva ripresa la ignoranza di Balaam. Onde essendo una volta sant’Antonio a Rimini ove era grande moltitudine di eretici volendoli ridurre al lume della vera fede e alla via della virtude per molti dì predicò loro e disputò della fede di Cristo e della santa Scrittura ma eglino, non solamente non acconsentendo alli suoi santi parlari, ma eziandio, come indurati e ostinati, non volendolo udire, sant’Antonio uno dì per divina ispirazione se ne andò alla riva del fiume, allato al mare; e standosi così alla riva tra ’l mare e ’l fiume, cominciò a dire a modo di predica dalla parte di Dio alli pesci: Udite la parola di Dio, voi pesci del mare e del fiume, dappoichè gli infedeli eretici la schifano d’udire. E detto ch’egli ebbe così, subitamente venne alla riva a lui una moltitudine di pesci, grandi, piccoli e mezzani, che mai in quel mare nè in quel fiume non ne fu veduta sì grande moltitudine; e tutti teneano i capi fuori dell’acqua e tutti stavano attenti verso la faccia di sant’Antonio e tutti in grandissima pace e mansuetudine e ordine: imperocchè dinanzi e più presso alla riva istavano i pesciolini minori, e dopo loro istavano i pesci mezzani, poi di dietro, dov’era l’acqua più profonda, istavano i pesci maggiori. Essendo dunque in cotale ordine e disposizione allogati i pesci, sant’Antonio cominciò a predicare solennemente, e dice così: Fratelli miei pesci, molto siete tenuti, secondo la vostra possibilitade, di ringraziare il nostro Creatore, che v’ha dato così mobile elemento per vostra abitazione; sicchè, come vi piace, avete l’acque dolci e salse; e havvi dati molti rifugi, a schifare le tempeste: havvi ancora dato elemento chiaro e trasparente, e cibo per lo quale voi possiate vivere. Iddio vostro creatore cortese e benigno, quando vi creò, sì vi diede comandamento di crescere e multiplicare, e diedevi la sua benedizione: poi quando fu il diluvio, generalmente tutti quanti gli altri animali morendo, voi soli riserbò Iddio senza danno. Appresso v’ha date l’ali per potere discorrere dovunque vi piace. A voi fu conceduto per comandamento di Dio, di riserbare Giona profeta, e dopo il terzo dì gittarlo a terra sano e salvo. Voi offeresti lo censo al nostro Signore Gesù Cristo, il quale egli come poverello non avea di che pagare. Voi fosti cibo dello eterno Re Gesù Cristo, innanzi alla Resurrezione e dopo, per singulare misterio; per li quali tutte cose molto siete tenuti di lodare e di benedire Iddio, che v’ha dati tanti e tali beneficii più che all’altre creature. A queste e simiglianti parole e ammaestramenti di sant’Antonio, cominciarono li pesci ad aprire la bocca, e inchinaronli i capi, e con questi e altri segnali di riverenza, secondo li modi a loro possibili, laudarono Iddio. Allora sant’Antonio, vedendo tanta reverenza de’ pesci inverso di Dio loro creatore, rallegrandosi in ispirito, in alta voce disse: Benedetto sia Iddio eterno, perocchè più l’onorano i pesci acquatici che non fanno gli uomini eretici; e meglio odono la sua parola gli animali non ragionevoli, che li uomini infedeli. E quanto sant’Antonio più predicava, tanto la moltitudine de’ pesci più crescea, e nessuno si partia del luogo ch’avea preso. A questo miracolo cominciò a correre il popolo della città, fra li quali vi trassero eziandio gli eretici sopradetti: i quali vedendo lo miracolo così maraviglioso e manifesto, compunti nei cuori loro, tutti si gettavano a’ piedi di sant’Antonio per udire la sua parola. Allora sant’Antonio cominciò a predicare della fede cattolica; e sì nobilmente ne predicò che tutti quelli eretici convertì, e tornarono alla vera fede di Cristo: e tutti li fedeli ne rimasero con grandissima allegrezza confortati e fortificati, nella fede. E fatto questo, sant’Antonio licenziò li pesci colla benedizione di Dio; e tutti si partirono con maravigliosi atti d’allegrezza, e similmente il popolo. E poi sant’Antonio stelle in Arimini per molti dì, predicando e facendo molto frutto spirituale d’anime.
(Nella foto S. ANTONIO DI PADOVA a Colli al Volturno)
di Franco Valente – fb