Cooperative di comunità
Ecco una proposta per uscire dall’isolamento delle aree interne
di Micaela Fanelli
17 settembre 2019
Uno strumento per aiutare davvero chi vuole trasferirsi e chi già vive e resiste nei piccoli borghi, sostenendo non solo i singoli, ma l’intera comunità, il territorio e l’ambiente, che avrebbe enormi ricadute positive per il Molise. Nella due giorni di incontri che il Comune di Capracotta ha dedicato alle aree interne, come Gruppo consiliare del Partito Democratico abbiamo presentato una nuova ed innovativa legge per sostenere, concretamente, non solo chi deciderà di investire in questi territori svantaggiati, ma l’intero tessuto sociale, produttivo ed ambientale, la “Disciplina delle Cooperative di Comunità e le azioni regionali a sostegno”.
Una legge utile a favorire, in maniera strutturale, una vocazione diversa dai modelli cooperativi fin qui sviluppatisi, che cerca di ricucire il rapporto tra mutualità, solidarietà sociale e sussidiarietà alla base di ogni comunità civile e politica. La cosiddetta cooperazione di comunità, che si ispira al principio di sostenibilità sociale ed ambientale ed ha come obiettivo la produzione di vantaggi a favore di una comunità territoriale ben definita e non soltanto ai singoli beneficiari.
Una proposta innovativa anche sotto il profilo giuridico, ancora assente nella legislazione nazionale, benchè alcune regioni pilota (Puglia, Emilia Romagna, Basilicata e Liguria) abbiano già iniziato a normare sui propri territori.
Obiettivo specifico della proposta di legge del Partito Democratico è dunque quello di “favorire lo sviluppo e il rafforzamento delle comunità locali, implementando attività economiche finalizzate alla produzione di beni e servizi dalla e per la comunità, valorizzando beni comuni, tradizioni culturali, risorse territoriali in un processo di rafforzamento della coesione sociale e di capacitazione dei membri della comunità.
Queste nuove cooperative avranno lo scopo di rafforzare il tessuto sociale ed economico delle comunità interessate, con l’accrescimento delle occasioni di lavoro, di nuove opportunità di reddito e, in particolare, con la produzione e la gestione di beni e servizi rivolti prioritariamente alla fruizione piena dei diritti di cittadinanza e al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini che vi appartengono. Nel perseguire questo obiettivo le cooperative dovranno valorizzare le risorse umane, le innovazioni, le tradizioni, i beni culturali, ambientali e comuni presenti nella comunità.
Ma non solo, perché la nostra PdL definisce anche gli interventi in favore delle Cooperative di Comunità da parte della Regione: finanziamenti agevolati, contributi in fondo capitale, contributi in conto occupazione, prevedendo strumenti e modalità di raccordo con le amministrazioni pubbliche e le politiche regionali.
Dunque, una misura strutturale e di visione, non un “una tantum” in favore di pochi destinatari, capace di valorizzare, aiutare, promuovere interi territori sia dal punto di vista economico, ma anche etico ed ambientale, a tutto beneficio delle intere comunità residenti.
di Micaela Fanelli