Bioresistenze
Il 10 gennaio a Campobasso un Incontro per parlare di ritorni alla terra, di nuovi arrivi, di nuove occasioni per costruire reti di relazioni tra persone e tra persone, luoghi, paesaggi
di Lorenzo Sallustio – fb
14 gennaio 2020
Per chi non lo conoscesse, consiglio di vedere il docufilm https://www.youtube.com/watch?v=nxNhRw-Ya-g ed esplorare il progetto Bioresistenze.
C’è bisogno di #resistenza ogni qualvolta si è sottoposti ad un attacco, un pericolo che rischia di minare un equilibrio dinamico, un percorso di conoscenza e coscienza, di valorizzazione, di rigenerazione. Parole e temi quanto mai attuali soprattutto in una Regione “depressa” come il Molise, non tanto per sua colpa (di per sé sta benissimo e non le manca nulla), quanto per inerzia di molti, troppi dei suoi abitanti.
E allora soprattutto qui c’è bisogno di #Bioresistenza. Bisogno di resistere all’inerzia, ma soprattutto di resistere alle narrazioni negative che frustrano, avviliscono, scoraggiano, annientano quella spinta positiva e propositiva di cui tanto si sente il bisogno. Eppure qualcosa si muove, casi concreti che conosco e che stanno componendo un puzzle “umico” coinvolgente, attraente… sorprendentemente fuori da logiche e schemi ritriti propinati dal mainstream locale. Un fermento lento e silenzioso che sta facendo nascere germogli che pian piano si conosco tra loro e, cosa eccezionale, dimostrano di voler fare rete. Ma per uno che costruisce, lo sappiamo bene, ce ne sono 100 pronti a demolire. Quelli che anche Franco Arminio – PAESOLOGO definisce “scoraggiatori militanti”. E quelli più pericolosi sono quelli di cui mai sospetteremmo, quelli che magari ci vogliono più bene, magari la nostra stessa famiglia che per noi vorrebbe una strada “sicura”, un lavoro “normale”, una vita “regolare” (inutile continuare con l’identikit). Non lo fanno con cattiveria, tutt’altro! Ciononostante sono loro il primo ostacolo a cui #resistere. Il primo grosso muro da scavalcare per potersi mettere in gioco.
Nel dibattito di ieri un adolescente con estrema semplicità e colpito dalle storie ascoltate ha chiesto “sì, ma come si fa ad avviare un’attività simile che sia economicamente solida?”. Domanda da un milione di dollari, perché di tecniche, metodi e idee possono essercene tante o nessuna, solo il fare lo dirà. Il primo passo però è proprio quello di resistere, di costruire un sogno ed avere il coraggio e un pizzico di follia per perseguirlo e trasformarlo in progetto… è questo il vero stress test da superare.
Nella stessa settimana ho osservato centinaia di ragazzi in fila per un concorso con pochissime possibilità, accompagnati dai propri genitori, occhi spenti e orecchie piene di brutte storie di un paese che non riesce a correre; una brutta sensazione che difficilmente dimenticherò. Nella stessa settimana però ho avuto la fortuna di poter riflettere e ascoltare di #Bioresistenze e la voglia di farne parte ha riportato l’equilibrio.
No, il Molise non diventerà un posto fico e cool perché lo riconosce una classifica del NYT https://www.nytimes.com/inter…/…/travel/places-to-visit.html (anzi.. a dirla tutta queste bombe a me destano sempre qualche preoccupazione), ma perché sempre più persone abbandoneranno le vecchie narrative per esplorare orizzonti nuovi e diversi… con buona pace degli scoraggiatori militanti.
>”Passiamo troppo tempo a pensare “se”, “ma”, “chissà”, “farò bene”, “farò male”. Ai mille dubbi, paure, timori. E intanto la vita ci scivola tra le mani. Prova buttarti prima che sia troppo tardi, magari scopri che invece di cadere impari a volare.” (LL)
di Lorenzo Sallustio – fb