• 7 Febbraio 2020

Da “Pezzi di Sannio”

La tabula alimentaria dei Liguri Bebiani trovata nei pressi di Circello, nel beneventano

da Pezzi di Sannio – fb

7 febbraio 2020

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Non è solo l’arco di Traiano a ricordare l’Institutio Alimentaria (ne abbiamo parlato nel post precedente) in territorio sannita: nei pressi di Circello è stata trovata, nel 1831, la seconda delle due tavole oggi conosciute con i dettagli attuativi del provvedimento. È una lastra di bronzo, che doveva essere esposta nella città dei Liguri Bebiani (deportati qui nel 180 a.C.). Fa una lista di agricoltori e di terreni ipotecati, corredati con la loro collocazione, i nomi dei confinanti, il valore del fondo e del prestito. Il provvedimento in questione risale al 101 d.C., poiché in tale anno era console Articuleio Peto, citato nell’intestazione. La tavola fornisce vari indizi sulla geografia e sul mondo agricolo del tempo – per esempio l’imperatore aveva diverse proprietà nella zona, e fra i debitori forse c’era Rutilio Lupo che a Benevento aveva sovvenzionato sia l’arco di Traiano che il tempio di Iside.

La Institutio non era un’idea inedita di Traiano, ma una sistematizzazione di consuetudini già applicate dal predecessore Nerva e da privati. Arrivava in un momento difficile per l’agricoltura italiana, che soffriva la concorrenza delle province dell’impero; fu una boccata d’ossigeno, anche se non fu risolutiva. Nell’intestazione della tavola dei Liguri Bebiani, la Institutio viene descritta come opera di “indulgentia” dell’imperatore: un atto paterno, superiore alla legge. Non a caso l’iniziativa riguardava solo l’Italia: l’intento politico era di tenerla centrale nell’impero, tutelando la sua economia, la sua crescita demografica, e così anche il suo primato amministrativo e militare.

L’altra “tabula alimentaria” esistente viene da Veleia, vicino Parma. Le condizioni dei prestiti appaiono diverse, e soprattutto la tavola di Veleia è più integra e contiene dettagli che quella dei Liguri Bebiani non ha, come il numero dei fanciulli beneficiari o i nomi dei funzionari locali che studiavano chi ammettere al prestito e alle donazioni.

La tavola di Circello fu accudita a lungo da Giosuè De Agostini, che possedeva il terreno dove fu ritrovata e fermò i coloni prima che la smerciassero. Nel 1874 però la vendette al Museo Nazionale Romano, dove si trova attualmente.

Le immagini della Tabula alimentaria Ligurum Baebianorum sono concesse in licenza CC da OhioLINK: http://drc.ohiolink.edu/handle/2374.OX/187564

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