EDIZIONE 2009 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI
Cammina, Molise! 2009
Un manipolo sannita
in quindici anni ha dato vita
a un raduno in grande aumento
se a marciare siam duecento!
La partenza è al belvedere
e si può mangiare e bere
per affrontare contenti
lo svolgersi degli eventi.
A Rionero dei bambini
son cantori sopraffini
ed è bello constatare
che qualcosa puo’ cambiare
se queste generazioni
han qualcuno che li proni.
Ho scoperto che il Patini
nei suoi quadri sopraffini
ha trasmesso con coraggio
il suo nobile messaggio.
Certo anche il “Re Faione”
ci da una bell’emozione:
lui è un faggio secolare
ed è lì per dimostrare
che il verde è per noi prezioso,
non difenderlo è colposo,
la salvezza del pianeta.
deve esser nostra meta.
Giunti a Vastogirardi
c’è una piazza attira-sguardi
dove tanti buoni odori
accolgono i marciatori.
Dopo un pasto raffinato
ed un dolce lì comprato,
alcuni versi un po’ ribelli,
del bravissimo Sabelli,
portano alla riflessione
su come smuover ’sta regione.
Auguro a Loto e Lotini
i successi più genuini.
Devo ringraziare Nello
veramente un gran modello
di efficacia e cortesia
oltre a scorta per la via.
Son contenta che in Molise
stian nascendo le Melise,
che il futuro sia nel bio
credo lo sappia anche Dio!
Alla madonna in Saletta,
con il prete che ci aspetta,
mele prugne e ciambellone:
che stupenda colazione.
Dopo, il nostro professore
va spiegando con ardore
che a Sant’Angelo del Pesco,
grande idillio boccaccesco,
possa risalir Fiammetta
la cui storia è ancora letta.
Sulla pietra il bravo Lalli
fa ricami senza falli
e così quest’arte rara
ha trovato chi la impara.
A Capracotta, nome stolto,
non ci han nemmeno accolto,
se il suo nome era Cicoria,
forse c’era più baldoria…
ma con spirito e allegria
abbiam mangiato in trattoria.
Con la pioggia che imperversa
ogni camminata è persa,
però ad Agnone in fonderia
ammiriamo la maestria
di chi ha con le campane
un rapporto proprio immane.
Grazie a Gianni ed agli Andrea
è sfatata la nomea
che su al nord i leghisti
abbian reso tutti tristi.
Certo Marco ci è mancato,
ma per fortuna Renato,
e tutti gli altri musicanti,
hanno attutito i rimpianti.
La serata conclusiva
è stata tenuta viva
da emozioni e bei commenti
sempre molto pertinenti.
C’è per tutti un pensierino
in ricordo del Cammino.
Ogni anno io ringrazio
chi ci guida in questo spazio,
così bello da scoprire,
e ci fa anche divertire.
Il Duemiladieci aspetto
per un altro gran progetto!
Simona Zacchini
CAPRACOTTA PER QUANTO MI RIGUARDA È STATA INOSPITALE PER IL CAMMINA MOLISE. ALMENO PER QUANTO RIGUARDA IL SINDACO E IL PRESIDENTE DELLA PRO-LOCO CHE SONO STATI IRREPERIBILI E HANNO LASCIATO 200 PERSONE SOTTO LA PIOGGIA SENZA NEANCHE UN SALUTO.
Paolo Di Lello
Ciao a voi tutti dell’organizzazione, voglio solo dirvi un grazie di cuore per la bella esperienza che ho fatto partecipando al Cammina Molise è stata interessante e piacevole sotto tutti gli aspetti, culturale, sociale ecc. . Ne approfitto anche per chiedere se possibile email dell’arch.Claudio Di Cerbo con il quale vorrei proporre un trekking nel molise con il CAI a cui sono iscritta. sperando di rincontrarvi il prossimo anno. vi saluto la marciatrice Lucia Ciriello da San Sebastiano al Vesuvio cari giovanni e silvana, scusate il ritardo con cui vi scrivo, ma dopo esser tornata a roma siamo ripartiti subito dopo. volevo semplicemente ringraziarvi per quanto avete fatto al cammina molise. per me è stata un’esperienza meravigliosa e…. direi anche terapeutica. quindi se ora sto molto meglio lo devo solo a voi che avete organizzato e che mi avete permesso di partecipare con macchia.
Un bacione grosso
Laura Cisamolo
“Ciao Giovanni, vi avevo mandato un messaggio, ma non so se vi è arrivato. Noi quest’anno abbiamo saltato per l’arrivo della piccola Chiara, ma il prossimo anno non mancheremo!!!
Grazie per l’impegno che ci mettete e per l’esempio che date ai camminatori ed alle istituzioni”
Grazie Giovanni per l’impegno profuso nell’organizzare la manifestazione.Grazie anche a tutti gli altri che hanno contribuito alla sua buona riuscita. Sarebbe troppo lungo ricordarli qui. Circa la indifferenza sperimentata a Capracotta, ti dico che altrettanta indifferenza sarà da me e dai miei amici riservata al comune ed alle sue iniziative. Un abbraccio, a presto. Fiore.”
“…nonostante la pioggia e le mie impennate da cavalla pazza…(d’altra parte ero in tema) anche quest’anno è stato bellissimo, quindi….alla prossima! Complimenti a Giovanni e Silvana per la dedizione e la tenacia che hanno nell’organizzare il Cammina Molise.
Un abbraccio a tutti
da Antonella e Pierluigi
“Grazie per l’avventura molisana!!!!!!”.
Cristina Ghiselli Arianna Di Paolo
LE RIFLESSIONI DI UN MARCIATORE
Il sole sorge e tramonta, stelle e pianeti mantengono costanti il loro moto, l’aria è in perpetuo agitata dai venti, le acque crescono e calano, i cieli stessi girano attorno di continuo, tutto per insegnarci che dovremmo essere sempre in movimento.
Chi cammina cerca la natura come Diogene cercava l’uomo.
Dunque non c’è incontro per chi non si converte alla filosofia del camminare.
Camminando con il “cammina, Molise!” si è adescati dalla dolcezza dei colloqui. A piedi è facile tanto delirare quanto deragliare, uscire dal tracciato, sconfinare; ma a piedi ci si può smarrire anche nelle verità non controllate, nelle parole tracciate fuori dal solco, non quello della ragione, ma delle ragioni delle convenienze, delle decenze, delle convenzioni.
Insomma camminando nel Molise tra arature, boschi, tratturi c’è lo spaesamento; il panico, il dare di testa, deragliare, delirare, sudare, sono modi di naufragare.
Il “cammina, Molise!” è una terapia antiansiogena, celebra il silenzio, combatte lo stress, ti svela la tua faccia selvatica. Il viaggio a piedi è il viaggio verso se stessi, così camminare diventa prima ambientalismo e poi bisogno ideologico, la natura contro la storia, ma anche purificazione individuale.
“Andare in lettiga è contro la natura, che ci ha dato i piedi per camminare e gli occhi per vedere” diceva Diogene.
Il “cammina, Molise!” ormai legittima aggregazioni culturali, fonda protocolli alimentari ideologici,è la risposta al malessere dello stare al mondo.
A piedi non è mai tardi, perchè il tempo non è più quello dell’orologio, con i secondi e i decimi che fuggono affannosamente. E’ il tempo dei pensieri, degli sguardi, degli incontri.
Abbiamo scacciato l’ansia, abbiamo ritrovato un ritmo dimenticato, il nostro passo nel mondo.
Io sono un figlio adottivo del “cammina, Molise!”, Giovanni Germano ha avuto la capacità di creare, attraverso la serietà, l’impegno, le parole e i gesti, un mondo, un sogno che diventa bi-sogno al quale come persona desidero appartenere.
Grazie.
Aquilino Santoro (marciatore di “cammina, Molise!”)
A margine del successo della manifestazione c’è stato l’incomprensibile risvolto negativo che riguarda l’arrivo della marcia nel comune di Capracotta.
A fronte di quanto successo l’A.C. La Terra ha delegato il Coordinatore, arch. Giovanni Germano, a ringraziare ed ad informare i Sindaci e le Pro Loco dei Comuni interessati.
Tra i tanti SMS ed e-mail di protesta nei confronti di Capracotta e di solidarietà nei confronti del Coordinamento, sono state spedite ai Comuni le seguenti lettere
Lettera al Sindaco ed al Presidente della Pro Loco del Comune di Capracotta
Lettera agli altri Sindaci e Presidenti di Pro Loco dei Comuni attraversati
Preg.mo Sig.Antonio Monaco, Sindaco di Capracotta, le allego il programma del nostro gruppo, ove ad Agosto appare l’iniziativa del “Cammina Molise”, a questa iniziativa il nostro gruppo partecipa con passione dai primi anni della sua nascita, questo ci ha dato la possibilità di conoscere una regione, un popolo, dei posti meravigliosi, l’amicizia con gli organizzatori si è cimentata con il tempo diventando un qualcosa di indistruttibile, purtroppo quest’anno per motivi di lavoro io personalmente non ho partecipato, il dispiacere per questo è stato grande in particolare mi è dispiaciuto proprio perchè non potevo conoscere “Capracotta”, uno dei pochi paesi che non ho visitato, mi ripromettevo di organizzare una settimana di fondo (attività di punta delle nostre iniziative) per il prossimo anno, venendo nel vostro territorio con molte persone.
Come un macigno mi è giunta la notizia del comportamento del suo comune e della pro loco, ma cosa è successo?
Sig.Antonio ho letto le sue credenziali(amore per la montagna, neve, freddo, CGI, Sinistra ), tutto questo ci accumuna, potevo pensare ad un comportamento siffatto da qualcuno con una storia diversa.
Sinceramente credo che ci siano state delle cose gravissime che hanno colpito il paese o qualche suo amministratore.
Un saluto sincero e cordiale da
Gianfranco Zerbesi
(Portavoce GresAlp)
La delusione e l’amarezza di chi ama il Molise e prende atto di circostanze che tradiscono le sue potenzialità di sviluppo.
È il nove agosto 2009: i duecento marciatori della quindicesima edizione di Cammina, Molise! sono alla quarta giornata di cammino attraverso sentieri faticosi, inebriati dalle bellezze naturalistiche, storiche, paesaggistiche, soddisfatti di aver incontrato le piccole Comunità di ben dieci paesini, di aver portato loro l’eco di antiche canzoni e balli popolari, di averne apprezzato la volontà di continuare a vivere nella terra dei loro padri, ammirati per le capacità organizzative delle Amministrazioni comunali costituite da Giovani e da Donne che hanno spiccato il senso dell’ospitalità verso chi visita il loro territorio e con passione ne illustrano le peculiarità ed i problemi, accendendo la volontà di tornare per gustare la forza della parola diretta, del sorriso sincero, del dono elargito con generosità e disinteresse. Si parte gioiosamente da Castel del Giudice per Capracotta, uno dei paesi più noti tra i tanti visitati; l’animazione è grande e le aspettative crescono in rapporto alle voci dei Molisani che descrivono quella realtà come uno dei Comuni più floridi per l’efficienza dell’Amministrazione nel potenziare le risorse naturali in un sistema turistico ricettivo di qualità. Intanto il cielo si oscura e la pioggia vien giù torrenziale, persistente; i marciatori, grondanti, continuano il cammino, abbandonano i sentieri e percorrono chilometri sull’asfalto fino all’entrata di Capracotta, dove è previsto l’incontro con le Autorità, con la popolazione e con una Guida che accompagni per il centro storico e ne illustri le caratteristiche, secondo un protocollo già sperimentato altrove e ben riuscito. Ma… non c’è il Gonfalone, non c’è il Sindaco o un suo Rappresentante, non c’è un Responsabile della Pro-loco, non c’è la folla gioiosa, applaudente, come avviene nei Comuni che sentono l’importanza dell’evento e gioiscono mentre il fitto corteo percorre le vie del loro Paese. Le strade sono deserte, i negozi chiusi, qualche bar o pizzeria mostra di non gradire l’entrata di un tal numero…. La tensione sale insieme con lo sbigottimento; neppure un riparo, un portico dove ripararsi dalla pioggia battente. Il grigiore del paese senza vita è ravvivato soltanto dal colore dei Manifesti di ‘Cammina, Molise!’, dove naturalmente è bene evidente il Logo del Comune di Capracotta, il che rende ancora più tetro l’animo di tutti ed in particolare dei Molisani. I marciatori provenienti da diverse Regioni d’Italia e dall’Estero, delusi, increduli, incalzano con domande, cui è doloroso dare risposte da parte di noi Molisani; discutono e concludono con affermazioni che feriscono il nostro orgoglio e pur non possono essere contraddette. Un’esperienza amara quella di Capracotta che mortifica gli Organizzatori, i quali da quindici anni riscuotono testimonianze di stima e di ammirazione perché promuovono i paesi interni del Molise riaprendo sentieri dimenticati per un numero sempre cospicuo di Italiani e Stranieri. Una delusione che lascia sgomenti ed accresce la sfiducia nelle Istituzioni, la cui immagine netta, chiara trasparente non dovrebbe essere offuscata da leggerezza nell’assumere gli impegni, da indifferenza o arrogante sottovalutazione dei compiti assunti, da prassi mortificanti di promettere e dimenticare. Imprevisti e cambiamenti di rotta sono possibili, ma buon senso vuole che l’interlocutore sia prontamente avvertito. L’aver tergiversato nel comunicare la non fattibilità dell’impegno assunto, anzi il dichiarare telefonicamente, qualche ora prima dell’arrivo, che si stava organizzando l’accoglienza significa essere sprovveduti ed irrispettosi; l’assenza poi di un interlocutore è segno che non è stato compreso lo spirito di un’iniziativa che non vuole oboli, ma vuole dare solidarietà, recare la sana gioia dell’incontro e soprattutto la sollecitazione a potenziare efficacemente le proprie risorse. Si prende atto con dolore di un comportamento che contraddice il senso più profondo del Civismo e della buona Politica e piange il cuore a dover dare ragione a quanti in quel giorno hanno esclamato ’Ecco perché il Molise non decolla! ’
Enza Santoro Reale
Carissimo Giovanni,
ho tardato fino ad oggi perchè pensavo di potermi rendere libero per ritrovarci a questo 1° Raduno di Roma. Purtroppo, non per la distanza (da Milano) bensì per traffici di lavoro fuori sede, non riesco proprio ad esserci e tramite te estendo i miei saluti a tutti i partecipanti. Sarà sicuramente per un’altra occasione e questo perchè l’aver partecipato al Cammina Molise! 2009 mi ha permesso di incortrare tante brave persone (oltre ovviamente a voi organizzatori) con cui ho trascorso non solo delle belle giornate di cammino ma anche intrattenuto piacevoli coversazioni. Inoltre, devo dire che la tua/vostra missione per la nostra “Terra di Molise” mi ha reso partecipe condividendone tutti gli ideali che vi hanno ispirati nel mettere in piedi questa bella manifestazione che non è cosa da poco organizzarla e tenerla in piedi pensando a tutti gli aspetti, esigenze, etc. Nei limiti del possibile, ti prego di tenermi informato per le prossime manifestazioni, anche se di tanto in tanto guardo il sito web.
Solo due parole sull’unico inconveniente di Capracotta! Non so cosa fosse accaduto alle due strutture locali: Amministrazione e Pro Loco ma, di certo, anche per un’aspetto politico-comunicativo, qualunque fosse stata la motivazione a non accoglierci, “buona creanza” (come si dice dalle nostre parti) doveva essere quella di trovare almeno una scusa di copertura ed avvisarti prima. Non riesco a trovare giustificazioni e la cosa mi turba anche perchè Capracotta è uno dei paesi su cui loro stessi, ad il Molise, puntano per uno sviluppo turistico invernale ed estivo alternativo ai soliti Campitello e costa Termolese che anzichè trovare una loro strada propria diversa, non fanno altro che copiare malamente altre località rispetto alle quali non potranno mai competere perchè questa già danno di più. Eppure, chi ha le redini comunicative di Capracotta mal sa cogliere le opportunità e le nuove tendenze. Nonostante la cattiva giornata, Cammina Molise! aveva portato tutto di botto a Capracotta 200 persone “alternative”, ovvero persone che amano girare e visitare luoghi camminando. Persone che durante il cammino chiedevano solo accoglienza, un panino, un bicchiere di vino, un pò di musica ed il piacere di incontrare altra gente, per ritornarci in seguito, forse, e passare parola. E quale altra opportunità così gratuita per un paese che vuole appunto questo? Ciò che è accaduto andrebbe portato a conoscenza, oltre come da te fatto all’Amministrazione Comunale ed alla Pro Loco, alla popolazione di Capracotta che certo non lascerebbero passare liscia. Come ebbe a dire il Parroco quel giorno, “qualcosa deve succedere!” Durante l’inverno, mi capita di tornare in Molise e quasi sempre faccio una scappata a Capracotta per praticare sci di fondo e noto il vigore che ci mettono a tenere in piedi una struttura che, me ne intendo, è in assoluto la migliore dell’Appennino. Quando giro per le vie di Capracotta, c’è ancora gente “genuina” che senza conoscerti ti dice bonariamente “buon giorno”, per rispetto del “firestiero” come se fossi uno del paese. E questo è un modo di vivere “paesano” che fa piacere, che non lo trovi in giro, che quando lo racconto alla gente del Nord quasi non ci credono e che, appunto, va salvaguardato e reso noto per magnificare l’ospitalità delle genti molisane. E cosa di meglio che il contatto con un così corposo nucleo di visitatori ? Se queste cose semplici e profonde non vengono capite dalle classi amministrative locali, bisogna che la gente lo sappia. Nell’avvicinamento a Capracotta, anche sotto la pioggia, ho speso con gli amici camminatori non poche parole a favore di Capracotta illustrando le prerogative del posto. Tornerò a Capracotta e dell’accaduto farò del tutto per farlo sapere con chi avrò modo di parlare, perchè la gente deve saperlo!
Carissimo Giovanni, mi sono forse dilungato un pò ma credo di essere vicino alle tue/vostre motivazioni. Per questo, vi faccio i miei migliori auguri di una buona riuscita del raduno e spero di rivederci al prossimo cammino.
Un cordiale saluto a te ed a tutti voi
Federico Di Rocco
– Le Tappe:
- 1a Tappa 2009 – Castel San Vincenzo (IS) – Cerro Al Volturno (IS) – Rionero Sannitico (IS)
- 2a Tappa 2009 – Castel Di Sangro (AQ) – San Pietro Avellana (IS) – Vastogirardi (IS)
- 3a Tappa 2009 – Castel Del Giudice (IS) – Sant’angelo Del Pesco (IS) – Pescopennataro (IS)
- 4a Tappa 2009 – Castel Del Giudice (IS) – Capracotta (IS) – Agnone (IS)