• 21 Ottobre 2020

Covid, scuola e trasporti

Chi ci pensa agli studenti pendolari delle aree interne? È necessario riorganizzare il trasporto pubblico per mettere gli studenti pendolari nelle stesse condizioni di chi ha la scuola vicino casa

di officinadeigiornalisti.com

21 ottobre 2020

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Il nuovo Dpcm entrato in vigore nella giornata di ieri 19 ottobre ha stabilito ulteriori restrizioni. In particolare, per quanto riguarda la scuola le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9:00.

Ma si sa che non tutti hanno la scuola sotto casa. Ci sono tanti studenti che per frequentare le scuole superiori sono costretti a spostarsi con i pullman di linea. Ci sono paesi anche in Molise dove gli studenti devono viaggiare per andare a scuola in città o nel centro più vicino più grande.

E ci sono paesi dove l’unico pullman di linea diretto per esempio per Campobasso parte alle 6.55 e rientra alle 15.15. Arrivando alle 8.00 e ripartendo dal capoluogo alle 14.15. Quindi gli studenti per andare a scuola sono costretti a prendere questo unico mezzo.

Ora il nuovo Dpcm prevede che la didattica può prorogarsi anche nel pomeriggio e ad ogni modo l’ingresso non può avvenire prima delle 9.00 di mattina. Questo dunque comporta che ci saranno studenti, che non avendo troppi mezzi pubblici a disposizione, perchè ci sono corse uniche o limitate, potrebbero arrivare a scuola alle 8.00 del mattino. Ma potrebbe succedere anche che per molti studenti è difficile trovare un mezzo pubblico che permetta loro di rientrare dopo un certo orario il pomeriggio, perchè anche in questo caso le corse o non ci sono o sono limitate.

Dunque a questi studenti chi ci pensa? Evidentemente è necessario riorganizzare i trasporti pubblici. Permettere quindi a questi studenti di poter viaggiare in sicurezza e allo stesso tempo non dover aspettare prima di poter iniziare le lezioni. È necessario incrementare i mezzi pubblici che portano gli studenti dei paesi nel capoluogo o nelle città più grandi dove hanno deciso di frequentare la scuola superiore. Metterli quindi nelle stesse condizioni di chi ha la scuola vicino casa.

Intanto in Regione è stato riattivato il Tavolo Covid dietro sollecito della consigliera del PD Micaela Fanelli, per informare tutti i consiglieri e dare loro la possibilità di interfacciarsi con Presidente, Commissari e ASReM per riportare le esigenze dei cittadini. Perchè è evidente che le esigenze cambiano da regione a regione, da territorio a territorio e quindi è importante capire quali sono tutte le esigenze che il territorio, i paesi e i cittadini hanno, per poter gestire al meglio la situazione e trovare delle soluzioni che vadano a superare le criticità.

di officinadeigiornalisti.com

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