Laturo, la rinascita di un paese dimenticato
In Abruzzo un borgo abbandonato e sepolto dai rovi è stato recuperato grazie all’iniziativa dei soci dell’Associazione Amici di Laturo che hanno ridato vita a questo paese dimenticato rendendolo un luogo di interesse per i turisti e per coloro che hanno deciso di riscoprire l’antica vita di montagna
di Elena Risi (da italiachecambia.org)
13 novembre 2020
Era un borgo dimenticato e circondato da rovi, oggi Laturo è meta di escursioni e luogo di interesse per gli appassionati di trekking di montagna. Nato come antico insediamento agro-pastorale, questo borgo è una frazione del Comune di Valle Castellana nella provincia di Teramo ed è raggiungibile dai sentieri compresi tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga.
Quando è stato riscoperto da Federico Panchetti, fondatore dell’Associazione Amici di Laturo, questo piccolo gioiello di case in pietra era stato abbandonato da circa 50 anni e tutte le vie di accesso erano impraticabili all’uomo. Grazie all’impegno di Federico prima, seguito poi da quello degli altri soci, il borgo di Laturo ha pian piano riacquistato il suo fascino.
La prima grande sfida (e fatica!) è stata meramente pratica, quella di ripulire l’area circostante per permettere l’accesso agli escursionisti attraverso la creazione di un sentiero (oggi il Borgo di Laturo è segnato sia nella carta ufficiale del parco Naturale del Gran Sasso, sia nella carta escursionistica dei Monti Gemelli).
Secondo passo è stato quello di acquistare gli antichi ruderi – operazione che ha portato diverse difficoltà burocratiche – per poi iniziare la ristrutturazione degli stabili. Terzo e ultimo ostacolo da scavallare, quello di superare la diffidenza del territorio, comunicando la bellezza del progetto e sensibilizzando il resto della valle sui benefici che tutti avrebbero ricevuto con lo sviluppo di un turismo di montagna nella zona.
Ma perché tanta fatica? Federico Panchetti spiega con la sua passione per la montagna l’inizio di questa bella avventura cominciata nel lontano 2012. Salvare un patrimonio architettonico, rivalutare l’area e riappropriarsi di un’esistenza semplice e incontaminata (almeno nel periodo in cui le condizioni climatiche lo consentono).
“Per quanto abbiamo ristrutturato le case del luogo, certo non ci sono tutte le comodità della vita cui siamo abituati (mancano ad esempio docce e riscaldamento) – spiega Federico – ma è bello rinunciare al superfluo e vivere come si faceva tanto tempo fa”. Non va intesa insomma come una seconda casa di villeggiatura, ma come il desiderio di riscoprire l’antica vita di montagna.
Oggi grazie all’Associazione Amici di Laturo molti ruderi sono stati recuperati e la cappella della Madonna di Loreto è stata restaurata. Il lavoro da fare comunque è ancora parecchio e si cercano nuovi appassionati della montagna che vogliano abbracciare il progetto diventando comproprietari di “Casa La Rinascita” o investendo nella ristrutturazione di “Casa La Fortezza” (nella pagina dedicata del sito sono disponibili contatti e maggiori dettagli).
Se invece siete solo alla ricerca di un’escursione per approfondire la conoscenza di questo territorio, è possibile organizzare trekking per grandi gruppi contattando l’associazione o, per i camminatori di montagna più esperti, raggiungere Laturo con la sola guida delle mappe e della segnaletica di montagna ( qui alcuni consigli sui sentieri da percorrere).
di Elena Risi (da italiachecambia.org)