“Occhi a candela”
A Frosolone, dopo la pubblicazione di due libri che sono una saga del paese attraverso i secoli, un altro piccolo tassello é tornato al suo posto.
di Roberta Muzio – fb
15 gennaio 2021
Il piccolo museo “Occhi a candela” di Frosolone cresce un po’ alla volta. Sono circa 500, finora, i libri di una raccolta che sarà inserita nel museo. Di questi ne abbiamo catalogati 360. Sono soprattutto libri scolastici, dalle Elementari alle Superiori, e risalgono al periodo da fine Ottocento agli anni ’50-’60 del Novecento. Ecco perché questo fondo, che appartiene alla mia famiglia, si chiamerà “Antica biblioteca scolastica” e, una volta nel museo, non appena le condizioni lo consentiranno, chi vorrà potrà curiosare tra queste pagine.
É stato un lavoro estremamente complicato e faticoso ma, finalmente, ora si intravede la luce. Ringrazio chi si é messo a disposizione per darci una mano: purtroppo, come sappiamo, non era possibile per le limitazioni. Sarebbe stato un vero peccato che finissero distrutti: rappresentano la scuola vissuta dai nostri genitori, nonni e bisnonni. Alcuni, inoltre, sono davvero rari; altri ancora aiutano a ricostruire la storia dell’editoria italiana, oltre a far capire come é cambiata la formazione o come la storia sia stata raccontata nel tempo. Molte le case editrici che non esistono più e che avevano sede nelle città del Sud: Messina, Palermo, Salerno, tanto per citarne alcune.
Speriamo di tornare presto a un po’ di normalità per potervi mostrare, e farvi ascoltare, anche una collezione di circa 150 dischi in vinile e le famose Stereo 8.
Questo è un inverno che si farà sentire. Sarà diverso dagli altri, forse svelerà aspetti messi un pò da parte. Staremo più in casa, con gli affetti stretti, strettissimi. Potrà essere l’occasione per farvi raccontare dai vostri nonni o dai vostri genitori le loro vite, i loro luoghi di nascita, quelli dell’anima, i ricordi indelebili di chi è andato via, emigrato alla ricerca di un mondo migliore. Fatevi raccontare queste storie: di quando c’era la guerra, di cosa si mangiava, di cosa si cantava o si suonava, dei divertimenti, dei giochi e delle feste; fatevi raccontare degli amori segreti, delle leggende e dei misteri nati in quegli angoli di mondo, nelle case d’altri tempi, nei campi e nei palazzi d’epoca, nelle piantagioni o nei salotti. Qualunque siano le vostre radici riscopritele questo inverno. Io l’ho fatto e, ogni giorno, la ricerca si arricchisce di risvolti inattesi. Poi mi sono accorta, col tempo, che queste mie storie sono dentro tutte le famiglie; ho scoperto che coloro che hanno letto “Occhi a candela” o “Il suono del ferro” hanno ritrovato pezzi delle loro vite. La mia è una saga che si snoda nei secoli: niente di inventato, tutto documentato da carte e da foto. Perciò se a Natale vorrete regalare queste storie ai vostri cari familiari, vicini e lontani, se vorrete leggere questi capitoli ai vostri vecchietti affinché inizino a raccontarvi i loro frammenti di memoria, battete un colpo, inviatemi un messaggio, contattatemi! Troveremo il modo per farvi avere i miei libri. Buone scoperte a tutti!
di Roberta Muzio – fb