Nel Basso Molise rischio eolico selvaggio
Il Sindaco di Campomarino esprime in una nota la contrarietà del proprio comune alla installazione delle pale
di Michele Petraroia
2 aprile 2021
“Questa mattina sono state acquisite al protocollo del Comune di Portocannone due richieste di affissione all’albo pretorio relative ad altrettanti progetti per parchi eolici da realizzare tra i Comuni di Portocannone e Campomarino.
Il procedimento, già avviato presso la Regione Molise con la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (c.d. V.I.A), cade come una bomba sul nostro territorio senza alcun preventivo coinvolgimento nè dell’Amministrazione Comunale né, tantomeno, dei tanti proprietari dei terreni interessati, elencati in un piano particellare di esproprio già molto dettagliato (tutte le informazioni saranno disponibili da domani sull’Albo Pretorio on line del Comune oppure presso l’Ufficio Protocollo).
Voglio rappresentare pubblicamente sin d’ora con estrema chiarezza, che l’Amministrazione Comunale di Portocannone è fermamente contraria ad installazioni di questo genere, che rappresenterebbero un irreparabile danno al paesaggio del nostro territorio, e che esprimerò formalmente tale contrarietà, se e quando verrò convocato in rappresentanza del mio Comune, nell’apposita Conferenza di Servizi prevista dalla vigente normativa.
Il Sindaco: Giuseppe Caporicci”
Ciao Giuseppe
quella società ha presentato diversi progetti impattanti su eolico selvaggio che nel tempo siamo riusciti a limitare grazie al lavoro instancabile del compianto Mario Iannantuono Presidente Italia Nostra Molise e dell’Avv. Gianluigi Ciamarra attuale Presidente di ITALIA NOSTRA oltre che del WWF con Lucio Fatica, Carlo Meo della LIPU, Monica Tommasi degli Amici della Terra, di Rocco Cirino Associazione Insegnanti di Geografia, Nicola Frenza OML, di LIBERA contro le Mafie, Coldiretti, Cia, Isabella Astorri Società Italiana Protezione Beni Culturali, Loreto Tizzani Anpi, Angelo Sanzo’ Vicepresidente della Società di Geologia Sigea Campania e Molise, Nicola Criscuoli Adoc, Filippo Poleggi L’Altritalia Ambiente, Paolo Di Lella de IL Bene Comune, Luigi De Giacomo Comitato Rodota’, Oscar De Lena Archeoclub, Luigi Falasca ex-Comandante Forestale del Molise, Gerardo Pisapia Fondo Ambiente Italia, Luigi De Francesco del Slc-Cgil Molise, Rossella Griselli e Giovanni Venditti Usb Benevento e Molise, dell’Unpli, della scuola di legalità Paolo Borsellino della Diocesi di Trivento con Don Alberto Conti, di Luigi Lucchese Ambiente Basso Molise, di Lidia De Sanctis dell’associazione Giuseppe Tedeschi, di Sindaci e comitati locali promossi da agricoltori, cittadini, artigiani, studiosi e operatori turistici. Segnalo che per fermare eolico selvaggio spesso si sono schierate con noi ordini professionali, le associazioni dei cacciatori e molte associazioni di pesca sportiva, o CAMMINA MOLISE con Giovanni Germano, artisti come Stefano Sabelli del Teatro del Loto, Slow Food con Antonella Grassi, o personalità come Padre Alex Zanotelli, Don Luigi Ciotti, Mons. Giancarlo Maria Bregantini o l’Arcivescovo di Benevento Mons. Felice Accrocca o il suo predecessore, docenti universitari, molisani nel mondo, scrittori e giornalisti.
Per difendere Saepinum-Altilia arrivammo a coinvolgere 126 associazioni tra cui Forche Caudine di Roma o l’associazione culturale molisana a New York con Alfredo Brunetti grande amico di Tony Vaccaro. Non è mai stato semplice e in più occasioni abbiamo perso con la Corte Costituzionale che abrogava leggi della Regione Molise a tutela del territorio contro eolico selvaggio, ma non ci siamo mai arresi e abbiamo apprezzato e ringraziato tutti gli amministratori locali, Sindaci e Presidenti delle Comunità Montane che si sono prodigati per sostenere scontri in ogni sede, nessuna esclusa.
Il Basso Molise è finito nel mirino di potentati che intendono cementificare con investimenti esorbitanti parte della costa, altri che vogliono allocare impianti di rifiuti impattanti e altri che vogliono finire di devastare e stravolgere i crinali con orribili impianti eolici. Purtroppo la divisione di questi anni ha portato ad una polverizzazione della rappresentanza del territorio e in queste spaccature si infilano questi potentati per raggiungere i propri interessi speculativi.
di Michele Petraroia (Ass. Giuseppe Tedeschi)