La Tradizione di S. Giorgio a Campobasso
Venerdì 23 aprile nel capoluogo molisano verrà festeggiato il Santo che salvò la città
di Adele Guerrizio
23 aprile 2021
Venerdì 23 aprile, a Campobasso come in molte altre città d’Europa, verrà festeggiato San Giorgio.
Il culto di San Giorgio a Campobasso si diffuse fra il V e il VI secolo e la tradizione racconta tre fatti straordinari che indussero i cittadini di Campobasso a ricorrere alla protezione del Santo.
Nel XIII secolo i paesi limitrofi coalizzati assediarono Campobasso per distruggerla; il popolo, non potendo resistere, si raccolse in preghiera nelle varie chiese invocando soprattutto San Giorgio. Improvvisamente le campane suonarono, si udì un cupo fragore di armi e alla testa di un esercito schierato in combattimento apparve un giovane guerriero; i nemici terrorizzati fuggirono mentre il popolo riconobbe il prodigio e gridò: “È San Giorgio che ci difende e che ci salva!”
Una terribile tempesta si abbatté su Campobasso il 9 ottobre 1634 e per intercessione del Santo la città fu salva.
Nel 1656 si diffuse una terribile peste la cui fine miracolosa fu attribuita al Santo.
Per richiesta dei campobassani il Vescovo di Bojano proclamò San Giorgio patrono della città con una bolla del 16 aprile del 1661 che si conserva nell’archivio della Cattedrale.
Nel 2012 in piazza Vittorio Emanuele II è stata istallata una statua raffigurante San Giorgio, opera dello scultore Alessandro Caetani.
Particolare curioso dell’opera è che il Santo, diversamente dal solito, impugna la lancia con la quale trafigge il drago con la mano sinistra.
di Adele Guerrizio