“Molise criminale”
Il nuovo libro di Giovanni Mancinone presentato a Formia dove, dice il candidato sindaco Villa, la camorra c’e’
di Giovanni Mancinone
21 settembre 2021
L’acqua del porticciolo di Formia quasi accarezza le sedie dell’ultima fila occupate soprattutto da donne arrivate nel Giardino della Torre di Mola per partecipare alla presentazione del libro “Molise criminale”. Racconto la mia terra, le indagini, il viaggio verso Bogotà degli agenti dello SCO di Campobasso sulle tracce di Salvatoe Mancuso Gomez, il più grande trafficante di cocaina di tutti i tempi e del pericolo di infiltrazioni criminali nel settore delle enegie alternative, dei rifiusi e dei pascoli. Racconto questi fatti di cronaca in una terra dove turismo, edilizia e commercio sono molto importanti per l’economia locale. Si sa che dove ci sono i soldi arriva subito la criminalità e ci mette le mani.
Si vota a Formia. I candidati si fronteggiano e si accusano. Parlano di grandi progetti. La pandemia ha fatto sentire i suoi effetti sull’economia anche qui. Ma i politici preferiscono promettere miracoli invece cancellando gli argomenti scottanti e tra questi anche quello della presenza delle mafie sul territorio. Seduta tra il pubblico c’è una candidata alla carica di sindaco, Paola Villa. Ascolta tutto in silenzio e, quando alla fine, la collega Graziella di Mambro chiede se qualcuno vuole fare qualche domanda, Villa si alza e snocciola una serie di riferimenti: “Lei – esordisce – ha parlato del Molise e io, su ognuno dei temi trattati, ho pensato al nostro territorio e ho compreso che non ci sono zone franche nel nostro Paese. La mafia è ovunque. A Formia – denuncia Villa – la camorra c’è e fa affari ovunque”. Parole simili sono state utilizzate dal presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri nella prefazione di “Molise criminale”.
La cronaca dei fatti di questi giorni ci impone una riflessione sui femminicidi. Sette in sette giorni. Il golfo unisce Formia a Gaeta e di fronte c’è il Circeo dove, Angelo Izzo, nel 1975, insieme ad altri due rampolli della Roma bene, seviziò, picchiò e violentò due ragazze, Una di loro morì. L’altra si salvò fingendosi morta. In questi giorni segnati da tanti femminicidi, torna in mente anche il duplice omicidio di Ferrazzano. Qui, sempre Izzo, uccise altre due donne: Carmela Linciano e la figlia minorenne Valentina Maiorano. Sembra non cambiare molto il nostro Paese. Sono cambiate le leggi. Le condanne per chi si macchia di questi reati sono più pesanti. Ma le donne continuano ad essere uccise. Ecco, gli incontri con “Molise criminale” vogliono essere questo: uno stimolo per riflettere su argomenti di cui si parla poco.
Quella di Formia è stata un’altra emozionante serata. Grazie a SINUS FORMIANUS PATRIMONIO E CULTURA che ha organizzato l’evento voluto anche dall’avvocatessa Anna Laura Tocco. Sento di esprimere riconoscenza a Graziella Di Mambro che ci ha guidati in una riflessione interessante e il giovane musicista e compositore Laerta Scotti che con il suo organetto ci ha accompagnati in questo viaggio con brani dominati da contaminazioni musicali chiaramente mediterranei.
Il viaggio di “Molise criminale” continua. Il 24 settembre, in compagnia del commissario Mario Luzzi, sarò a Venafro, Palazzina Liberty, ore 18. Il 26 a Guglionesi in Piazzetta Santa Croce, alle 18,30. Il 27 (ore 18,30) a Busso nella sede del Circolo culturale “Cappella Brunetti”. il 28 ad Isernia, ore 18, Palazzo San Francesco. Il primo ottobre a Mirabello Sannitico, ore 18, Palazzo Spicciati.
di Giovanni Mancinone