Sogni sparsi
Sogni per un Molise sostenibile, capace di soddisfare i bisogni della generazione presente
di Pasquale Di Lena (da La Fonte do ottobre)
5 ottobre 2021
Piccoli, minuti, qualcuno grande, tutti ispirati dal territorio – il grande tesoro – sono i sogni per un Molise sostenibile, capace di soddisfare i bisogni della generazione presente senza, però, compromettere le possibilità delle generazioni future.
Il territorio molisano, come quello del Paese, è il luogo dei luoghi, l’espressione alta della diversità e, come tale, pienamente in grado di poter contrastare ogni forma di omologazione e di appiattimento e, così, di recuperare lo stato di abbandono, depauperamento, perdita di identità.
Sogni che dicono Sì a:
1. blocco del consumo di suolo e No allo spreco della sua fertilità. Il territorio, il suo suolo, le sue acque, la sua aria e i suoi paesaggi, sono beni comuni, e, come tali, inalienabili.
2. cura del clima, con l’agricoltura e la cultura delle buone innovazioni al centro dello sviluppo, nella continuità con il passato, per un nuovo domani promosso da giovani produttori e dall’incontro di questi con il consumatore e le figure intermedie.
3. agricoltura biologica, organica, rigenerativa, ricca di biodiversità. NO a agricoltura e allevamenti industriali, che continuano a produrre disastri e a far perdere punti alla Sicurezza alimentare e, ancor più, alla sua Sovranità.
4. distretti bio per un’agricoltura di qualità e un territorio all’insegna della sostenibilità
5. Salvaguardia, tutela e valorizzazione delle aree agricole, delle sue produzioni tradizionali.
6. Rispetto e mantenimento della ruralità
7. Riconoscimenti Dop e Igp con nuovi testimoni, come il “Tartufo bianco del Molise”, la “Pampanella di San Martino in Pensilis”, la “Ventricina di Montenero di Bisaccia”, l’ Olio “Aurina di Venafro”; l’Olio ”Gentile di Larino”; il “Brodetto di pesce alla termolese di Tornola”; l’”Ostia di Agnone”; la “Cipolla di Isernia”; il “Mais Agostinello”; il “Fagiolo della Paolina” di Riccia; La “Signora di Conca Casale”; la “Pezzata di Capracotta”; il Pomodoro di Montagano”
8. rispetto degli animali e al loro benessere. No agli allevamenti intensivi.
9. un ponte “ideale” che permette l’incontro del piccolo con il grande Molise, sparso in Italia e nel mondo, per rendere la 20a Regione italiana, una ”città ideale”, il luogo dei luoghi con i suoi paesi segnati da Castelli e Palazzi storici; i tanti percorsi storico-culturali, paesaggistico – ambientali e quelli legati alle feste e alle ricche tradizioni, in primo luogo quelle enogastronomiche, per altrettanti turismi, oggi, dopo l’esperienza Covid, ancor più possibili.
10. una politica sanitaria territoriale a carattere pubblico che pensa alla prevenzione prim’ancora che alla cura.
11. recupero degli ospedali di Larino, Venafro, Agnone per renderli luoghi di incontro con la medicina territoriale e sedi di eccellenze sanitarie.
12. modifiche e aggiustamenti della Bifernina, a raddrizzamenti della SS. 87 e a una strada circumlacuale del Liscione. No a autostrada e superstrada lungo il Biferno, No a aeroporto.
13. strade interne percorribili, a strade bianche; a strade ciclabili e per pedoni
14. Parchi e aree protette, alla loro promozione e valorizzazione 15. l’acqua quale risorsa strategica tutta del Molise. 16. Una” Fiera di Ottobre –BioMolise” a carattere regionale
17. un “Distretto Bio della Pesca”. La pesca e la ricchezza della sua gastronomia
18. un’”Associazione Nazionale delle Città della Cucina Marinara” con Termoli capitale.
19. la valorizzazione degli sport invernali
20. la cura, salvaguardia e tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo/forestale.
21. ripristino dei prati pascoli e alla loro manutenzione.
22. recupero dei centri storici e riqualificazione urbana. Una nuova politica del IACP
23. la promozione e valorizzazione, dopo il riconoscimento Unesco dei tratturi patrimonio culturale dell’umanità, di questi antichi percorsi, sentieri della nostra memoria. Delimitarli con la piantumazione di alberi autoctoni
24. un eolico programmato, con l’uso, però, di piccoli pali e piccole pale per le aziende agricole e le case isolate. No all’eolico selvaggio
25. solare che non ruba terreno agricolo. No, quindi, ai pannelli solari a terra
26. la cura, salvaguardia, tutela e valorizzazione della biodiversità vegetale e animale
27. una banca dati dei semi, delle razze e delle piante autoctone del Molise
28. educazione al patrimonio culturale e materiale (il dialetto, le tradizioni)
29. un’agenzia regionale di promozione e valorizzazione del Molise, dei suoi territori e delle risorse e dei valori che essi esprimono. Il Piacere del Molise che vola con le ali di una farfalla colorata con i colori dell’arcobaleno
30. un Piano di sviluppo dell’olivicoltura molisana per un olio tutto bio. No agli oliveti super intensivi.
31. un Molise color rosso porpora, in quella fascia di colline alte che dal Trigno arrivano al Fortore, proprio della sulla, una leguminosa appetita dalle api e correttiva dei terreni argillosi
di Pasquale Di Lena (da La Fonte do ottobre)