• 10 Dicembre 2021

Il Castello di Gambatesa chiuso

Castello di Gambatesa, nota stampa del MIBACT: nel mese di dicembre il maniero rimarrà chiuso per problematiche tecniche

di APS La Terra

10 dicembre 2021

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In questi giorni con un comunicato, il MIBACT (Ministero dei Beni, Attività Culturali e del Turismo), ha reso noto che per motivi tecnici, nel mese di dicembre 2021, il castello Di Capua non sarà accessibile ai visitatori.

All’udire l’informazione resta l’amarezza perchè, un gioiello architettonico e pieno d’arte famoso anche oltre i confini regionali, avrà il portone sbarrato in prossimità del periodo natalizio (in cui, si sa, che nel nostro Molise vi è più gente), impedendo così alle persone di ammirare i meravigliosi affreschi di Donato Decumbertino, seppur in epoca Covid quando l’entrata nelle stanze del maniero è limitata ad un certo numero di persone alla volta. (di Domenico Pio Abiuso – da GambatesaBlog)

Castello di Capua (Gambatesa)
Un maniero medievale trasformato in elegante dimora signorile nel rinascimento. Entrando nelle sue stanze si rimane affascinati dagli affreschi cinquecenteschi di Donato Decumbertino. Qui si intrecciano storia, arte e paesaggio.
Il castello ha origini medievali ma, a partire dal Quattrocento, venne trasformato in una dimora rinascimentale. Punto strategico per il controllo delle vie di transumanza tra Puglia ed Abruzzo, fu dimora della famiglia di Capua. Le sale interne sono per la maggior parte abbellite dall’importante ciclo affrescato commissionato da Vincenzo di Capua e realizzato nel 1550 da Donato da Copertino (Decumbertino), seguace di Giorgio Vasari; attraverso episodi mitologici e biblici, personaggi della storia antica, paesaggi vedute e allegorie, sono esaltate le virtù della famiglia di Capua. Donato, che prima seguì molti lavori del Vasari soprattutto a Roma, fece di questi affreschi un concentrato di soggetti, allegorie e tecniche di affresco tipici del primo cinquecento. Così accedere al Salone delle Virtù, alla Sala delle Maschere, alla Sala del Pergolato, alla Sala del Cammino e allo Studiolo, è come sfogliare un libro di arte del Manierismo. In altre ampie sale, dove si possono ammirare anche interessanti dettagli architettonici tardo medioevali, sono ospitate, in due mostre, parte delle collezioni Praitano ed Eliseo e parte della collezione Musa. Si tratta di collezioni di pitture che vanno dall’età moderna all’età contemporanea.

di APS La Terra

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