Un convento chiamato S. Maria delle Grazie
La vecchia sede dell’Ospedale Cardarelli a Campobasso
di Arnaldo Brunale – fb
1 febbraio 2022
In questa bellissima fotografia è raffigurato la vecchia sede dell’Ospedale Cardarelli, oggi non più adibita ai ricoveri.
“La struttura originaria era un convento chiamato Santa Maria delle Grazie, fatto costruire nel 1510 dal Duca di Termoli Andrea de Capoa, su richiesta del francescano padre Graziano da Castagneto. In questo convento, durante gli anni del suo massimo splendore, trovò spazio una spezieria.
La struttura originaria aveva un atrio con arcate sorrette da due pilastri di pietra bianca locale. Attraverso la porta che immetteva nella chiesa era possibile accedere allo stesso convento. La chiesa era ad una navata e nella volta aveva raffigurato lo stemma gentilizio dei de Capoa. Sul suo lato destro erano posizionate le cappelle dedicate a S. Antonio di Padova, a S. Diego e a S. Maria del Ponte. Sul lato sinistro, invece, vi erano quelle della SS. Annunziata, dell’Immacolata Concezione, di S. Sebastiano. Questa struttura riceveva luce da cinque finestre e da un tondo posto sulla porta di ingresso ed era arredata con cinque confessionali ed un pulpito per le prediche. Sul suo fondo vi era l’altare maggiore ai cui lati davano due porticine che immettevano nel coro in noce con sedili e leggio. Attraverso la sacrestia si accedeva al chiostro dalla forma quadrata contornato da colonnine di pietra bianca locale e munito al centro di un pozzo. Sui lati del chiostro aprivano quattro stanze adibite alla lavorazione delle spezie. Sul primo piano sovrastante il chiostro vi erano la cucina, la dispensa, il refettorio e la cantina. Con l’ausilio di una scala a due tesi si accedeva al dormitorio composto di trenta celle, alla libreria ed al coro notturno. Un secondo corridoio, su cui affacciavano quattordici cellette che servivano per i frati malati, dava accesso alla infermeria. Il convento aveva una loggia coperta a sei archi mediante la quale si accedeva al giardino della spezieria recintato da muro in pietra locale.
Questo luogo, che sorgeva dove oggi si trova la villa de Capoa, lambiva su tre lati il convento che era recintato con mura in pietra bianca locale.
La riforma murattiana del 1809 soppresse il convento che nel 1810 fu trasformato in caserma. Ne 1840 venne adibito ad Ospedale Civile.
Con l’inaugurazione del nuovo Ospedale, nella vecchia struttura trovano posto gli ambulatori e gli uffici amministrativi della A.S.L. L’ubicazione originaria e quella di oggi sono le medesime: la facciata principale da su via U. Petrella, mentre i due lati ed il retro affacciano sull’attuale villa de Capoa”.
di Arnaldo Brunale – fb