“cammina, Molise!” l’Idea

Il lavoro che attualmente l’A.C. la Terra sta cercando di fare, promuovendo la manifestazione cammina, Molise è quello di creare per ogni zona omogenea dell’entroterra un nucleo dinamico di riferimento, capace di gestire un flusso turistico mitigato, adeguato al territorio per periodi stabiliti all’interno dell’arco dell’anno. Il nucleo referente dovrebbe interagire con le istituzioni locali e le associazioni di base, ma anche con le presenze qualificate dell’imprenditoria e con il mondo scolastico. Questo processo, partendo dalle risorse turistiche e culturali già esistenti sul territorio, dovrà garantire la gestione del flusso secondo le caratteristiche escursionistiche del cammina, Molise!, collaudate da tanti anni di esperienza. Tutto è iniziato nel 1995 quando 30 persone (i più molisani residenti a Roma) decisero di recarsi a piedi da Roma a Duronia, percorrendo circa 200 km in 4 giorni per festeggiare il primo anno di vita de la vianova, un mensile nato anch’esso, per volontà della nostra Associazione, con lo scopo di riuscire a confrontarsi tra le forze più vive e disponibili dei nostri borghi per capire come rivitalizzare il territorio. Dopo tanti anni questa manifestazione, nata con l’intento di promuovere la cultura e la bellezza e l’ospitalità dei paesi delle terre interne molisane, ha portato a camminare sui sentieri e sui tratturi delle nostra regione migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Una esperienza unica nel panorama nazionale resa possibile dalla collaborazione con il migliore associazionismo di base molisano (l.’A.I.I.G sez. Molise, Italia Nostra sez. di Isernia, I Cavalieri Triventini, I Cavalieri del Tratturo, le Pro Loco dei paesi attraversati, ecc.), la disponibilità di tanti amministratori locali, l’ospitalità delle cittadinanze dei paesi attraversati ed il coraggio della pazzia di chi partecipa. Negli ultimi anni l’A.C. La Terra è riuscita, dopo anni di ingiustificato disinteresse, a creare finalmente proficui spiragli di collaborazione, per far fruttare l’enorme lavoro fatto sul territorio dalla manifestazione, sia con l’amministrazione Regionale sia con l’Università del Molise, in particolare con il Dipartimento di Scienze Turistiche. L’ipotesi progettuale, che insieme stanno studiando l’A.C. La Terra ed il Dipartimento di Scienze Turistiche da proporre poi per la fase esecutiva alla Regione Molise, che si potrebbe definire “cammina, Molise! tutto l’anno”, si basa sulla cosa più semplice e naturale che l’individuo possa fare: camminare. Alla base di tutto c’è la forte convinzione che il cammino, nella sua semplicità, possa portare linfa nel territorio delle aree interne. Ci si potrebbe chiedere: perché venire a camminare in Molise? ci sono altre realtà regionali (Trentino, Toscana, Umbria, Basilicata, etc), ognuna con la propria peculiarità, che offrono da tempo risposte certe al turista che vuol camminare. La risposta è quasi scontata: il Molise deve proporsi con una peculiarità alternativa a quelle già esistenti. In tanti anni il cammina, Molise! ha dimostrato sul campo di aver trovato la “peculiarità alternativa” da poter proporre al turista camminatore. In cosa consiste questa peculiarità? Una sintesi efficace è stata estratta da una lettera, tra le centinaia arrivate negli anni, scritta da una marciatrice spagnola, venuta per la prima volta a camminare con cammina, Molise!, era l’anno 2001: ” .…Da 12 anni visito l’Italia una o due volte l’anno: una città per volta, con incursioni nella campagna circostante. Ma torno sempre in Spagna con una certa insoddisfazione. Nipote di viticoltori borgognesi, il contatto con la terra e i contadini è per me essenziale. Eppure nei viaggi turistici, ci sono le città da vedere con i loro tesori culturali, i paesaggi; la campagna però si scorge dietro un vetro, tranne qualche breve ed occasionale sosta…Ma questi quattro giorni sono stati tra i più belli della mia vita. Fra di voi, ho trovato gentilezza, educazione, comunicazione, cultura, allegria, amicizia, cooperazione, spiritualità, gastronomia, serietà. In questa scuola di volontà e malgrado la brevità della manifestazione, mi sono fortificata fisicamente e moralmente in contatto con le buone qualità dei partecipanti alla marcia. Toccare la vostra bella terra per ore con i piedi, con i polmoni pieni d’aria pulita, mi ha fatta sentire parte di lei. Del Molise conoscevo solo Antonio Di Pietro… adesso, non saprei dire per quale miracolo mi sento un po’ molisana. E’ un po’ mia (scusate) questa terra gialla e verde, ondeggiante e con le creste coronate di paesini ad esse aggrappati, per me tutti uguali, ma che voi riconoscete da lontano, da un particolare che mi sfugge; quanta pace dà all’anima questa bella armonia delle sue forme! L’ho toccata e l’ho mangiata, questa terra diventata cibo sulle tavolate attrezzate artisticamente dalle meravigliose e sorridenti donne molisane.Non finirei mai di vantare i tesori accumulati nella mia memoria durante questi quattro giorni, così pieni da sembrarmi settimane…Vi ringrazio ancora per avermi dato la possibilità di conoscere la vostra terra.” Sintetizzando le impressioni ricavate da questa lettera vien fuori il coinvolgimento totale del camminatore, attivo e non passivo. Il camminatore qui non è un oggetto in mano all’agenzia turistica, ma diventa protagonista della camminata, egli interagisce con tutto quello che gli accade intorno in un susseguirsi di avvenimenti da cui viene totalmente preso. Cammina, balla, canta, suona, parla con chi gli si trova a fianco, familiarizza, ascolta ed impara, vede ed ammira, fatica ed infine viene accolto dalla gente del posto ed ha il piacere di gustare il senso genuino dell’ospitalità. La peculiarità quindi è la semplicità e la genuinità delle cose e degli umori che si offrono e si trasmettono al camminatore per renderlo partecipe e nel contempo protagonista di un evento che, pur essendo una semplice camminata, costituirà un arricchimento interiore che soddisfa le esigenze conoscitive ed il piacere delle emotività. C’è la necessità di trovare elementi caratterizzanti, tratti forti nella comunicazione della potenziale immagine turistica del Molise: il turismo a piedi può essere uno di questi. Il Molise può essere indicato come “la regione dove si cammina” nella quale, viste anche le sue dimensioni e la sua varietà, è possibile raggiungere a piedi, in modo slow e ravvicinato, paesaggi, paesi, cibi, aree protette, siti archeologici, costa, montagna, tradizioni. L’esperienza di cammina, Molise! indica la strada da seguire per studiare

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EDIZIONE 2014 – I RINGRAZIAMENTI

L’Associazione Culturale LA TERRA ritiene che il successo raccolto a livello regionale e nazionale dalla XX edizione della manifestazione  cammina, Molise!, un cammino di testimonianza attraverso alcuni tratti dei tratturi molisani, per denunciarne gli scempi e sostenere l’importanza della loro tutela, ed i borghi e le terre del Medio Sannio comprese tra  le valli del Trigno e del Biferno, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita tra la parte nord-orientale della provincia d’Isernia e quella nord-occidentale di Campobasso, continuerà, anche per il prossimo anno, nei limiti delle risorse finanziarie, a vincolare i suoi Soci ad incentivare l’impegno per ogni attività, che sia di stimolo alla valorizzazione ed alla tutela delle risorse naturali ed ambientali del territorio molisano, ricerchi le possibili connessioni con quanti, singoli o riuniti in altre Associazioni, operano sul territorio con identiche finalità. La edizione di quest’anno ha visto eccezionalmente la partecipazione di oltre Trecento persone, di ogni ceto ed età e di varia provenienza, ed ha avuto l’onore di ricevere dal Presidente della Repubblica Italiana la Medaglia di Rappresentanza per l’alto contributo turistico, sociale e culturale che la manifestazione ha dato per 20 anni alla Regione Molise. Un grosso successo quindi che dovrà essere al più presto messo a frutto sul territorio. L’impegno per i prossimi mesi è di andare oltre la manifestazione tradizionale, la quale allo stato attuale volutamente non viene pubblicizzata per non gravare per questioni logistiche sullo sforzo organizzativo del Coordinamento e dei Comuni. Bisogna creare una rete che possa permettere di “camminare” il Molise tutto l’anno con la stessa formula usata in 20 anni, capace di coinvolgere tanta gente da ogni parte d’Italia e dell’estero! Il cammina, Molise! sta dimostrando, con la testimonianza sul territorio per 20 lunghi anni, che le terre delle aree interne molisane possono tornare a vivere attraverso le cose semplici. Semplice è il camminare, semplice è lo stare insieme per conoscere ed apprezzare, ridere e piangere, sudare e rilassarsi, cantare, danzare e suonare, diventa semplice perché sentita l’accoglienza nei nostri piccoli borghi. Semplicità, questa è la parola magica per il futuro delle nostre terre. Tante persone vengono, e vogliono venire, a camminare con il cammina, Molise! perché prima di ogni cosa apprezzano la semplicità della convivialità che si crea durante il cammino. Pensate che bella cosa se la nostra Regione diventasse nei prossimi anni “terra di cammini”! Il flusso turistico, quello mitigato, quello auspicato da tanti anni e mai realizzato, potrebbe finalmente materializzarsi nei nostri paesini, riportando linfa alle infrastrutture di ricezione già esistenti, all’artigianato, alla bio-agricoltura, alla cultura e così via.   Anche quest’anno i Sindaci, le Pro Loco, le associazioni culturali e la cittadinanza dei paesi attraversati hanno riservato ai marciatori una accoglienza forte e commovente insieme che ha avvalorato il nobile senso di ospitalità della gente molisana. Il fatto che la Regione Molise, con il Presidente ed il Vice Presidente della Regione, il Presidente del Consiglio, il Consigliere delegato al Turismo, che per più giorni ha camminato a fianco dei marciatori, tanti Enti amministrativi ed anche alcuni operatori commerciali hanno voluto contribuire alla riuscita di questa iniziativa, denota la volontà di premiare gli sforzi genuini che vengono dal volontariato, volti a testimoniare la possibilità della rinascita delle aree interne molisane. Pertanto, l’A.C. La Terra a fronte delle tante energie spese in questa “avventura” in modo disinteressato e con tanti sacrifici, RINGRAZIA – per il coordinamento generale: l’arch. Giovanni GERMANO – per il sub-coordinamento: l’arch. Paolo DISCENZA Silvana ADDUCCHIO Maurizio GERMANO – per il responsabile dei percorsi: arch. Claudio DI CERBO ed il suo collaboratore: Enrico ZANETTI  e ITALIA NOSTRA, sezione di Isernia – Per l’organizzazione generale (servizi logistici): dr. Silvio ADDUCCHIO (servizio medico) – Per la partecipazione: Intrattenimento musicaleLo Scacciapensieri – Gruppo di ricerca Ballo Popolare Gli artisti: Cristina FALASCA, Nicoletta GRANDE, Rita MATTEI, Filomena PANNUNZIO, Giovanna TESTA e Renato ACHILLE, Alessandro CALABRESE, Pietro BERARDO, Marco CHERUBINI,  Marco ORFEI, Paola PAGLIANI il CORO Stefano SABELLI e il TEATRO DEL LOTO – Per il servizio acqua ed altro: Santino MANZO, Domenico ADDUCCHIO Ed inoltre:  – per la collaborazione all’organizzazione generale: l’A.I.I.G. (Ass. Insegnanti Italiani di Geografia), sez. Molise(Presidente prof. Roco CIRINO). Il Bene COMUNE – Per la collaborazione all’organizzazione locale: a) Comune di CASTROPIGNANO:l’Amministrazione comunale, la Pro Loco, A.C.I. Parrocchia di San Sebastiano, A.C. Castrum Pineani e la cittadinanza; b) Comune di TORELLA DEL SANNIO:l’Amministrazione comunale, la Pro Loco e la cittadinanza; c) Comune di PIETRACUPA:Amministrazione comunale, i Giovani e la cittadinanza; d) Comune di FERRAZZANO:l’Amministrazione comunale, La Pro Loco e la cittadinanza; e) Comune di ORATINO:l’Amministrazione comunale, La Pro Loco, l’A.C. Arturo Giovannetti e la cittadinanza; f) Comune di TRIVENTO:l’Amministrazione comunale, La Pro Loco e la cittadinanza; g) Comune di ROCCAVIVARA:l’Amministrazione comunale, la Pro Loco, la borgata Calvario e la cittadinanza; h) Comune di CIVITANOVA DEL SANNIO:l’Amministrazione comunale, l’O.N.L.U.S. Civitanovesi nel Mondo e la cittadinanza; i) Comune di FROSOLONE:l’Amministrazione comunale, la Pro Loco, Filippo Sardella e aminci e la cittadinanza; l) Comune di DURONIA:la Pro Loco, l’A.C. Casale Infinito, i cittadini del centro e delle borgate: Cappiello, Casalotto, Valloni, Casale. – tutti i sindaci dei comuni che hanno collaborato: Castropignano Pietracupa Ferrazzano Oratino Trivento Roccavivara Civitanova Frosolone Duronia …per l’accoglienza E’ ormai nota la generosità dei Molisani nell’offrire il meglio delle colture locali, nel rinnovare il gusto di piatti poveri, cibo essenziale un tempo ed oggi sapore prelibato, vincente sui cibi reclamizzati, omologati nel sapore. Evidente la gioia dei Cittadini nel vedere le vie, solitamente deserte, ravvivate dal lungo corteo, rallegrate da un coro festoso, dal suono degli strumenti musicali e dalla voce acuta degli stornellisti. Sono scene che ricorrono nelle sagre, nelle feste paesane, dove la rievocazione folclorica, il cantante e l’orchestra sono un richiamo forte che convoglia dai paesi vicini giovani alla ricerca di feste, di suoni, di spari o anziani che, per atto devozionale, o per consuetudine, partecipano alla festa. Ma Cammina, Molise! è fuori del calendario; sono centinaia di Esseri Strani che, provenendo da più parti d’Italia, scelgono come vacanza il Camminare faticoso attraverso una ‘Terra avara’, per dare un messaggio di rinnovamento a

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EDIZIONE 2014 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI

Mio figlio è venuto, io no! Ho avuto il piacere di ascoltare la cronaca dell’ultima edizione di “Cammina, Molise!”, dal racconto vivo ed emozionante di mio figlio Francesco (giornalista vice-caposervizio della Gazzetta di Mantova) che vi ha partecipato. Pur se nato fuori del Molise, ma da padre molisano di ritorno, si è commosso nel calpestare i tratturi antichi, le colline dolci molisane, visitare i paesini che restano ancora incastonati e incontaminati sulle pendici dei monti: tuttavia ben altre emozioni da me provate nel partecipare alla camminata dell’edizione del “2000”. A proposito del materiale del mio libro, la cui copia a suo tempo ho inviato alla vostra Associazione, mai pubblicato, e che ti ho in parte inviato a suo tempo propongo una soluzione possibile: – pubblicarlo sul sito www.laterra.org a puntate in modo di poterle scaricare da internet. Calorosi saluti molisani Orlando Abiuso Il clima conviviale vissuto nelle quattro intense giornate mi ha emozionata, continuo a parlarne con le persone che incontro. Un’esperienza totalizzante che pensavo non potessi viverla. Come non riconoscere ai molisani la generosità, la dignità, la semplicità che hanno dimostrato nei nostri riguardi?!! Grazie a tutti di questo bel regalo. Carmela Crusco – Cosenza (fb) Io non c’ero Cari amici “marciatori” É con un occhio che ride e uno che piange che vi mando questo saluto in occasione della 20a edizione del Cammina, Molise!, mentre mi trovo in Messico, a Catamaco, una piccola cittadina nello stato di Veracruz. Dopo aver passato questi primi gg di agosto per 7 anni di seguito con voi, da quando Cecilia mi coinvolse nel 2007, sono commossa e felice all’idea di sapervi insieme un’altra volta – camminando, danzando, faticando e scherzando – mentre vecchie amicizie si ritrovano e nuove si creano.. Nello stesso tempo mi rattrista molto non poter stare con voi: il CM era diventato l’apertura tradizionale delle mie ferie estive, una certezza di umanità “terra terra” (non a caso il nome dell’associazione) costruttiva e felice, e soprattutto un grande spasso, nonostante la dura messa a prova delle risorse psico-fisiche 😉 E poi, mi rode in modo particolare che mi perdo questa 5 (!) giorni coronata coll’approdo al mitico pianeta di Duronia, da sempre favoleggiato come la terra degli avi, ove mai misi piede.. Vorrà dire che ci dovrò andare di proposito come turista, anche senza Cammina, Molise! – che poi sarebbe una delle finalità di questa manifestazione, que no?! – Ma non sarà la stessa cosa senza di voi e il vs strombazzare. 🙁 Comunque detto questo, dopo ormai quasi 10 mesi di viaggio intorno al mondo, del quale ho completato ca. 75% di circonferenza, non é il caso d’indugiare in rammarico! Partita il 10 Ottobre dell’anno scorso, sono stata in Marocco, Sudafrica, Namibia, nel sud dell’India, in Thailandia, Laos, Myanmar e Vietnam, a Bali, in Australia, Nuova Zelanda, sulle isole Cook, in California (U.S.A.) e ora sono appunto in Messico.. Prevedo di terminare il viaggio con un giro dei paesi andini – Ecuador, Perù, Bolivia e Chile – ed a metà Ottobre dovrei finalmente tornare in Europa. É stata un’esperienza magnifica, sia di contatto con tante realtà diverse – ha proprio spostato il mio punto di vista “eurocentrico” guardando il mondo – sia di godimento della pura bellezza dei paesaggi, dei monumenti delle più svariate civiltà e delle tante facce umane di questo mondo unico e diverso! Vedere i leoni assieme a tutti gli altri animali della savana nel parco Etosha in Namibia, una balena che salta davanti alla costa in Sudafrica, incontrare le tribù indigene in Laos facendo trekking, ammirare la pagoda Shwedagon a Yangon, sentire un timoroso rispetto del vulcano Gunung Batur a Bali.. e quante altre emozioni che si sono impresse nella mia memoria con la gratitudine di poterli aver vissuti! Nello stesso tempo lasciare tutto e viaggiare da sola é stata anche una dura prova: mentre mi ha donato un grande senso di libertà, mi ha pure, per forza, allontanato dalla mia vita precedente – casa, famiglia e amici.. Le continue impressioni nuove, gli incontri quotidiani con altri viaggiatori negli ostelli, su pullman, traghetti e treni, la pianificazione costante e il vagabondare quasi senza sosta mi hanno assorbito e anche sfiancato a volte, lasciando poco spazio alla comunicazione con le persone a me care. Infatti, mentre questa parabola giunge alla fine (felice, dato che spero di concludere il viaggio condividendo l’ultima tappa con mio figlio Lorenzo, ai piú di voi ben conosciuto ;-)) aumenta pure la nostalgia delle radici, degli amici veri e delle conversazioni, in cui uno non si deve sempre presentare, ma viene apprezzato (o anche disprezzato, cioé preso in giro affettuosamente) per quello che é. Con questo sentimento nel cuore vi abbraccio tutti e vi auguro 5 giorni memorabili!! Salutate tutti quelli di cui non ho la mail e dedicate qualche “aizza izza izza” alla vostra amica lontana tedesca, ma molisana di adozione.. e io alzerò la prossima “copa di tinto” a voi Audrey Busch I miei sette anni di cammina Molise! I miei sette anni di cammina, Molise! Non hanno messo in discussione la passione e la gioia di unirmi a tanti cari camminatori, anche quelli appena conosciuti. Tutti con la stessa passione e soprattutto con la voglia di conoscere e conoscersi e di ammirare e scoprire un territorio spesso maltrattato anche dai libri di storia e di geografia, ma non da Giovanni Germano e dalla sua ammirevole organizzazione sempre pronta a stupirti!!! Un abbraccio corale Valentino Cataldo Questa Italia ha ancora una parte sana Carissimo Giovanni, complimenti vivissimi per la ventesima edizione che ci è piaciuta moltissimo. Io che devo mettere insieme tante teste, quando si tratta di organizzare eventi, so quanta fatica si fa e quale entusiasmo ci voglia per continuare a proporre. Siete FANTASTICI e lo dimostra il seguito che avete. Dopo essere venuti la prima volta non si può non avere il desiderio di tornare: per il Molise con i suoi generosi abitanti e per voi tutti, preziosi e stimolanti, e per rivedere le persone con le quali

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Cammina Molise. Il Programma

Manifestazione naturalistica e socio-culturale cammina, Molise! un cammino di testimonianza attraverso il percorso del territorio molisano. L’associazione culturale La Terra si prefigge di perseguire sempre con maggiore vigore gli obiettivi e gli scopi per i quali Essa è nata. Forte è stato l’impegno dei Soci Fondatori, che ora sentono l’esigenza di accelerare il cammino dell’Associazione ravvisando in Essa una forte opportunità di intervento sul territorio. Per coloro a cui l’Associazione si rivolge attraverso le Sue iniziative è necessario in primo luogo chiarire che Essa è nata in continuità con la tradizione delle proprie origini molisane, per assumere iniziative atte a promuovere il progresso, lo sviluppo e le qualità della vita della propria terra.  In particolare:   1. Essa è espressione del territorio, della sua realtà socio-culturale e del suo valore paesaggistico. 2. Essa supera i confini microlocalistici e si identifica in una realtà provinciale e regionale. 3. Essa ricerca le possibili connessioni con quanti, singoli o riuniti in altre Associazioni, operano sullo stesso territorio con identiche finalità.   Edizione 2015

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XII Edizione 2006

Il percorso del cammina, Molise! 2006 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio, tra la valle del Fortore molisano e l’alta valle del Tammaro nel beneventano. Un percorso che è partito dalla parte molisana della valle del Fortore e del Tappino, per poi proseguire verso i monti del Matese e del Sannio della provincia di Benevento, percorrendo il territorio dei paesi dell’Alta valle del Tammaro e chiudere, col rientro in Molise, a Jelsi. La marcia, partita da Gildone in provincia di Campobasso ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, di cui cinque nel Sannio beneventano, per finire a Jelsi, si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, sito tra due province una molisana l’altra campana, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosi.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Gildone (CB), Riccia (CB), Decorata (Colle Sannita – BN), Castelpagano (BN), Santa Croce del Sannio (BN), Sassinoro (BN), Morcone (BN), San Giovanni in Galdo (CB), Campodipietra (CB), Toro (CB) e Jelsi (CB) La stupenda panoramica sul lago di Occhito. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. L’area boschiva attrezzata di Decorata. I Siti di Importanza Comunitaria dell’alta valle del Tammaro e l’area del feudo di Castelpagano, dove il tratturello costeggia due boschi comunali di quercia e cerro di Santa Croce del Sannio (112 ettari) e Castelpagano (320 ettari) governati a ceduo. La Grotta del Santuario di S. Lucia in Sassinoro alle pendici del Massiccio del Matese. Il tempietto Italico di S.Giovanni in Galdo e l’Area archeologica Cantalupo-Serre in agro di Jelsi. La Torre Angioina di Riccia, il Palazzo Ducale di Castelpagano, il Palazzo dei Conti Galanti di Santa Croce del Sannio, il Palazzo Sannia ed il Castello di Morcone, il Palazzo baronale Trotta di Toro, il Palazzo Valiante Capozio di Jelsi. L’itinerario dell’arte romanica e barocca: la Chiesa di S.Antonio Abate di Gildone, la Chiesa di Santa Maria Assunta di Riccia, la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Castelpagano, il Convento dei Cappuccini di Morcone, la Chiesa di San Martino Vescovo di Campodipietra, la Chiesa di San’Andrea Apostolo di Jelsi. Il museo etnografico privato di Vincenzo Colledanchise di Toro. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si è garantito la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa, per via delle distanze e per la natura del territorio.Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2006 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2006 – I MARCIATORI EDIZIONE 2006 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2006 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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XI Edizione 2005

Il percorso del cammina, Molise! 2005, è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti delle Mainarde, tra l’alta valle del Volturno ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un percorso che è partito dalla parte molisana del Parco Nazionale per poi proseguire percorrendo il territorio dell’Alta valle del Volturno e delle pendici occidentali del Matese e raggiungere i monti del venafrano e chiudere nel casertano con la visita alla città vecchia di S.Pietro Infine bombardata durante l’ultima guerra. La marcia, partendo da Montenero Val Cocchiara in provincia di Isernia ed attraversando l’agro di ben tredici Paesi perfinire a S. Pietro Infine in provincia di Caserta, al confine tra tre Regioni (Molise e Campania) si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Montenero Val Cocchiara (IS), Pizzone (IS), Fornelli (IS), Macchia d’Isernia (IS), Montaquila (IS), Sant’Agapito (IS), Longano (IS), Monteroduni (IS), Venafro (IS), Conca Casale (IS) e S. Pietro Infine (CE). L’area faunistica dell’Orso Bruno Marsicano ed il Pianoro delle Forme “Vallefiorita”, contornata dai monti della Meta e delle Mainarde. Il Pantano, teatro naturale dove ogni anno si svolge il Rodeo Pentro con gli agili cavalli bradi. Lo splendido sentiero in quota tra i boschi del monte Curvale e del monte Portella. Il Sentiero della memoria per ricordare i martiri di Fornelli ed il passaggio devastante della II guerra mondiale nella Valle del Volturno fino a S.Pietro Infine, completamente distrutta. L’antichissima mulattiera della “strada del carro” che, proveniente dai laghi Matesini del versante campano, collega S. Agapito, Longano e Monteroduni. Il guado del torrente Vandra e la suggestiva alta vallata del Volturno. Il Comprensorio Naturalistico di Conca Casale. I castelli di Cerro al Volturno, di Fornelli, di Macchia, di Monteroduni e di Venafro. L’itinerario dell’arte romanica e barocca: le Chiesa di Pizzone, la Chiesa di S.Maria di Loreto a Montenero V.C., la chiesa di S.Michele Arcangelo ed il Palazzo ucale a Montaquila, la Cattedrale di Venafro. La lunghezza del percorso, di c.ca 71 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantito una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si è garantito di più rspetto allo scorso anno la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa, per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2005 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2005 – I MARCIATORI EDIZIONE 2005 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2005 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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X Edizione 2004

Il percorso del cammina, Molise! 2004 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre del Molise Centrale a ridosso della Valle del Biferno, con l’intento di proporre la conoscenza di un territorio ricco di storia e di bellezze naturali ed artistiche. La marcia, partendo da Gildone per finire a Duronia, si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, boschi, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: Gildone E’ l’antica Celidonia del catalogo Borrelliano del secolo XII, collocata sulla statale 17. Il centro storico, oggi quasi del tutto disabitato, è addossato ad uno spuntone calcareo che ha condizionato la costruzione delle case, dando al complesso architettonico una peculiarità interessante; infatti le unità abitative sono formate da stanze situate a diversi livelli, secondo l’andamento della roccia. Il palazzo baronale Infanti, oggi in via di ristrutturazione, si fa ammirare per la linea architettonica e per la presenza di colombaie che hanno una fattura particolare. Su un’altura, a 4 Km dall’abitato, la chiesetta di Santa Maria a Quadrano, dell’XI secolo, fondata dai Benedettini, purtroppo ha perduto il suo stile, a causa dei continui rifacimenti, ma conserva il suo fascino di chiesa campestre immersa nel verde. Mirabello Sannitico L’appellativo ‘sannitico’ distingue la località da analoghi toponimi diffusi in varie parti d’Italia. Posto in una conca fertile, ha una buona produzione agricola, soprattutto vinicola. La popolazione, culturalmente vivace, motivata a varie iniziative imprenditoriali, gode un apprezzabile benessere economico e registra un discreto incremento demografico. Ferrazzano L’antica Ferentinum ricordata da Livio per essere stata espugnata forse da Fabio Massimo con combattimenti che costarono la perdita di tremila uomini, ipotesi formulata dal Masciotta e da storici locali, ma non suffragata da una sicura documentazione. E’ la sentinella del Molise e gode di una vista aperta che dalla vallata spazia verso colline punteggiate del bianco degli agglomerati abitativi e verso il maestoso Matese. Il centro storico conserva la suggestione degli intrighi di viuzze e scalinate, nonché la semplicità accattivante delle abitazioni in pietra. La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, distrutta e ricostruita con nuovi criteri architettonici, è impreziosita dal portale autentico di stile romanico, a testimonianza di un’arte, quella romanica, diffusa in diverse località molisane e mantenuta integra in alcune emergenze. Campobasso-Busso Una passeggiata gradevole, arricchita da alcune emergenze che si incontrano in itinere, conduce da Campobasso a Monte Vairano e si snoda attraverso boschi di querce, cerri, castagni fino alla quota di 997 metri della vetta. Notevole l’area archeologica di Monte Vairano con scavi ancora in atto che riportano alla luce reperti di grande interesse e che contribuiranno a riscrivere la storia dei Sanniti. Un centro turistico di buon livello ed un museo archeologico e botanico, in via di allestimento, nonché l’amenità del paesaggio costituiscono una risorsa preziosa del luogo. La casa dell’illustre Giuseppe Altobello, cultore di scienze naturali, collezionista di mammiferi,uccelli, rettili e pesci della fauna molisana, ospiterà il museo. Vinchiaturo Un’ipotesi etimologica fa derivare il nome da ‘vincla’ del toponimo registrato come ‘Vincla-turu-m’ o ‘vincla-torio’ e fa pensare ad una località adibita a carcere o a domicilio coatto nei tempi della romanità (Giambattista Masciotta – Il Molise dalle origini ai nostri giorni – Circondario di Campobasso). Collocato in posizione strategica alla confluenza delle statali 17 e 87, è da sempre un nodo importante della viabilità tratturale, viaria e ferroviaria, la sua posizione ha favorito lo scambio di idee e di merci ed il contatto con diverse etnie, sviluppando una mentalità aperta alle innovazioni, disponibile alla libera e proficua attività imprenditoriale, condizione che ha inciso positivamente sull’economia e sullo stato demografico del paese. Baranello Forse da Vairanello piccolo Vairano, luogo posto a quota più bassa rispetto al monte Vairano. Oppure ha tratto origine dagli abitanti esuli da un antico Casale – Bairano, o Vairano, che sorgeva alle falde del monte attualmente denominato Vairano (Giambattista Masciotta – Il Molise dalle origini ai nostri giorni – Circondario di Campobasso) In buona posizione paesaggistica, si fa ammirare per la cordialità e simpatia degli abitanti, dinamici e volitivi, impegnati in attività agricole, artigianali che producono benessere economico. Ridenti le case costruite con mattoni bugnati ed ornate dalle eleganti Romanelle, un prodotto delle locali fornaci che ormai non sono in funzione e costituiscono un esemplare di archeologia industriale. Di notevole interesse il museo civico donato al Comune dall’architetto Giuseppe Barone insieme con una ricca collezione di vasi greci, italici, etruschi, romani, di bronzi, miniature, monete, di cineserie, di quadri, disegni e sculture. Colle d’Anchise Il percorso Baranello – Colle d’Anchise, oltre alle sue peculiarità paesaggistiche, tra il verde di una fitta vegetazione collinare e la freschezza della vallata tagliata dal torrente Quirino, stimola il ricordo degli eventi della seconda guerra mondiale. In questi luoghi Tedeschi ed Alleati si fronteggiarono per un lungo periodo da postazioni collocate sulle alture che controllavano la vallata del Quirino, finché gli Alleati non riuscirono ad attraversare il fiume, a liberare Colledanchise ed a mettere in fuga i Tedeschi. Nella Chiesa Madre si ammirano gli affreschi eseguiti dal Pittore molisano Ferdinando Trivisonno le cui opere sono ben conservate in varie chiese della Regione. Casalciprano Nel centro e’ presente la chiesa di Santa Maria del Giardino che probabilmente e’ di origini medioevali. Infatti di tale periodo e’ datato il suo portale, ricco di decorazioni di tipo vegetale con cornici a tortiglione ed un arco che denota la bravura e l’impegno che i maestri scalpellini hanno messo per realizzarlo. L’arco raffigura tre teste di Cherubini in stile Gotico-Romano. Il periodo di edificazione e’ compreso tra il XIII ed il XIV secolo. Torella del Sannio-Duronia Di particolare attenzione è “il castello medioevale”, le sue ampie balconate su due lati, adattate al gusto rinascimentale dell’epoca, lo rendevano molto simile ad una struttura residenziale che a una fortezza. Intatto ed incantevole il tratto del Tratturo

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IX Edizione 2003

Il percorso del cammina, Molise! 2003 sarà contraddistinto dall’attraversamento delle terre danneggiate dal sisma dello scorso anno, con l’intento di portare una solidarietà itinerante alle popolazioni colpite e di proporre la conoscenza di un territorio ricco di storia e caratterizzato dalla via dell’olio, dalla via della lana e dalla via del petrolio. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale e bassa del Molise, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Celano-Foggia e del Cortile-Centocelle,  le vie dell’olio e del petrolio e poi le vie dei pellegrini  per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa e barocca e visitando centri importanti come Rpabottoni, Casacalenda e Ururi La marcia, partendo da Petrella Tifernina per finire a San Giuliano di Puglia, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, boschi, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: Attraversamento ed accoglienza solidale, con feste popolari, nei paesi di Petrella Tifernina, Castellino del Biferno, Ripabottoni, Provvidenti, Casacalenda, Montorio nei Frentani, Ururi, Rotello, Santa Croce di Magliano e San Giuliano di Puglia I percorsi tratturali del braccio Cortile-Centocelle e di un tratto del Celano-Foggia. L’arte romanica di Petrella Tifernina, Ripabottoni e S. Croce di Magliano. La manifestazione delle “Carresi” ad Ururi La visita al “Parco del Paesaggio Storico e Naturale CASTELLO GERIONE” La visita al Parco Giochi ed all’Area ‘Colle di Toro’ di Castellino sul Biferno, classici esempi del recupero a verde attrezzato di parte del territorio del “Paese che si muove” . Le incantevoli vallate dei versanti sul Biferno e sul Cigno. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: Chiesa di S. Maria della Concezione di Ripabottoni, Chiesa parrocchiale di Montorio nei Frentani, Chiesa di S.M. Maggiore  e di S.Onofrio a Casacalenda. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 124 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo, tempi più elastici e, in alcuni casi, l’uso del bus garantiranno una certa precisione nel rispetto degli orari, condizione, questa, essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò, ad ogni tappa, al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2003 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2003 – I MARCIATORI EDIZIONE 2003 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2003 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VIII Edizione 2002

Il percorso del cammina, Molise! 2002 sarà caratterizzato dall’attraversamento di una parte dei monti del Matese e della montagna di Frosolone ancora non visitata nelle precedenti edizioni della manifestazione. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte occidentale del Matese, partendo dal versante della fondovalle sul Volturno, fino a raggiungere i laghi matesini in provincia di Caserta, per poi proseguire verso l’oasi del Torrente Callora e scendere giù sulla piana di Boiano e quindi risalire verso la montagna di Frosolone; si percorreranno i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Pescasseroli-Candela e le vie dei pellegrini per andare a conoscere paesaggi tra i più belli dello scenario appenninico ed alcune considerevoli  presenze dell’arte romanica e barocca e visitando centri suggestivi come Monteroduni, Roccamandolfi e Frosolone. La marcia, partendo da Sant’Agapito in provincia di Isernia, attraversando Gallo e Letino in provincia di Caserta, per finire a Duronia in provincia di Campobasso, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: L’itinerario dell’arte romanica e barocca: Chiesa di S. Maria in Altissimis a Monteroduni, Chiesa di S. Giacomo di Roccamandolfi, Cripta della Chiesa di S.Pietro in V. di S.M. del Molise, Chiesa di S.M. Assunta di Frosolone, le croci lapidee di Roccamandolfi e di Duronia. L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Sant’Agapito (IS), Moteroduni (IS), Longano (IS), Gallo (CE), Letino (CE), Roccamandolfi (IS), Cantalupo del Sannio, S. Maria del Molise (IS), Castelpetroso (IS), Carpinone (IS), Frosolone (IS), Molise (CB) e Duronia (CB). L’antichissima mulattiera della “strada del carro” che da Monteroduni, attraversando Longano, porta fino ai laghi matesini di Gallo e Letino Il guado del fiume Lete ed Il guado del Torrente Callora e visita all’omonima Area Naturale protetta in agro di Roccamandolfi. I castelli di Monteroduni e di Carpinone. Il Comprensorio Naturalistico “Lago di Carpinone-Colle dell’Orso” sulla Montagna di Frosolone. L’artigianato dei coltelli a Frosolone. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 100 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si prevede di garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2002 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2002 – I MARCIATORI EDIZIONE 2002 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2002 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VII Edizione 2001

Il percorso del cammina, Molise! 2001 sarà caratterizzato, come nella passata edizione, dall’attraversamento trasversale delle tre fondovalli della regione, Fortore, Biferno e Trigno. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale e bassa del Molise, dai confini della provincia di Foggia fino a raggiungere la provincia di Chieti, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Ateleta-S.Andrea e del Lucera-Castel di Sangro,  le vie dei pellegrini per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa e barocca e visitando centri importanti come Larino, Bonefro e Casacalenda. La marcia, partendo da Colletorto per finire a Duronia, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Colletorto, S. Giuliano di Puglia, Bonefro, Montelongo, Montorio dei Frentani, Casacalenda, Larino, Palata, Acquaviva Collecroce, Montefalcone del Sannio, Salcito, Pietracupa e Duronia. I percorsi tratturali del braccio Ateleta-S.Andrea e di un tratto del Lucera-Castel di Sangro. L’archeologia a Larino e Duronia L’area boschiva di Montefalcone del Sannio L’alta vallata del versante abruzzese sul Trigno. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: Chiesa di S. Alfonso a Colletorto, Chiesa parrocchiale di Bonefro, Chiesa di S.M. Maggiore  e di S.Onofrio a Casacalenda, Chiesa di S.Francesco e la Cattedrale a Larino. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 124 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo, tempi più elastici e, in alcuni casi, l’uso del bus garantiranno una certa precisione nel rispetto degli orari, condizione, questa, essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò, ad ogni tappa, al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2001 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2001 – I MARCIATORI EDIZIONE 2001 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2001 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VI Edizione 2000

Il percorso del cammina, Molise! 2000 sarà caratterizzato dall’attraversamento trasversale delle tre fondovalli della regione, Fortore, Biferno e Trigno. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale del Molise, dai confini della provincia di Foggia fino a quella di Chieti, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, il tratturo Celano-Foggia, nel tratto Centocelle-Castelbottaccio, e le vie dei pellegrini per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa romanica. La marcia, partendo da Jelsi per finire a Fossalto, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.   Queste le caratteristiche principali: Itinerario giubilare dell’arte romanica: Chiesa di S. Rocco a S. Elia a Pianisi, via Ripetta a Ripabottoni, Chiesa di S. Maria Assunta a Lupara, Cattedrale di S.M. Assunta a Guardialfiera, S. Maria di Canneto a Roccavivara, Cripta di S. Callisto a TriventoAttraversamento ed accoglienza nei paesi di Jelsi, Macchia V., S:Elia a P:, Pietracatella, Ripabottoni, Castelbottaccio, Lupara, Civitacampomarano, Guardialfiera, Roccavivara, Trivento, S: Biase e Fossato. Guado del Biferno, lungo il tratturo Celano-Foggia tra Morrone del S. e Castelbottaccio; guado del fiume Trigno, subito dopo Madonna di Canneto, verso Triveneto. Lago di Occhito sul Fortore e Lago di Guardialfiera sul Biferno. Tratturo Celano-Foggia. Area boschiva Guardialfiera – Roccavivara. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò ad ogni tappa al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 2000 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2000 – I MARCIATORI EDIZIONE 2000 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2000 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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V Edizione 1999

Il percorso del cammina, Molise! ‘99 si svolgerà nella zona compresa dal complesso montuoso delle Mainarde, a nord ovest, e la valle del fiume Trigno, ad ovest; abbracciando così tutta la provincia d’Isernia situata a nord del capoluogo. Il percorso è stato scelto, oltre che per la sua particolarità naturalistica e storica, anche per la particolare ricettività e versatilità del territorio che è ben in grado di sopperire alle mutate esigenze numeriche del nostro annuale appuntamento.   Queste le caratteristiche principali: La marcia, partendo da Roccapipirozzi, si pone come scopo quello di unire l’estremo confine ovest della regione con il suo centro. Scopo, questo, rafforzato dal fatto che, nella zona prescelta, si trova un numero consistente di cittadini proveniente dalle regioni vicine. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 85 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze; di certo, tempi così elastici garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti previsti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Si partirà quindi con la prima tappa, la più breve, in cui, gran parte del tempo a disposizione sarà sfruttata per visitare la città di Venafro. La seconda tappa, più lunga di 6 km rispetto alla prima, prevede soste mirate durante le ore più calde della giornata, e terminerà con una serie di importanti visite nella zona dell’alto Volturno. La terza tappa, di lunghezza molto simile alla precedente ma con meno soste, sarà di preparazione all’ultima. La quarta ed ultima tappa, per quanto di tragitto molto simile all’ultima tappa della prima edizione della marcia, saranno sostanzialmente differenti da quella, in questa edizione si attraverserà quasi solo ed esclusivamente il tratturo. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1999 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1999 – I MARCIATORI EDIZIONE 1999 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1999 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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IV Edizione 1998

Cammina, Molise! viene riconosciuta manifestazione di interesse regionale dall’Assessorato al Turismo; 184 marciatori sul Matese e sulla montagna di Frosolone,  una fila interminabile di magliette verdi: mai vista tanta gente camminare in queste zone, giurano gli “addetti ai lavori”! Cammina, Molise!, giunto alla sua quarta edizione, si è rivelata in questi anni la manifestazione ambientalista a carattere regionale che più ha raccolto consensi tra le associazioni di base legate al territorio e tra quelle che più è riuscita a coinvolgere le popolazioni e le amministrazioni dei comuni, attraversati da la marcia. Un grosso successo, consolidato per l’edizione 1998 da quasi duecento partecipanti, che deve essere finalmente messo a frutto in funzione della conoscenza e della rinascita delle nostre terre. La manifestazione per la prima volta è stata scortata  dai “Cavalieri del Tratturo”, associazione equestre molisana.   Tappe: 1a – Sabato 8 agosto: Cercemaggiore (CB), S. Maria della Libera, Cercepiccola (CB), S. Giuliano del Sannio (CB), Altilia, Guardiaregia (CB) – km 35 2a – Domenica 9 agosto: Guardiaregia (CB), Quirino, Campochiaro (CB), S. Polo Matese (CB), Civita Di Boiano, San Massimo (CB), Roccamandolfi (IS) – km 36 3a – Lunedì 10 agosto: Roccamandolfi (IS), C. Di Mezzo, Castelpizzuto (IS), Longano (IS), Trignete, Lorda, Ss.Cosma  e Damiano, Isernia – Km 31 4a – Martedì 11 agosto: Isernia, Pesche (IS), Colle dell’Orso (Montagna di Frosolone), Acquevive di Frosolone, S. Maria del Vasto, Duronia CB) – Km 38 Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1998 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1998 – I MARCIATORI EDIZIONE 1998 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1998 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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III Edizione 1997

La manifestazione cammina, Molise! 1997 ha seguito un iter leggermente diverso da quello delle manifestazioni precedenti. Mantenendo inalterata la lunghezza del percorso si è pensato di prolungare di un giorno la durata della manifestazione, passando così dai tre ai quattro pernotti, e dai quattro ai cinque giorni di marcia, usufruendo in questo modo di una tappa in più. La zona interessata dalla marcia è stata quella dell’Alto Molise, con particolare attenzione ai comuni di: Agnone, Capracotta, Vastogirardi, e del medio-basso Molise con i comuni di Trivento, Salcito e Bagnoli del Trigno.   Tappe:   II Tappa lun. 11/8: partenza da Carovilli, ed arrivo a Capracotta km 26.8 III Tappa mart.12/8: partenza da Capracotta, ed arrivo ad Agnone km 26 IV Tappa merc. 13/8: partenza da Agnone, ed arrivo a Trivento (trasferimento in pulman da Agnone a Castiglione per un totale di Km 16 per via della statale) km 16 in P., km 35 a piedi, tot. km 51 V Tappa giov. 14/8: partenza da Trivento, ed arrivo a Duronia km 29.5 Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1997 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1997 – I MARCIATORI EDIZIONE 1997 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1997 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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II Edizione 1996

La caricatura di un Signore disteso (contenuto nella sagoma dei confini del Molise), in atteggiamento di riposo, cui è rivolto l’invito “muoviti, che la strada è lunga” è la caricatura (n.d.r.: disegnata dall’Autore) che diventa il logo del cammina, Molise! 1996.  “Il significato è evidente: un invito stimolante ad una Regione sonnacchiosa, in cui le spinte al cambiamento del sistema economico non ha trovato terreno fertile per motivi di vario genere, tra cui, ad esempio: la politica “clientelare” e quindi non adeguatamente mirata a sostenere le iniziative più produttive; l’atavica e rassegnata accettazione dell’esistente soprattutto negli Anziani; la fuga dei Giovani più intraprendenti verso luoghi idonei alla loro personale realizzazione. È un messaggio quello di Germano che interpreta le aspettative di tanti Molisani, per i quali il risveglio del Molise sarebbe la realizzazione di un sogno da tempo accarezzato” (Enza Santoro Reale). L’Associazione Culturale La Terra, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia Sezione Molise, Italia Nostra Sezione di Isernia e  l’Italia Marathon Club Di Roma hanno per quattro giorni fatto lezione sul territorio. Tutti, a partire dai ragazzi, hanno dimostrato di sapersi avvicinare al territorio e, sopportando la fatica, lo hanno esplorato parlando con la gente e gli amministratori locali. una iniziativa intelligente e capace di avviare un dialogo che non dovrà interrompersi nel tempo. una iniziativa che ha riunito giovani e meno giovani, artigiani e professionisti, docenti e allievi per uno scopo nobile: riallacciare un dialogo con il territorio e con la gente che abita ancora la nostra Regione.Cinquantaquattro persone a camminare nell’entroterra del Molise centrale, 19 paesi attraversati, il record, incontri-dibattito sulla sentieristica in provincia di Isernia, sulla città-giardino a Campobasso, sui problemi dei paesi attraversati a Castropignano.. Tappe: 1a – Mercoledì  7 agosto: Duronia (CB), Civitanova del Sannio (IS), Chiauci (IS), Bosco S. Onofrio, Sessano (IS), Carpinone (IS), Castelpetroso (IS) –  km 28 2a – Giovedì 8 agosto: Castelpetroso (IS), S. Maria del Molise (IS), S. Angelo in Grotte,  Macchiagodena (IS), S. Elena Sannita (IS), Monte Vairano, Campobasso – km 42 3a – Venerdì 9 agosto: Campobasso, S. Giovanni in Galdo (CB), Matrice (CB), Montagano (CB), Ripalimosani (CB), S. Stefano, Castropignano (CB) – Km 48 4a – Sabato 10 agosto: Castropignano (CB), Torella del Sannio (CB), Fossalto (CB), Pietracupa (CB), Valloni, Casale, Duronia (CB)  – Km 31 Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1996 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1996 – I MARCIATORI EDIZIONE 1996 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1996 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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I Edizione 1995

AR’ JAMMECENNE A R’ PAJESE A PPEDE P’ LA VIANOVA(1), così fu chiamata la prima edizione del “cammina, Molise!”. Essa fu organizzata dai redattori de la vianova(2) per festeggiare il primo anno del mensile. Trentadue persone a piedi da Roma a Duronia e poi, la sera a conclusione della tappa, incontri-dibattito sull’emigrazione a Sora, sulla tutela ambientale a Opi, sui tratturi a Forlì del Sannio. Partiti da Piazza del Campidoglio alle 5 del mattino di martedì 2 agosto, i marciatori sono arrivati dopo quattro giorni a Duronia, dove sono stati accolti dalla cittadinanza in una grandiosa festa popolare (1)Trad. dal dialetto duroniese: “Ritorniamocene al paese a piedi per la vianova” Tappe: 1a – Mercoledì 2 agosto: Roma, Alatri (FR), Veroli (FR), Sora (FR). Il tratto Roma-Alatri è stato percorso con una staffetta con cambio ogni 8 Km. La marcia è iniziata alle h.11,00 da Alatri. 2a – Giovedì 3 agosto: Sora (FR), Parco Nazionale, Opi (AQ) 3a – Venerdì 4 agosto: Opi (AQ), Villetta Barrea (AQ), Barrea (AQ), Alfedena (AQ), Rionero Sannitico (IS), Forlì del Sannio (IS) 4a – Sabato 4 agosto: Forli del Sannio (IS), Roccasicura (IS), Carovilli (IS), Pescolanciano (IS), Civitanova del Sannio (IS) e Duronia (CB). È stato percorso tutto il tratto Forlì del S.-Duronia del Tratturo Castel di Sangro-Lucera. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1995 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1995 – I MARCIATORI EDIZIONE 1995 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1995 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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LA VIANOVA – ARCHIVIO – ANNO X 2003

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LA VIANOVA – ARCHIVIO – Anno IX 2002

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