Rientro a scuola in Molise
Ennesima occasione sprecata
di Paolo Di Lella (da ilbenecomune.it)
19 gennaio 2021
Leggi TuttoSaipins e Altilia verso candidatura Unesco
Franco Valente scriverà la prima relazione per impostare una ipotesi di candidatura
di Maurizio Cavaliere (da isnews.it)
19 gennaio 2021
Leggi TuttoLa regione immobile
Il pensiero dei molisani non può che andare a quanto non è stato fatto per la sanità pubblica
di Antonio Celio (da lafonte.tv)
19 gennaio 2021
Leggi TuttoLa speculazione minaccia montagne e foreste italiane
Con il professor Bartolomeo Schirone facciamo il punto della situazione su ciò che sta avvenendo sulle montagne italiane, un patrimonio oggi in grave pericolo
di Francesco Bevilacqua (da italiachecambia.org)
19 gennaio 2021
Leggi TuttoSant’Anduōne a Campobasso
Non è solo il Covid che sta minando le tradizioni secolari della civiltà contadina
di Arnaldo Brunale – fb
18 gennaio 2021
Leggi TuttoLa benedizione degli animali I racconti di Vincenzo
I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre
di Vincenzo Colledanchise
18 gennaio 2021
Leggi TuttoIl “Capracotta-Clipper” è stato scaricato a Napoli
Un episodio del gennaio 1950
di Vittorio Ricciuti (da letteraturacapracottese.com)
18 gennaio 2021
Leggi TuttoLa contrada del grano
Melanico: un’area pianeggiante ondulata di oltre 2.000 ettari, situata nel comune di Santa Croce di Magliano. Il suo paesaggio è un patrimonio prezioso, che non può essere insidiato
di Rossano Pazzagli (da La Fonte, gennaio 2021)
18 gennaio 2021
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – QUARTA TAPPA
PERCORSO: Forli del Sannio (IS) – Roccasicura (IS) – Carovilli (IS) – Pescolanciano (IS) – Civitanova del Sannio (IS) – Duronia (CB)
È stato percorso tutto il tratto Forlì del Sannio-Duronia del Tratturo Castel di Sangro-Lucera
Sabato 5 Agosto
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – SECONDA TAPPA
PERCORSO: Sora (FR) – Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise – Opi (AQ)
Giovedì 3 Agosto
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – PRIMA TAPPA
PERCORSO: Roma – Alatri (FR) – Veroli (FR) – Sora (FR)
Mercoledì 2 Agosto
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – TERZA TAPPA
PERCORSO: Opi (AQ) – Villetta Barrea (AQ) – Barrea (AQ) – Alfedena (AQ) – Rionero Sannitico (IS) – Forlì del Sannio (IS)
Venerdì 4 Agosto
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – I MARCIATORI
I 32 MARCIATORI DELLA I EDIZIONE (1995) ADDUCCHIO Daniele; ADDUCCHIO Silvana; ADDUCCHIO Silvio; ADDUCCHIO Sonia; AUCIELLO Pietro; BERARDO Sandro (autista pulmino); CHIOCCHIO Maurizio; CHIOCCHIO Elio (autista pullman); CIAMARRA Alfredo; CIAMARRA Christian; D’AMICO Alfredo; D’AMICO Massimo; D’AMICO Sandro; DEL SOLE Delfina; DI RISIO Felice; GALBUSERA Valerio; GERMANO Anna Maria; GERMANO P. Antonio; GERMANO Domenico; GERMANO Elio; GERMANO Livia; GERMANO Giovanni; MANZO Enzo; MANZO Franca; MANZO Giannina; MANZO Maria; MANZO Odorino; PASQUALOTTO Giuseppe (inviato speciale); PONZA Simone; RICCIUTO Federico; RIVA Giampietro; ROMAGNOLI Mario; SALTARELLI Adriana. EDIZIONE 1995 – LA MANIFESTAZIONE EDIZIONE 1995 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1995 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1995 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI
PUBBLICHIAMO ALCUNI DI TANTI MESSAGGI PERVENUTI AL GIORNALE IN SEGNO DI APPREZZAMENTO PER L’INIZIATIVA COMUNE DI OPI (AQ) In riscontro alla nota a margine indicata, si comunica che questo Comune non ha somme disponibili in bilancio da poter impegnare in tale manifestazione, partecipa comunque a tale manifestazione mettendo a disposizione una sala per effettuare, così come riportato in programma, il dibattito previsto. Distinti saluti Sindaco COMUNE DI FORLI’ DEL SANNIO (IS) In riferimento, alla Vs. richiesta datata 19.6.95, si comunica che questo Ente ha aderito alla stessa deliberando il finanziamento richiesto che si provvederà ad inviarVi nel più breve tempo possibile. In attesa di ulteriori incontri tesi al migliore svolgimento della manifestazione, si inviano distinti saluti. Sindaco Arch. Sergio Lerza TELECOM ITALIA Filiale di Campobasso Isernia Mi congratulo vivamente con gli organizzatori per la buona riuscita dell’iniziativa e spero di poter esser presente al Vs. arrivo a Duronia. D.ssa Marina Manna – Relazioni esterne COMUNE DI ALATRI (FR) E’ con grande rammarico il poter dare il semplice patrocinio ad una così importante manifestazione riconoscendo, nella stessa, un alto va./ore culturale. Siamo lieti di poterVi ospitare determinando nella Piazza S. Maria Maggiore il luogo di arrivo della maratona. Nell’augurare il buon esito dell’iniziativa, si cogli l’occasione per inviare distinti saluti. Sindaco COMUNITA’ MONTANA “SANNIO” Frosolone (IS) In riferimento alla Vs. nota si esprime il più ampio apprezzamento per la notevole valenza culturale e sociale della manifestazione proposta ma, nostro malgrado, siamo impossibilitati, per problemi di ordine finanziario, ad offrire il patrocinio economico, restando, peraltro a disposizione per ogni altra forma di collaborazione. Distinti saluti. Presidente Mario Mancini COMUNE DI ROMA Con riferimento alla Vs. richiesta pervenutaci in data 30 giugno 1995, sono lieto di comunicarVi la concessione del patrocinio alla iniziativa promossa dalla Vs. associazione. Augurando la migliore riuscita alla manifestazione, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti. L’Assessore Gianni Borgna CAMMINA CAMMINA… Con una modesta telecamera a tracolla avuta in prestito e una vecchia macchina fotografica presa a noleggio al collo, con abbigliamento rimediato all’ultimo minuto, ho seguito e documentato la marcia Roma-Duronia “Ar’ jammecene a r’ pajese a ppede p’ la vianova”, a bordo del furgone di seconda mano guidato dal paziente Sandro Berardo, addetto al rifornimento dell’acqua e al soccorso dei 32 partecipanti. Dei 249 chilometri percorsi dai nostri eroi (si fa per dire), di tutte le età, tutti con la maglietta verde speranza attillata e cappellino colorato, abbigliamento offerto dall’organizzazione, in questo intervento non ne commenterò nessuno (tra un paio di mesi, sarà possibile acquistare il film-documentario che se ne ricaverà), voglio solo elencare un pò di numeri ed esprimere qualche mia impressione, documentata standomene comodamente seduto sul furgone. Alla partenza dal Campidoglio, appena il branco degli atleti (si fa per dire) assonnato si è mosso alla bell’e meglio nell’incerta luce dell’alba, ho sgranato gli occhi, ho sparato mentalmente un severo giudizio e ho pensato di recarmi altrove; ma poi, quando il sole ha illuminato meglio il corteo, ho potuto apprezzare la straripante potenza di Pino Carovillari, la volontà a denti stretti di Armando del Casale, il ritmo… andante con brio di Silvana Adducchio, la falcata…olimpica di Pasquale Auciello e il bel fisico asciutto e invidiato (non faccio nomi) di Mario Romagnoli. Attraversando boschi e vallate, ho ammirato l ‘eleganza tersicorea (per chi non lo sapesse, questa tersicorea è la musa della danza) di Livia Germano; la serenità biblica di Odorino Manzo; la grinta di Pietro, pure lui del Casale, sempre alla ricerca come una guida indiana di viottoli e scorciatoie; la camminata lenta ma poderosa di Silvio Adducchio, che, visto di spalle , ricordava un contadino dell’ alto Molise, e la grazia preraffaellita (niente paura, è solo un genere di pittura ) di Sonia Adducchio. Ah, se avessi 10 o 15 anni di meno! Facciamo 20 e non se ne parla più. Prima di andare avanti, un po’ di numeri. Dunque. Panini divorati dalla piccola armata durante la marcia: 203; bottigliette d’acqua scolate: 1234; frutta mangiata: 35 chili; cerotti per curare gonfiori e vesciche: 99; creme oli e spray per massaggi e lenire i dolori vari: 18 confezioni piccole e medie di prodotti nazionali; lamette per barba: poche; dentifricio per denti: speriamo abbastanza; rossetti e fondotinta:….questo conviene chiederlo alle donne. Ritorniamo alle impressioni. Se un doppio applauso va ai ragazzi, sempre allegri e mai stanchi, un tenero pensiero va senz’altro indirizzato alle mogli e alle madri, apprensive con i figli e i mariti (i loro s’intende), sempre prodighe di consigli e pronte a porgere, in discesa e in salita, fruttini, merendine di marca e magliette di cotone. E come non citare il “macho” (si legge “macio”) Domenico Germano, sempre a torso nudo, che nelle belle piazze dei paesi attraversati ha strappato gridolini d’ammirazione a schiere di ragazzine. Se un pubblico di spettatori sedentari ha apprezzato con una certa indulgenza i fianchi ben torniti di Alfredo Ciamarra e ad altri curiosi non sono sfuggite le giustificate preoccupazioni di Giovanni Germano, con un occhio sempre alla ricerca di una possibile via di uscita, a chi scrive, e a parecchie mamme e nonne, ha entusiasmato la freschezza di Sandro e Massimo, i più giovani dei partecipanti, degni di apparire in un film di Walt Disney. Inoltre. Se gli occhi sempre sorridenti di Delfina del Sole, due fari abbaglianti, hanno deliziato i miei obiettivi fotografici, il fumo delle nazionali senza filtro di Giampietro, il bergamasco (una sigaretta ogni 5 chilometri), mi ha affumicato non poco le idee. Conclusione. Da tutti i marciatori ho ricevuto gradevoli, buffe e divertenti emozioni, ma devo per forza fermarmi qui: ho le righe contate. Se a qualcuno la curiosità…rode, mi telefoni, o mi fermi pure per strada. di Giuseppe Pasqualotto EDIZIONE 1995 – LA MANIFESTAZIONE EDIZIONE 1995 – I MARCIATORI EDIZIONE 1995 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1995 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO
Leggi TuttoEDIZIONE 1995 – I RINGRAZIAMENTI
C’ERAVAMO ANCHE NOI alla lunga marcia naturalistica e socio-culturale AR’ JAMMECENNE A R’ PAJESE A PPEDE P’ LA VIANOVA Partiti da Roma alle 5 del mattino di martedì 2 agosto, i marciatori sono arrivati dopo quattro giorni a Duronia, dove sono stati accolti dalla cittadinanza in una grandiosa festa popolare. Nelle tappe di Sora, Opi e Forlì del Sannio ci sono stati incontri-dibattiti dove si è discusso di emigrazione, ambiente e tratturi Zi L’ueggine d’ r’ Mastricchie, ve lo ricordate? “F’l’cè, mìt l’ sagne! ca ì arrive n’ m’mente a Trella e quande a’ r’venghe magneamme.” Grande camminatore Luigi De Vincenzo, buon’anima, Cavaliere di Vittorio Veneto: presente anche lui alla marcia nella memoria di quei trentadue pazzi che se la son fatta a piedi da Roma a Duronia. Pazzi! Massimo e Sandro D’Amico, 13 anni. Christian Ciamarra, 14 anni. Alfredo D’Amico, Valerio Galbusera e Elio Germano, 15 anni. Daniele Adducchio e Simone Ponza, 16 anni. Sonia Adducchio, 18 anni. Domenico Germano, 22 anni. Anna Maria Germano e Enzo Manzo, 28 anni. Livia Germano, 31 anni. Federico Ricciuto, 35 anni. Maurizio Chiocchio, 37 anni. Silvana Adducchio e Alfredo Ciamarra, 39 anni. Delfina Del Sole, Maria Manzo e Adriana Saltarelli, 40 anni. Felice Di Lisa, 41 anni. Elio Chiocchio (autista pulman), 43 anni. Silvio Adducchio e Franca Manzo, 46 anni. Giovanni Germano e Mario Romagnoli, 47 anni. Giampietro Riva, 49 anni. Giuseppe Pasqualotto (Inviato speciale), (?). Giannina Manzo, 53 anni. Sandro Berardo (autista pulmino), 54 anni. Pietro Auciello e P.Antonio Germano, 56 anni. Odorino Manzo, 61 anni. Pazzi, ma felici! Una esperienza bellissima, forse irripetibile. “No, ma chi volete che venga? E’ impossibile.”, “Perché sprecare tante energie in questa impresa, quando si può organizzare qualcosa di più serio e costruttivo?” oppure più semplicemente “Siamo partiti tardi! servono soldi, non ce la faremo mai a convincere Enti e Sponsor a darci una mano: ci prenderanno tutti per matti.” Queste erano le preoccupazioni più che legittime di alcuni amici della Redazione allorché venne lanciata la proposta della marcia. Eravamo in aprile ed avevamo deciso di festeggiare il primo anniversario della nascita de la vianova: l’iniziativa che si andava a proporre doveva rispecchiare l’impronta passionale del giornale, quella irrazionalità istintiva e irriducibile confinata ai limiti della pazzia, che lo ha fatto nascere e lo tiene tuttora in vita. Bisognava poi salvaguardare gli intenti sociali e culturali, propri del giornale, e puntare a far conoscere il nome del mensile oltre i confini abituali. Gli ingredienti c’erano, mancava l’idea. “Con la bici !”, disse Domenico, durante una riunione a Roma di alcuni membri del comitato di Redazione. “Ma per andare dove?”, gli si chiese. “A Duronia! no?”, rispose lui. “Ma allora ieammece a ppede!”, proposi io, “vedrete quanta gente ci seguirà!” I tempi erano stretti, bisognava organizzare tutto per la prima settimana di agosto: molte le perplessità, ma l’idea, fu accolta. Gli altri Redattori ed il Direttore successivamente vennero democraticamente convinti. Quindi, via! Ai primi di maggio la macchina organizzativa si mise in moto.Ritornare al paese a piedi! Per onorare i sacrifici dei tanti compaesani emigrati ed in particolare di quelli venuti a piedi a Roma tanti anni fa, si pensò di dedicare a loro la manifestazione. Bisognava ripercorrere in senso inverso gli antichi sentieri che portarono i nostri padri ad emigrare verso la grande città in cerca di fortuna.Studi appassionati sulle cartine toponomastiche vennero fatti nella vana speranza di ridurre il numero di chilometri da percorrere. “Sentite a me”, continuava a ripetere Odorino, “facciamo la staffetta, risolviamo tutto in un giorno, risparmiamo fatica e soldi”. “Mi sono stancato solo a passarci …con il pennarello sopra”, se ne uscì Alfredo, individuando così finalmente il percorso fattibile. I sopralluoghi, fatti successivamente in più occasioni, confermarono la scelta; Roma, Alatri, Veroli, Sora, Campoli, Opi, Villetta Barrea, Barrea, Alfedena, Rionero Sannitico., Forlì del S. Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Civitanova del Sannio e finalmente Duronia: percorso accidentato, ma bellissimo! Avremmo attraversato il Parco Nazionale d’Abruzzo e i Tratturi. 450 km. da dividere in quattro tappe; la prima tappa avrebbe previsto anche una staffetta, per coprire il tratto Roma-Alatri, il più trafficato e quindi il più pericoloso.Fatti un po’ di conti, scoprimmo che l’impresa sarebbe costata al giornale circa 22 milioni, per coprire le spese di assistenza, vettovagliamento, pernottamento, budget, etc.. Come trovarli questi soldi? Impegno di non poco conto, considerando la ristrettezza dei tempi. Le finanze del giornale sarebbero bastate a malapena a coprire le pubblicazioni fino alla fine dell’anno. Michele, implacabile: “La vianova non può cacciare una lira, bisogna trovare altre strade, altrimenti i partecipanti si dovranno autofinanziare”. L’originalità dell’iniziativa, l’impegno fisico non indifferente, la possibilità di ritrovarsi insieme a tanta gente e camminare, parlare, ricordare, e poi ammirare, scoprire o ritrovare posti bellissimi, tutto questo insieme non era certo sufficiente per poter sperare in un aiuto concreto da parte di Enti e sponsor eventuali: potevamo correre il rischio che qualcuno ci dicesse “Soldi per divertirvi non ve ne diamo”. Ritenemmo quindi importante e necessario trovare il modo per rimar care la connotazione culturale che avevamo deciso di imprimere alla manifestazione.“Convinti che il futuro dei nostri centri montani, duramente falcidiati nei decenni scorsi da una forte emigrazione e ridotti all’isolamento economico e sociale che ancora perdura, si costruisce solo se si riesce a capirne il presente, ma per capire il presente bisogna conoscere il proprio passato, i redattori de la vianova vogliono significare, nel- l’attraversare i centri interessati alla marcia, che il ritorno alle proprie origini è avere il coraggio della speranza, per questo essi stessi si propongono di incontrare la cittadinanza il giorno stesso dell’arrivo nella località attraversata, per dibattere delle tematiche che il giornaIe ha diffUsamente trattato in questo anno di vita e cioè: a) ricerca verso il nostro passato (storia, archeologia, cultura contadina, dialetto, usi e costumi, etc.); b) denuncia costruttiva del presente; c) proposte per il futuro (turismo rurale, artigianato, recupero urbanistico e produttivo dei borghi,. etc.)”.Questa l’esplicazione dell’intento culturale, da noi fermamente voluto, che decidemmo di scrivere sulle lettere inviate ai nostri possibili interlocutori, nelle
Leggi Tutto“Occhi a candela”
A Frosolone, dopo la pubblicazione di due libri che sono una saga del paese attraverso i secoli, un altro piccolo tassello é tornato al suo posto.
di Roberta Muzio – fb
15 gennaio 2021
Leggi TuttoChiesa o grotta, castello o palazzo, un paese o due
Non c’è niente di scontato nelle categorie dei beni culturali e qui cerchiamo di dimostrarlo attraverso 3 casi, significativi perché ricadenti nella medesima area, quella a cavallo tra medio e alto Molise
di Francesco Manfredi Selvaggi (da ilbenecomune.it)
15 gennaio 2021
Leggi TuttoAeroporto del Molise…a Campomarino
Cinque campi di volo, importanza strategica e un particolare che lo rese unico al mondo. Torniamo al 1944 per scoprire l’aeroporto costruito dagli ingegneri dell’esercito U.S.A.
di Paolo Pasquale (da turismoinmolise.com)
15 gennaio 2021
Leggi TuttoBelmonte, paese poco studiato
Ovvio Paccio, famoso per il Giuramento della Gioventù Linteata, fu sepolto dalle parti di Belmonte del Sannio
di Franco Valente – fb
15 gennaio 2021
Leggi TuttoIl Molise emblema delle aree interne italiane
Continua la serie “Incontri: Cos’è rimasto?” di LeccePrima. Oggi h. 21 online
di lecceprima.it
14 gennaio 2021
Leggi Tutto