XXII Edizione 2016

Il percorso del cammina, Molise! 2016  è stato un cammino di testimonianza attraverso due zone tra le più incantevoli ed ospitali del Molise: la zona delle Mainarde, tra il Parco Nazionale d’Abbruzzo e Molise ed il Macerone, e la zona del Molise Centrale, tra Frosolone e Spinete

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XXI Edizione 2015

Il percorso del cammina, Molise! 2015 è stato contraddistinto dall’attraversamento di alcuni itinerari della pratica religiosa molto importanti in Molise e dall’attraversamento, per la prima volta nella storia della manifestazione, di un breve itinerario costiero. In particolare la manifestazione ha proposto un cammino di testimonianza attraverso il percorso di San Leo, le Carresi e il centro storico di Termoli nel Basso Molise ed il percorso dell’arte romanica tra Matrice e Petrella Tifernina nel Molise Centrale. La marcia è partita dal borgo medievale di Termoli ed  attraversando l’agro di ben otto Paesi, finisce a Petrella Tifernina; essa si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.   Queste le caratteristiche principali della passata edizione: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nel borgo o nell’agro dei Comuni di di Termoli (CB), Campomarino (CB), Portocannone (CB), San Martino in Pensilis (CB), Serracapriola (FG), Ururi (CB), Matrice (CB), Petrella Tifernina (CB. La visita al borgo medievale ed ai “trabucchi” di Termoli, per la prima volta, in 21 anni, attraversata da “cammina, Molise!”. Le stupende vallate del fiume Biferno, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo L’Aquila – Foggia nel tratto San Martino in Pensilis  e Serracapriola, in provincia di Foggia. “Sui passi di San Leo”, un percorso della pratica religiosa che costituirà il filo conduttore della XXI edizione e che si snoderà in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria tra i comuni di Portocannone, San Martino in Pensilis e Ururi. I luoghi sacri del percorso di san Leo: il Monastero di San Nicola, il monastero di Santa Maria in Procidis, Il Monastero di San Felice, La chiesa di Santa Maria in Pensili e La chiesa di San Pietro apostolo. Il percorso delle “Carresi” (le corse dei carri) nel Basso Molise (Portocannone, San Martino in Pensilis, Ururi), appartenenti al medesimo ed antichissimo ciclo rituale della rinascita primaverile e dell’approssimarsi del raccolto, al quale la comunità affida le sue speranze di sopravvivenza. La cultura “arbëreshë” della minoranza linguistica albanese di Campomarino, Portocannone ed Ururi. L’itinerario romanico che prevede la visita alla chiesa di S. Maria della Strada in agro di Matrice ed  alla Chiesa di San Giorgio martire a Petrella Tifernina che rappresenterà la Potenza della Bellezza per la regione Molise ad Expo 2015. Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2015 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2015 – I MARCIATORI EDIZIONE 2015 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONI DEL PASSATO LE TAPPE 1a tappa 2015 – Termoli (CB) – Campomarino (CB) – Portocannone (CB) 2a tappa 2015 – Masseria Pontoni – Ururi (CB) – Larino (CB) 3a tappa 2015 – Oasi Le Fantine di Campomarino (CB) – Partenza Carrese – San Martino in Pensilis (CB) 4a tappa 2015 – Matrice (CB) – Santa Maria della Strada – Petrella Tifernina (CB)

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XX Edizione 2014

Il percorso del cammina, Molise! 2014 è stato contraddistinto dall’attraversamento di alcuni tratti dei tratturi molisani, per denunciarne gli scempi e testimoniare l’importanza della loro tutela, ed andrà a conoscere le terre del Medio Sannio comprese tra  le valli del Trigno e del Biferno, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita tra la parte nord-orientale della provincia d’Isernia e quella nord-occidentale di Campobasso.Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana. La marcia, si è svolta tutta nel territorio molisano, è partita da Castropignano, sul tratturo Castel di Sangro-Lucera, e dopo cinque giorni, attraversando ben tredici Paesi, per poi concludersi a Duronia; essa si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali della passata edizione: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nel borgo o nell’agro dei Comuni di Baranello (CB), Busso (CB), Campobasso (CB),  Castropignano (CB), Civitanova del Sannio (IS), Duronia (CB), Ferrazzano (CB), Frosolone (IS), Oratino (CB), Pietracupa (CB), Roccavivara (CB), Torella (CB) e Trivento (CB). Le stupende vallate del fiume Trigno e del fiume Biferno, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera nei tratti Castropignano-Torella del Sannio e Civitanova del Sannio-Duronia: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Lo splendido scenario naturale di Colle dell’Orso e della Montagnola, che da 1400 mt. slm dominano l’alto e medio Sannio, con viste panoramiche mozzafiato che si estendono dal Matese alle Mainarde fino alle ultime colline che separano l’entroterra dal mare. Il castello d’Evoli a Castropignano, il castello  Torello a Torella del Sannio ed il Palazzo Ducale di Oratino. La chiesa romanica della Madonna di Canneto a Roccavivara e la chiesa rupestre di Pietracupa. L’archeologia, con la visita all’abitato fortificato di Monte Vairano. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Cattedrale di Trivento con la Cripta di San Casto, la chiesa di San Silvestro a Civitanova del Sannio, la Chiesa di Santa Maria Assunta di Oratino e la Chiesa di Santa Maria Assunta a Frosolone. Il Museo dei Ferri Taglienti  ed il Museo del Costume a Frosolone La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 110 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno la percorribilità delle tappe non è continua,  per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2014 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2014 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2014 – I MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2014 – Castropignano (CB) – Torella Del Sannio (CB) – Pietracupa (CB) 2a Tappa 2014 – Ferrazzano (CB) – Oratino (CB) 3a Tappa 2014 – Trivento (CB) – Roccavivara (CB) 4a Tappa 2014 – Sant’egidio (Frosolone) (IS) – Civitanova (IS) 5a Tappa 2014 – Frosolone (S) – Duronia (CB) EDIZIONI DEL PASSATO

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XIX Edizione 2013

Il percorso del cammina, Molise! 2013 avrà come obiettivo primario l’andare a conoscere gli avvenimenti civili e culturali e che si stanno realizzando, quasi per miracolo, a Castel del Giudice, un minuscolo comune molisano a confine con l’Abruzzo. Detti avvenimenti sono ben riassunti in questo articolo apparso sul Fatto Quotidiano del 4 settembre 2010:“Castel del Giudice è un piccolo comune dell’Appennino molisano, in Provincia di Isernia, che testimonia come sia possibile scommettere, con successo, su un’agricoltura rispettosa dell’ambiente. E’ la storia di un patto con cui i 350 abitanti di questo comune, senza rassegnarsi al declino del proprio territorio, hanno dato vita, assieme all’amministrazione comunale, a un modello di governance territoriale caratterizzato da tre elementi: la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte di sviluppo; la trasformazione di ogni debolezza in forza; la valorizzazione della qualità ambientale del territorio. Il territorio ha ottenuto la certificazione ambientale, sono state promosse iniziative in ambito agricolo, sociale e turistico e sono state costituite tre società, una ogni 110 abitanti, con la partecipazione diretta dei cittadini in qualità di soci investitori, che hanno consentito di sviluppare un azionariato popolare. Primo risultato, lo sviluppo agricolo: cinquanta cittadini hanno costituito la Società Agricola Melise S.r.l. per il recupero dei terreni agricoli in abbandono e la coltivazione biologica di mele, susine, ciliegie, fragole, farro, con relativa trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Sessantotto ettari sono già recuperati e messi a coltivazione biologica e più precisamente: 50 ettari mele, 3 ettari ciliegie, 15 ettari farro. Secondo risultato, lo sviluppo sociale e della comunità: è stata costituita la Società San Nicola (patrono del paese), che, mediante la riconversione della scuola elementare, chiusa da diversi anni per mancanza di iscritti, garantisce accoglienza, assistenza sanitaria, prestazioni di recupero a persone non autosufficienti, anziani e disabili, offrendo lavoro a diverse persone. Altro risultato importante per un’area in cui ancora adesso si emigra per trovare occupazione. Terzo risultato, lo sviluppo turistico: è stata costituita la Vello S.p.A., Società di Trasformazione Urbana, che vede tra i soci il Comune, partner privati e il coinvolgimento dei proprietari degli immobili destinati a essere recuperati, con l’obiettivo di dare nuova vita al Borgo Tufi, un prezioso esempio di architettura rurale, ben conservato nelle sue caratteristiche originarie. E’ stato realizzato un “Centro di Ospitalità” con la tipica struttura dell’ “Albergo diffuso”. Gli ingredienti per questa specie di miracolo: fantasia, umiltà, senso civico, rispetto per la terra, nostalgia del futuro… L’esperienza di Castel del Giudice ci insegna una cosa: che le cose si possono cambiare, basta volerlo!”. Queste le caratteristiche principali della passata edizione L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Forlì del Sannio (IS), Roccasicura (IS), Carovilli (IS), Vastogirardi (IS), San Pietro Avellana (IS), Borrello (CH), Pescopennataro (IS), Capracotta (IS), Quadri (CH), Sant’Angelo del Pesco (IS) e Castel del Giudice  (IS). Le stupende vallate del fiume Sangro e del torrente Vandra, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo nei tre rami del Castel di Sangro-Lucera,  del Celano-Foggia e dell’Ateleta- Biferno: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Lo splendido scenario naturale delle Cascate del Verde a Borrello e di Prato Gentile di Capracotta e la caratteristica località di Colle Castellano in agro del comune di Pescopennataro. La riserva R.N.O. di Montedimezzo in agro di Vastogirardi e la Riserva R.N.R. Cascata del Verde in agro di Borrello. Il miracolo di Castel del Giudice in ambito agricolo, sociale e turistico: il meleto, la casa di riposo e l’Albergo diffuso. L’archeologia, con la visita Tempietto italico di Vastogirardi; gli scavi archeologici di Trebula (Quadri); il museo della Civiltà e del Costume d’Epoca di S. Pietro Avellana ed  il Museo della Pietra di Pescopennataro I Palazzi Baronali di Capracotta e di Borrello, il Castello Baronale di Quadri ed il Palazzo Caldora a Castel del Giudice. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Chiesa di Sant’Egidio a Borrello, la Chiesa Madre di Forlì del Sannio, la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo di Pescopennataro, la Chiesa di S. Madonna del Carmelo di Castel del Giudice. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno la percorribilità delle tappe non è continua,  per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato EDIZIONE 2013 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2013 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2013 – I MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2013 – Forli’ Del Sannio (IS) – Roccasicura (IS) – Carovilli (IS) 2a Tappa 2013 – San Pietro Avellana (IS) – Villa San Michele – Vastogirardi (IS) 3a Tappa 2013 – Borrello (CH) – Pescopennataro (IS) – Capracotta (IS) 4a Tappa 2013 – Quadri (CH) – Sant’angelo del Pesco (IS) – Castel del Giudice (IS) EDIZIONI DEL PASSATO

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XVIII Edizione 2012

Il percorso del cammina, Molise! 2012 è stato contraddistinto dall’attraversamento di parte del territorio compreso tra il versante molisano del Matese e le vallate che si affacciano sul tratto iniziale del fiume Biferno; si è partiti dalle pendici del Matese e se ne è percorso parte della dorsale Nord fino ad arrivare sulla dorsale Sud della montagna di Frosolone e proseguire quindi verso la vallata del Biferno dove nasce il fiume, attraversando la zona archeologica di Monte Vairano ed abbracciando l’area centrale dell’entroterra, costellata da tanti piccoli borghi, sita a confine tra la provincia di Campobasso e quella di Isernia. Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana. La marcia partita da Civita di Bojano, uno dei più importanti centri molisani per la sua storia e per la sua cultura, ed  attraversando l’agro di ben undici Paesi,  è finita a Colle D’Anchise, paese che ha dato i natali al Prof. Domenico Lucarelli, alla memoria del quale l’edizione di cammina, Molise! 2012 è dedicata. La manifestazione si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali, che solo camminando si riescono ad apprezzare. I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali della passata edizione: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Bojano (CB), San Massimo (CB), Cantalupo del Sannio (IS), Santa Maria del Molise (IS), Macchiagodena (IS), Sant’Elena Sannita (IS), Casalciprano (CB), Busso (CB), Baranello (CB), Vinchiaturo (CB) e Colle D’Anchise (CB). La foresta demaniale di Cantalupo, alle pendici del Matese, e le stupende vallate che guardano alle sorgenti del Biferno. Sopra Bojano, Civita Superiore, con i ruderi del castello Pandone e Monte Crocella, che ricordano l’antica presenza dei sanniti, e le sorgenti incastonate alle sue pendici. Il Regio Tratturo, Pescasseroli – Candela,  intercettato nei pressi di Cantalupo del Sannio: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Baranello, con il suo Museo Civico, ricco di pregevoli tele, vasi, bronzi, iscrizioni lapidee, porcellane e maioliche rare, e con il ”Mulino Corona”, l’ultimo mulino ad acqua. La zona archeologica di Monte Vairano, situata sul monte omonimo, tra Busso e Baranello, caratterizzata dalla presenza dei ruderi di un abitato sannitico, circondato da mura che si estendevano per una lunghezza di circa 3 km. EDIZIONE 2012 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2012 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2012 – I MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2012 – Boiano (CB) – San Massimo (CB) – Cantalupo Del Sannio (IS) 2a Tappa 2012 – Santa Maria Del Molise (IS) – Macchiagodena (IS) – Sant’Elena Sannita (IS) 3a Tappa 2012 – Casalciprano (CB) – Busso (CB) – Baranello (CB) 4a Tappa 2012 – Baranello (CB) – Vinchiaturo (CB) – Colle D’Anchise (CB) EDIZIONI DEL PASSATO

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XVII Edizione 2011

Il percorso del cammina, Molise! 2011 è stato contraddistinto dall’attraversamento di parte del territorio del versante molisano del Matese, che parte dalla Riserva Naturale regionale di Monte Patalecchia no fino ad arrivare all’Oasi WWF-Riserva Naturale regionale Guardiaregia-Campochiaro e quindi alla zona archeologica di Altilia, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita a confine tra la provincia di Campobasso e quella di Isernia. Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana. La marcia è partita da Sant’Agapito, in provincia di Isernia, ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, è terminata a San Giuliano del Sannio, in provincia di Campobasso; essa si è preposto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali della passata edizione: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Sant’Agapito (IS), Longano (IS), Castelpizzuto (IS), Pettoranello del Molise (IS), Castelpetroso- Santuario dell’Addolorata (IS), Roccamandolfi (IS), San Polo Matese (CB), Campochiaro (CB), Guardiaregia (CB), Sepino (CB) e San Giuliano del Sannio (CB). Le stupende vallate della Riserva Naturale regionale di Monte Patalecchia e dei torrenti Longano e Longanello, recentemente costituita, di Ha. 2.200, compresa negli agri dei comuni di S.Agapito, Longano, Castelpizzuto, Isernia, Pettoranello del Molise, Castelpetroso e S.Maria del Molise. Lo splendido scenario del torrente Lorda e del torrente Callora, segnate dagli scivoli spumeggianti dei torrenti, dalle cinta sannitiche di Montelongo, dai folti boschi e dai borghi di Sant’Agapito, Longano, Castelpizzuto e Roccamandolfi. Il Regio Tratturo, Pescasseroli – Candela,intercettato nei pressi di Altilia in agro di Sepino: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Il sentiero che collega il Monte Patalecchia, a quota 1400 s.l.m., e Colle di Mezzo, tra i cosiddetti “Trulli”, fino ad arrivare al Santuario neogotico della SS. Madonna dell’Addolorata, in agro di Castelpetroso. L’Oasi WWF-Riserva Naturale regionale Guardiaregia-Campochiaro,in agro dei comuni di Campochiaro e Guardiaregia; l´area, che si sviluppa su 2187 ettari, rappresenta la seconda Oasi in Italia per estensione fra quelle gestite dal WWF, è situata sul versante orientale dell’imponente Massiccio del Matese e inserita in un comprensorio di elevato valore naturalistico. EDIZIONE 2011 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2011 – I MARCIATORI EDIZIONE 2011 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2011 – Sant’Agapito (IS) – Longano (IS) – Castelpizzuto (IS) 2a Tappa 2011 – Roccamandolfi (IS) – Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso (IS) – Pettoranello del Molise (IS) 3a Tappa 2011 – Guardiaregia (CB) – Campochiaro (CB) – San Polo Matese (CB) 4a Tappa 2011 – Sepino (CB) – Altilia – San Giuliano del Sannio (CB) EDIZIONI DEL PASSATO

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XVI Edizione 2010

Il percorso del cammina, Molise! 2010 è stato contraddistinto dall’attraversamento di parte dall’entroterra della valle del Cigno fino ad arrivare al lago di Occhito ed alle fondovalli del Tappino e del Fortore, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita a confine tra la provincia di Campobasso e quella di Foggia. Un itinerario che che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana. La marcia, si è svolta in tutta nella provincia di Campobasso, è partita da Morrone del Sannio ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, tra cui Carlantino e Celenza Valfortore in provincia di Foggia, finirà a Riccia; essa si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Morrone del Sannio (CB), Providenti (CB), Casacalenda (CB), Pietracatella (CB), Sant’Elia a Pianisi (CB), Macchia Valfortore (CB), Carlantino (FG), Celenza Valfortore (FG), Gambatesa (CB), Tufara (CB) e Riccia (CB). Le stupende vallate, dove nascono tre corsi d’acqua, il Cigno, il Fortore ed il Tappino, che vanno a formare il Lago di Occhito, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo intercettato nei pressi di Gambatesa, in un breve tratto del Castel di Sangro-Lucera,: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Il Lago di Occhito, nella vallata che separa il Molise dalle terre di Puglia. Lo splendido scenario naturale del Bosco Mazzocca nell’agro del Comune di Riccia. La riserva naturale dell’Oasi Lipu a Monte Csale in territorio del Comune di Casacalenda. Spettacolo e cultura con la partecipazione di “cammina, Molise! 2010” alla manifestazione di Casacalenda “MoliseCinema 2010” e le esibizioni teatrali di Stefano Sabelli e dei “Lotini” del Teatro del Loto di Ferrazzano. Il Castello di Macchia Valfortore, il Castello D’Alessandro di Gambatesa , il Palazzo Ducale di Casacalenda,la Torre ed il palazzo baronale Gambacorta di Celenza Valfortore e la Torre di Riccia. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Chiesa Madre di Morrone del S., la Fontana barocca e la Chiesa di Sant’Onofrio di Casacalenda; il Convento dei Frati cappuccini a S.Elia a Pianisi, la Chiesa di San Nicola a Macchia Valfortore e la Cattedrale di Carlantino. EDIZIONE 2010 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2010 – I MARCIATORI EDIZIONE 2010 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2010 – Morrone Del Sannio (CB) – Provvidenti (CB) – Casacalenda (CB) 2a Tappa 2010 – Macchia Val Fortore (CB) – Sant’elia A Pianisi (CB) – Pietracatella (CB) 3a Tappa 2010 – Carlantino (FG) – Celenza Valfortore (FG) – Gambatesa (CB) 4a Tappa 2010 – Tufara (CB) – Bosco Pianella (CB) – Riccia (CB) EDIZIONI DEL PASSATO

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XV Edizione 2009

Il percorso del cammina, Molise! 2009 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre comprese tra il complesso montuoso delle Mainarde e l’alta valle del Volturno, a nord ovest, e l’alta valle del Sangro e l’Alto Molise, a nord, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita a confine tra la provincia d’Isernia e quella de L’Aquila. Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana. La marcia, si è svolta tutta nella provincia di Isernia, è partita da Castel San Vincenzo ed ha attraversato l’agro di ben undici Paesi, di cui Castel di Sangro in provincia de L’Aquila, finendo ad Agnone; essa si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Castel S. Vincenzo (IS), Cerro al Volturno (IS), Rionero Sannitico (IS), Castel di Sangro (AQ), S. Pietro Avellana (IS), Vastogirardi (IS), Sant’Angelo del Pesco (IS), Pescopennataro (AQ), Castel del Giudice (IS), Capracotta (IS),Agnone (IS); Le stupende vallate dove nascono due dei due fiumi più importanti dell’Appennino, il Volturno ed il Sangro, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo nei due rami del Celano-Foggia e dell’Ateleta- Biferno: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Il Lago di Castel S. Vincenzo e le foci del Volturno. Lo splendido scenario naturale di Prato Gentile di Capracotta e la caratteristica località di Rocca Cinquemiglia in agro del comune di Castel di Sangro. La riserva MAB di Montedimezzo in agro di Vastogirardi. Le botteghe artigiane della lavorazione del rame, del’oro e la confezione dei confetti e la storica Fonderia di campane Marinelli di Agnone. L’archeologia, con la visita all’Abbazia di S. Vincenzo a Volturno ed al Tempietto italico di Vastogirardi; il museo della Civiltà e del Costume d’Epoca di S. Pietro Avellana edil Museo della Pietra di Pescopennataro Il Castello Pandone di Cerro al Volturno, il Palazzo Baronale di Capracotta ed il Palazzo Caldora a Castel del Giudice. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Chiesa di San Francesco e il Convento dei Frati Filippini in Agnone, la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo di Pescopennataro, la Chiesa di S. madonna del carmelo di Castel del Giudice. EDIZIONE 2009 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2009 – I MARCIATORI EDIZIONE 2009 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2009 – Castel San Vincenzo (IS) – Cerro Al Volturno (IS) – Rionero Sannitico (IS) 2a Tappa 2009 – Castel Di Sangro (AQ) – San Pietro Avellana (IS) – Vastogirardi (IS) 3a Tappa 2009 – Castel Del Giudice (IS) – Sant’angelo Del Pesco (IS) – Pescopennataro (IS) 4a Tappa 2009 – Castel Del Giudice (IS) – Capracotta (IS) – Agnone (IS) EDIZIONI DEL PASSATO

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XIV Edizione 2008

Il percorso del cammina, Molise! 2008 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio Pentro, nell’ampia e spettacolare vallata del Biferno che caratterizza l’entroterra del Molise Centrale, e del crinale che porta fino al Monte Mauro e quindi dall’attraversamento della parte terminale della vallatadel Trigno sul versante molisano che porta fino al mare. Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative della archeologia sannita e dell’arte romanica e barocca molisana. La marcia, che si è svolta nella provincia di Campobasso, partendo da Monacilioni ed ha attraversato l’agro di ben dodici Paesi, per finire a S. Giacomo degli Schiavoni, si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Monacilioni (CB), Matrice (CB), Montagano (CB), Limosano (CB), S. Biase (CB), Lucito (CB), Castelbottaccio (CB), Civitacampomarano (CB), Montenero di Bisaccia (CB), S. Giacomo degli Schiavoni (CB) e la visita alla cooperativa di recupero sociale “Il Noce”; Le stupende vallate dei due fiumi molisani più importanti, il Biferno ed il Trigno, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano. Il Regio Tratturo nei due rami del Celano-Foggia e del Centurelle-Montesecco: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. Parte del percorso Celestiniano.L’archeologia sannita, con la visita al sito di Fagifulae in agro di Montagano, e l’arte Romanica con la visita alla Chiesa di S. Maria della Strada, in agro del comune di Matrice. Il Castello di Civitacampomarano. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Chiesa di Santo Stefano a Limosano e la Chiesa di S. Nicola di Bari a Lucito. Ogni paese attraversato ha preparerato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2008 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2008 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2008 – I MARCIATORI – Le Tappe: 1a Tappa 2008 – Monacilioni (CB) – Matrice (CB) – Montagano (CB) 2a Tappa 2008 – Montagano (CB) – Limosano (CB) – San Biase (CB) 3a Tappa 2008 – Lucito (CB) – Castelbottaccio (CB) – Civitacampomarano (CB) 4a Tappa 2008 – MONTENERO Di BISACCIA (CB) – Coop il Noce – San Giacomo Degli Schiavoni (CB)) EDIZIONI DEL PASSATO

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XIII Edizione 2007

Il percorso del cammina, Molise! 2007 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio Pentro, nell’ampia e spettacolare vallata del Trigno che segna lo spartiacque tra l’Abruzzo ed il Molise. Un percorso che è partito dalla parte molisana della fondovalle fino ad arrivare a Guglionesi e poi a Montemitro, attraversando una zona del Molise caratterizzata dalla cultura albanese e croata, per poi proseguire verso le montagne abruzzesi e le aree archeologice di Schiavi e Pietrabbondante. La marcia, partendo da Mafalda in provincia di Campobasso ed attraversando l’agro di ben tredici Paesi, di cui tre nel Sannio teatino, per finire a Pietrabbondante, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, sito tra tre province, le due molisane l’altra abruzzese, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Mafalda (CB), S. Felice del Molise (CB), Montemitro (CB), Tavenna (CB), Montecilfone (CB), Guglionesi (CB), S. Giovanni Lipioni (CH), Castelguidone (CH), Schiavi d’Abruzzo (CH), Belmonte del Sannio (IS), Castelverrino (IS) e Pietrabbondante (IS); Le stupende vallate del fiume Trigno segnate dai boschi e dai borghi e sul versante abruzzese da una parte e su quello molisano dall’altra. Il Regio Tratturo Biferno-Sant’Andrea: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. La cultura delle minoranze linguistiche croate e slave dei paesi della comunità montana di Monte Mauro. L’archeologia sannita: il tempio italico di Schiavi dìAbruzzo edil teatro-tempio di Pietrabbondante. La torre longobarda di Belmonte del Sannio edil Palazzo Signorile di Castelverrino; L’itinerario dell’arte romanica e barocca: la Collegiata di Santa Maria Maggiore e l’altare maggiore della chiesa di S. Nicola a Guglionesi; la “formella” presso la chiesa di S.M. di Costantinopoli a S.Felice del Molise;la Chiesa di S.M. di Costantinopolia Tavenna;la Chiesa di S. Lucia a Montemitro; la Chiesa di S. Maurizio a Schiavi d’Abruzzo; la Chiesa di S.M. della Stella a Castelguidone e la Cappella di S. Liberata a S. Giovanni Lipioni. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 120 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2007 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2007 – I MARCIATORI EDIZIONE 2007 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2007 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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XII Edizione 2006

Il percorso del cammina, Molise! 2006 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio, tra la valle del Fortore molisano e l’alta valle del Tammaro nel beneventano. Un percorso che è partito dalla parte molisana della valle del Fortore e del Tappino, per poi proseguire verso i monti del Matese e del Sannio della provincia di Benevento, percorrendo il territorio dei paesi dell’Alta valle del Tammaro e chiudere, col rientro in Molise, a Jelsi. La marcia, partita da Gildone in provincia di Campobasso ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, di cui cinque nel Sannio beneventano, per finire a Jelsi, si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, sito tra due province una molisana l’altra campana, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosi.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Gildone (CB), Riccia (CB), Decorata (Colle Sannita – BN), Castelpagano (BN), Santa Croce del Sannio (BN), Sassinoro (BN), Morcone (BN), San Giovanni in Galdo (CB), Campodipietra (CB), Toro (CB) e Jelsi (CB) La stupenda panoramica sul lago di Occhito. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria. L’area boschiva attrezzata di Decorata. I Siti di Importanza Comunitaria dell’alta valle del Tammaro e l’area del feudo di Castelpagano, dove il tratturello costeggia due boschi comunali di quercia e cerro di Santa Croce del Sannio (112 ettari) e Castelpagano (320 ettari) governati a ceduo. La Grotta del Santuario di S. Lucia in Sassinoro alle pendici del Massiccio del Matese. Il tempietto Italico di S.Giovanni in Galdo e l’Area archeologica Cantalupo-Serre in agro di Jelsi. La Torre Angioina di Riccia, il Palazzo Ducale di Castelpagano, il Palazzo dei Conti Galanti di Santa Croce del Sannio, il Palazzo Sannia ed il Castello di Morcone, il Palazzo baronale Trotta di Toro, il Palazzo Valiante Capozio di Jelsi. L’itinerario dell’arte romanica e barocca: la Chiesa di S.Antonio Abate di Gildone, la Chiesa di Santa Maria Assunta di Riccia, la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Castelpagano, il Convento dei Cappuccini di Morcone, la Chiesa di San Martino Vescovo di Campodipietra, la Chiesa di San’Andrea Apostolo di Jelsi. Il museo etnografico privato di Vincenzo Colledanchise di Toro. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si è garantito la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa, per via delle distanze e per la natura del territorio.Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2006 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2006 – I MARCIATORI EDIZIONE 2006 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2006 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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XI Edizione 2005

Il percorso del cammina, Molise! 2005, è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti delle Mainarde, tra l’alta valle del Volturno ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un percorso che è partito dalla parte molisana del Parco Nazionale per poi proseguire percorrendo il territorio dell’Alta valle del Volturno e delle pendici occidentali del Matese e raggiungere i monti del venafrano e chiudere nel casertano con la visita alla città vecchia di S.Pietro Infine bombardata durante l’ultima guerra. La marcia, partendo da Montenero Val Cocchiara in provincia di Isernia ed attraversando l’agro di ben tredici Paesi perfinire a S. Pietro Infine in provincia di Caserta, al confine tra tre Regioni (Molise e Campania) si è posta come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Montenero Val Cocchiara (IS), Pizzone (IS), Fornelli (IS), Macchia d’Isernia (IS), Montaquila (IS), Sant’Agapito (IS), Longano (IS), Monteroduni (IS), Venafro (IS), Conca Casale (IS) e S. Pietro Infine (CE). L’area faunistica dell’Orso Bruno Marsicano ed il Pianoro delle Forme “Vallefiorita”, contornata dai monti della Meta e delle Mainarde. Il Pantano, teatro naturale dove ogni anno si svolge il Rodeo Pentro con gli agili cavalli bradi. Lo splendido sentiero in quota tra i boschi del monte Curvale e del monte Portella. Il Sentiero della memoria per ricordare i martiri di Fornelli ed il passaggio devastante della II guerra mondiale nella Valle del Volturno fino a S.Pietro Infine, completamente distrutta. L’antichissima mulattiera della “strada del carro” che, proveniente dai laghi Matesini del versante campano, collega S. Agapito, Longano e Monteroduni. Il guado del torrente Vandra e la suggestiva alta vallata del Volturno. Il Comprensorio Naturalistico di Conca Casale. I castelli di Cerro al Volturno, di Fornelli, di Macchia, di Monteroduni e di Venafro. L’itinerario dell’arte romanica e barocca: le Chiesa di Pizzone, la Chiesa di S.Maria di Loreto a Montenero V.C., la chiesa di S.Michele Arcangelo ed il Palazzo ucale a Montaquila, la Cattedrale di Venafro. La lunghezza del percorso, di c.ca 71 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantito una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si è garantito di più rspetto allo scorso anno la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa, per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2005 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2005 – I MARCIATORI EDIZIONE 2005 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2005 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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X Edizione 2004

Il percorso del cammina, Molise! 2004 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre del Molise Centrale a ridosso della Valle del Biferno, con l’intento di proporre la conoscenza di un territorio ricco di storia e di bellezze naturali ed artistiche. La marcia, partendo da Gildone per finire a Duronia, si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, boschi, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: Gildone E’ l’antica Celidonia del catalogo Borrelliano del secolo XII, collocata sulla statale 17. Il centro storico, oggi quasi del tutto disabitato, è addossato ad uno spuntone calcareo che ha condizionato la costruzione delle case, dando al complesso architettonico una peculiarità interessante; infatti le unità abitative sono formate da stanze situate a diversi livelli, secondo l’andamento della roccia. Il palazzo baronale Infanti, oggi in via di ristrutturazione, si fa ammirare per la linea architettonica e per la presenza di colombaie che hanno una fattura particolare. Su un’altura, a 4 Km dall’abitato, la chiesetta di Santa Maria a Quadrano, dell’XI secolo, fondata dai Benedettini, purtroppo ha perduto il suo stile, a causa dei continui rifacimenti, ma conserva il suo fascino di chiesa campestre immersa nel verde. Mirabello Sannitico L’appellativo ‘sannitico’ distingue la località da analoghi toponimi diffusi in varie parti d’Italia. Posto in una conca fertile, ha una buona produzione agricola, soprattutto vinicola. La popolazione, culturalmente vivace, motivata a varie iniziative imprenditoriali, gode un apprezzabile benessere economico e registra un discreto incremento demografico. Ferrazzano L’antica Ferentinum ricordata da Livio per essere stata espugnata forse da Fabio Massimo con combattimenti che costarono la perdita di tremila uomini, ipotesi formulata dal Masciotta e da storici locali, ma non suffragata da una sicura documentazione. E’ la sentinella del Molise e gode di una vista aperta che dalla vallata spazia verso colline punteggiate del bianco degli agglomerati abitativi e verso il maestoso Matese. Il centro storico conserva la suggestione degli intrighi di viuzze e scalinate, nonché la semplicità accattivante delle abitazioni in pietra. La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, distrutta e ricostruita con nuovi criteri architettonici, è impreziosita dal portale autentico di stile romanico, a testimonianza di un’arte, quella romanica, diffusa in diverse località molisane e mantenuta integra in alcune emergenze. Campobasso-Busso Una passeggiata gradevole, arricchita da alcune emergenze che si incontrano in itinere, conduce da Campobasso a Monte Vairano e si snoda attraverso boschi di querce, cerri, castagni fino alla quota di 997 metri della vetta. Notevole l’area archeologica di Monte Vairano con scavi ancora in atto che riportano alla luce reperti di grande interesse e che contribuiranno a riscrivere la storia dei Sanniti. Un centro turistico di buon livello ed un museo archeologico e botanico, in via di allestimento, nonché l’amenità del paesaggio costituiscono una risorsa preziosa del luogo. La casa dell’illustre Giuseppe Altobello, cultore di scienze naturali, collezionista di mammiferi,uccelli, rettili e pesci della fauna molisana, ospiterà il museo. Vinchiaturo Un’ipotesi etimologica fa derivare il nome da ‘vincla’ del toponimo registrato come ‘Vincla-turu-m’ o ‘vincla-torio’ e fa pensare ad una località adibita a carcere o a domicilio coatto nei tempi della romanità (Giambattista Masciotta – Il Molise dalle origini ai nostri giorni – Circondario di Campobasso). Collocato in posizione strategica alla confluenza delle statali 17 e 87, è da sempre un nodo importante della viabilità tratturale, viaria e ferroviaria, la sua posizione ha favorito lo scambio di idee e di merci ed il contatto con diverse etnie, sviluppando una mentalità aperta alle innovazioni, disponibile alla libera e proficua attività imprenditoriale, condizione che ha inciso positivamente sull’economia e sullo stato demografico del paese. Baranello Forse da Vairanello piccolo Vairano, luogo posto a quota più bassa rispetto al monte Vairano. Oppure ha tratto origine dagli abitanti esuli da un antico Casale – Bairano, o Vairano, che sorgeva alle falde del monte attualmente denominato Vairano (Giambattista Masciotta – Il Molise dalle origini ai nostri giorni – Circondario di Campobasso) In buona posizione paesaggistica, si fa ammirare per la cordialità e simpatia degli abitanti, dinamici e volitivi, impegnati in attività agricole, artigianali che producono benessere economico. Ridenti le case costruite con mattoni bugnati ed ornate dalle eleganti Romanelle, un prodotto delle locali fornaci che ormai non sono in funzione e costituiscono un esemplare di archeologia industriale. Di notevole interesse il museo civico donato al Comune dall’architetto Giuseppe Barone insieme con una ricca collezione di vasi greci, italici, etruschi, romani, di bronzi, miniature, monete, di cineserie, di quadri, disegni e sculture. Colle d’Anchise Il percorso Baranello – Colle d’Anchise, oltre alle sue peculiarità paesaggistiche, tra il verde di una fitta vegetazione collinare e la freschezza della vallata tagliata dal torrente Quirino, stimola il ricordo degli eventi della seconda guerra mondiale. In questi luoghi Tedeschi ed Alleati si fronteggiarono per un lungo periodo da postazioni collocate sulle alture che controllavano la vallata del Quirino, finché gli Alleati non riuscirono ad attraversare il fiume, a liberare Colledanchise ed a mettere in fuga i Tedeschi. Nella Chiesa Madre si ammirano gli affreschi eseguiti dal Pittore molisano Ferdinando Trivisonno le cui opere sono ben conservate in varie chiese della Regione. Casalciprano Nel centro e’ presente la chiesa di Santa Maria del Giardino che probabilmente e’ di origini medioevali. Infatti di tale periodo e’ datato il suo portale, ricco di decorazioni di tipo vegetale con cornici a tortiglione ed un arco che denota la bravura e l’impegno che i maestri scalpellini hanno messo per realizzarlo. L’arco raffigura tre teste di Cherubini in stile Gotico-Romano. Il periodo di edificazione e’ compreso tra il XIII ed il XIV secolo. Torella del Sannio-Duronia Di particolare attenzione è “il castello medioevale”, le sue ampie balconate su due lati, adattate al gusto rinascimentale dell’epoca, lo rendevano molto simile ad una struttura residenziale che a una fortezza. Intatto ed incantevole il tratto del Tratturo

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IX Edizione 2003

Il percorso del cammina, Molise! 2003 sarà contraddistinto dall’attraversamento delle terre danneggiate dal sisma dello scorso anno, con l’intento di portare una solidarietà itinerante alle popolazioni colpite e di proporre la conoscenza di un territorio ricco di storia e caratterizzato dalla via dell’olio, dalla via della lana e dalla via del petrolio. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale e bassa del Molise, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Celano-Foggia e del Cortile-Centocelle,  le vie dell’olio e del petrolio e poi le vie dei pellegrini  per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa e barocca e visitando centri importanti come Rpabottoni, Casacalenda e Ururi La marcia, partendo da Petrella Tifernina per finire a San Giuliano di Puglia, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, boschi, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: Attraversamento ed accoglienza solidale, con feste popolari, nei paesi di Petrella Tifernina, Castellino del Biferno, Ripabottoni, Provvidenti, Casacalenda, Montorio nei Frentani, Ururi, Rotello, Santa Croce di Magliano e San Giuliano di Puglia I percorsi tratturali del braccio Cortile-Centocelle e di un tratto del Celano-Foggia. L’arte romanica di Petrella Tifernina, Ripabottoni e S. Croce di Magliano. La manifestazione delle “Carresi” ad Ururi La visita al “Parco del Paesaggio Storico e Naturale CASTELLO GERIONE” La visita al Parco Giochi ed all’Area ‘Colle di Toro’ di Castellino sul Biferno, classici esempi del recupero a verde attrezzato di parte del territorio del “Paese che si muove” . Le incantevoli vallate dei versanti sul Biferno e sul Cigno. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: Chiesa di S. Maria della Concezione di Ripabottoni, Chiesa parrocchiale di Montorio nei Frentani, Chiesa di S.M. Maggiore  e di S.Onofrio a Casacalenda. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 124 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo, tempi più elastici e, in alcuni casi, l’uso del bus garantiranno una certa precisione nel rispetto degli orari, condizione, questa, essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò, ad ogni tappa, al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2003 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2003 – I MARCIATORI EDIZIONE 2003 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2003 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VIII Edizione 2002

Il percorso del cammina, Molise! 2002 sarà caratterizzato dall’attraversamento di una parte dei monti del Matese e della montagna di Frosolone ancora non visitata nelle precedenti edizioni della manifestazione. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte occidentale del Matese, partendo dal versante della fondovalle sul Volturno, fino a raggiungere i laghi matesini in provincia di Caserta, per poi proseguire verso l’oasi del Torrente Callora e scendere giù sulla piana di Boiano e quindi risalire verso la montagna di Frosolone; si percorreranno i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Pescasseroli-Candela e le vie dei pellegrini per andare a conoscere paesaggi tra i più belli dello scenario appenninico ed alcune considerevoli  presenze dell’arte romanica e barocca e visitando centri suggestivi come Monteroduni, Roccamandolfi e Frosolone. La marcia, partendo da Sant’Agapito in provincia di Isernia, attraversando Gallo e Letino in provincia di Caserta, per finire a Duronia in provincia di Campobasso, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico. Queste le caratteristiche principali: L’itinerario dell’arte romanica e barocca: Chiesa di S. Maria in Altissimis a Monteroduni, Chiesa di S. Giacomo di Roccamandolfi, Cripta della Chiesa di S.Pietro in V. di S.M. del Molise, Chiesa di S.M. Assunta di Frosolone, le croci lapidee di Roccamandolfi e di Duronia. L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Sant’Agapito (IS), Moteroduni (IS), Longano (IS), Gallo (CE), Letino (CE), Roccamandolfi (IS), Cantalupo del Sannio, S. Maria del Molise (IS), Castelpetroso (IS), Carpinone (IS), Frosolone (IS), Molise (CB) e Duronia (CB). L’antichissima mulattiera della “strada del carro” che da Monteroduni, attraversando Longano, porta fino ai laghi matesini di Gallo e Letino Il guado del fiume Lete ed Il guado del Torrente Callora e visita all’omonima Area Naturale protetta in agro di Roccamandolfi. I castelli di Monteroduni e di Carpinone. Il Comprensorio Naturalistico “Lago di Carpinone-Colle dell’Orso” sulla Montagna di Frosolone. L’artigianato dei coltelli a Frosolone. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 100 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si prevede di garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per via delle distanze e per la natura del territorio. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2002 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2002 – I MARCIATORI EDIZIONE 2002 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2002 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VII Edizione 2001

Il percorso del cammina, Molise! 2001 sarà caratterizzato, come nella passata edizione, dall’attraversamento trasversale delle tre fondovalli della regione, Fortore, Biferno e Trigno. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale e bassa del Molise, dai confini della provincia di Foggia fino a raggiungere la provincia di Chieti, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, tratti del tratturo Ateleta-S.Andrea e del Lucera-Castel di Sangro,  le vie dei pellegrini per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa e barocca e visitando centri importanti come Larino, Bonefro e Casacalenda. La marcia, partendo da Colletorto per finire a Duronia, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.   Queste le caratteristiche principali: L’attraversamento ed l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Colletorto, S. Giuliano di Puglia, Bonefro, Montelongo, Montorio dei Frentani, Casacalenda, Larino, Palata, Acquaviva Collecroce, Montefalcone del Sannio, Salcito, Pietracupa e Duronia. I percorsi tratturali del braccio Ateleta-S.Andrea e di un tratto del Lucera-Castel di Sangro. L’archeologia a Larino e Duronia L’area boschiva di Montefalcone del Sannio L’alta vallata del versante abruzzese sul Trigno. L’itinerario dell’arte sacra e barocca: Chiesa di S. Alfonso a Colletorto, Chiesa parrocchiale di Bonefro, Chiesa di S.M. Maggiore  e di S.Onofrio a Casacalenda, Chiesa di S.Francesco e la Cattedrale a Larino. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 124 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo, tempi più elastici e, in alcuni casi, l’uso del bus garantiranno una certa precisione nel rispetto degli orari, condizione, questa, essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò, ad ogni tappa, al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. EDIZIONE 2001 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2001 – I MARCIATORI EDIZIONE 2001 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2001 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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VI Edizione 2000

Il percorso del cammina, Molise! 2000 sarà caratterizzato dall’attraversamento trasversale delle tre fondovalli della regione, Fortore, Biferno e Trigno. Un percorso che si snoderà, attraverso la parte centrale del Molise, dai confini della provincia di Foggia fino a quella di Chieti, percorrendo i sentieri recuperati dalle associazioni ambientaliste locali, il tratturo Celano-Foggia, nel tratto Centocelle-Castelbottaccio, e le vie dei pellegrini per andare a conoscere alcune tra le più importanti presenze dell’arte religiosa romanica. La marcia, partendo da Jelsi per finire a Fossalto, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare. Paesaggi, guadi di fiumi e torrenti, attraversamento dei paesi, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.   Queste le caratteristiche principali: Itinerario giubilare dell’arte romanica: Chiesa di S. Rocco a S. Elia a Pianisi, via Ripetta a Ripabottoni, Chiesa di S. Maria Assunta a Lupara, Cattedrale di S.M. Assunta a Guardialfiera, S. Maria di Canneto a Roccavivara, Cripta di S. Callisto a TriventoAttraversamento ed accoglienza nei paesi di Jelsi, Macchia V., S:Elia a P:, Pietracatella, Ripabottoni, Castelbottaccio, Lupara, Civitacampomarano, Guardialfiera, Roccavivara, Trivento, S: Biase e Fossato. Guado del Biferno, lungo il tratturo Celano-Foggia tra Morrone del S. e Castelbottaccio; guado del fiume Trigno, subito dopo Madonna di Canneto, verso Triveneto. Lago di Occhito sul Fortore e Lago di Guardialfiera sul Biferno. Tratturo Celano-Foggia. Area boschiva Guardialfiera – Roccavivara. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno non è stato possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa,  per le distanze e per la natura del territorio: perciò ad ogni tappa al paese di partenza i marciatori verranno accompagnati dal bus. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 2000 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 2000 – I MARCIATORI EDIZIONE 2000 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 2000 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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V Edizione 1999

Il percorso del cammina, Molise! ‘99 si svolgerà nella zona compresa dal complesso montuoso delle Mainarde, a nord ovest, e la valle del fiume Trigno, ad ovest; abbracciando così tutta la provincia d’Isernia situata a nord del capoluogo. Il percorso è stato scelto, oltre che per la sua particolarità naturalistica e storica, anche per la particolare ricettività e versatilità del territorio che è ben in grado di sopperire alle mutate esigenze numeriche del nostro annuale appuntamento.   Queste le caratteristiche principali: La marcia, partendo da Roccapipirozzi, si pone come scopo quello di unire l’estremo confine ovest della regione con il suo centro. Scopo, questo, rafforzato dal fatto che, nella zona prescelta, si trova un numero consistente di cittadini proveniente dalle regioni vicine. La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 85 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze; di certo, tempi così elastici garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti previsti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Si partirà quindi con la prima tappa, la più breve, in cui, gran parte del tempo a disposizione sarà sfruttata per visitare la città di Venafro. La seconda tappa, più lunga di 6 km rispetto alla prima, prevede soste mirate durante le ore più calde della giornata, e terminerà con una serie di importanti visite nella zona dell’alto Volturno. La terza tappa, di lunghezza molto simile alla precedente ma con meno soste, sarà di preparazione all’ultima. La quarta ed ultima tappa, per quanto di tragitto molto simile all’ultima tappa della prima edizione della marcia, saranno sostanzialmente differenti da quella, in questa edizione si attraverserà quasi solo ed esclusivamente il tratturo. Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1999 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1999 – I MARCIATORI EDIZIONE 1999 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1999 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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IV Edizione 1998

Cammina, Molise! viene riconosciuta manifestazione di interesse regionale dall’Assessorato al Turismo; 184 marciatori sul Matese e sulla montagna di Frosolone,  una fila interminabile di magliette verdi: mai vista tanta gente camminare in queste zone, giurano gli “addetti ai lavori”! Cammina, Molise!, giunto alla sua quarta edizione, si è rivelata in questi anni la manifestazione ambientalista a carattere regionale che più ha raccolto consensi tra le associazioni di base legate al territorio e tra quelle che più è riuscita a coinvolgere le popolazioni e le amministrazioni dei comuni, attraversati da la marcia. Un grosso successo, consolidato per l’edizione 1998 da quasi duecento partecipanti, che deve essere finalmente messo a frutto in funzione della conoscenza e della rinascita delle nostre terre. La manifestazione per la prima volta è stata scortata  dai “Cavalieri del Tratturo”, associazione equestre molisana.   Tappe: 1a – Sabato 8 agosto: Cercemaggiore (CB), S. Maria della Libera, Cercepiccola (CB), S. Giuliano del Sannio (CB), Altilia, Guardiaregia (CB) – km 35 2a – Domenica 9 agosto: Guardiaregia (CB), Quirino, Campochiaro (CB), S. Polo Matese (CB), Civita Di Boiano, San Massimo (CB), Roccamandolfi (IS) – km 36 3a – Lunedì 10 agosto: Roccamandolfi (IS), C. Di Mezzo, Castelpizzuto (IS), Longano (IS), Trignete, Lorda, Ss.Cosma  e Damiano, Isernia – Km 31 4a – Martedì 11 agosto: Isernia, Pesche (IS), Colle dell’Orso (Montagna di Frosolone), Acquevive di Frosolone, S. Maria del Vasto, Duronia CB) – Km 38 Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1998 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1998 – I MARCIATORI EDIZIONE 1998 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1998 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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III Edizione 1997

La manifestazione cammina, Molise! 1997 ha seguito un iter leggermente diverso da quello delle manifestazioni precedenti. Mantenendo inalterata la lunghezza del percorso si è pensato di prolungare di un giorno la durata della manifestazione, passando così dai tre ai quattro pernotti, e dai quattro ai cinque giorni di marcia, usufruendo in questo modo di una tappa in più. La zona interessata dalla marcia è stata quella dell’Alto Molise, con particolare attenzione ai comuni di: Agnone, Capracotta, Vastogirardi, e del medio-basso Molise con i comuni di Trivento, Salcito e Bagnoli del Trigno.   Tappe:   II Tappa lun. 11/8: partenza da Carovilli, ed arrivo a Capracotta km 26.8 III Tappa mart.12/8: partenza da Capracotta, ed arrivo ad Agnone km 26 IV Tappa merc. 13/8: partenza da Agnone, ed arrivo a Trivento (trasferimento in pulman da Agnone a Castiglione per un totale di Km 16 per via della statale) km 16 in P., km 35 a piedi, tot. km 51 V Tappa giov. 14/8: partenza da Trivento, ed arrivo a Duronia km 29.5 Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato. La manifestazione sarà seguita da organi di stampa, televisioni e radio locali e nazionali. Verranno anche stampati manifesti e depliant illustrativi, con il logo ed il programma, che saranno diffusi a livello regionale e nazionale. EDIZIONE 1997 – I RINGRAZIAMENTI EDIZIONE 1997 – I MARCIATORI EDIZIONE 1997 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI EDIZIONE 1997 – LE TAPPE EDIZIONI DEL PASSATO

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